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È sempre una gioia battezzare nuovi clown!

A Canosa, si è concluso il percorso di formazione di Clownterapia

Con il "Battesimo dei Clown", lo scorso 28 dicembre a Canosa di Puglia si è concluso il percorso di formazione di Clownterapia, organizzato da "La città che sorride", associazione di volontariato costituitasi a Trani nel 2017 con l'intento, tra gli altri, di alleviare le sofferenze e la tristezza quotidiana attraverso il sorriso. «Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia» Come ha scritto Hunter Doherty "Patch" Adams, medico e attivista sociale che nel 1971 ha fondato l'Istituto "Gesundheit!", dedicandolo allo studio di percorsi di umanizzazione della cura attraverso l'arte, il clowning, la musica e il teatro. Mentre fonti storiche riportano che una clownterapia "ante litteram" veniva applicata da Angelo Paoli (1642-1720), sacerdote carmelitano italiano beatificato nel 2010, anche per le sue molteplici attività caritative, che si travestiva da "buffone" e si truccava per far sorridere i malati. La clownterapia, detta anche "terapia del sorriso", è l'applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l'umore dei pazienti, familiari e accompagnatori.

«È sempre una gioia battezzare nuovi clown!» Ha esordito così Giuseppe Francavilla (Spaghetto), capoclown e vicepresidente de "La città che sorride" a margine della cerimonia del "Battesimo dei Clown" tenutasi presso l'Auditorium della Parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù alla presenza del parroco Don Vito Zinfollino, dell'assessore agli eventi Saverio Di Nunno, della consigliera comunale Antonia Sinesi e del pubblico che ha applaudito a più riprese i protagonisti della serata. Con il naso rosso da clown hanno letto la dichiarazione di giuramento: Antonio Faretina (Scintilla), Nicola Quarto (Siringa), Jennifer Perrone (Fragolina), Paola De Feo (Bignè), Costanza Papagna (Coccinella), Filomena Gazzillo (Tiramisù), Annamaria Fiore (Nannarella), Angela Petroni (Campanellino), Nunzio Quarto (Ridolone), Francesca Paradiso (Ciuf ciuf), Daniela Nicolita (Puternic), Eliana Lamanna (Rainbow), Oscar Rella di Andria(Lampadina),Pierluigi Di Biase (Giravolta), Mara D'Agnelli (Sirenella) e Giulia Lombardi (Giuggiola). Sono i nuovi clown che hanno frequentato il corso della durata di 30 ore, svoltosi a Canosa di Puglia, da ottobre a dicembre, presso la sede del Comitato "Don Peppino Pinnelli" e l'Auditorium della Parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù.

L'associazione "La città che sorride" al momento annovera 31 clown con divisione BAT Nord(Canosa di Puglia, San Ferdinando, Trinitapoli, Margherita, Spinazzola, Minervino) e BAT Sud(Trani, Andria, Barletta, Bisceglie). «Le sfere d'azione possono estendersi - ha spiegato Giuseppe Francavilla (Spaghetto)- a Cerignola per BAT Nord e Corato, Ruvo, Molfetta e Terlizzi per BAT Sud coinvolgendo ben 15 comuni.» L'associazione "La città che sorride" è presieduta da Rosa Montingelli(Girasole);Giuseppe Francavilla(Spaghetto) capoclown e vicepresidente; Teresa Abruzzese(Fiorellino), segretaria; mentre, compongono il direttivo: Tonia Di Lernia(Ragù); Pasqua Musicco(Spazzolina); Loretta Gorgoglione(Flik) psicologa; Francesca Sardano(Flok), counselor; Carmelinda Lombardi(Aspirina),responsabile coordinatrice BAT Nord e Mafalda Colagiacomo(Bum bum),vice coordinatrice.

«Sono onorata e orgogliosa di aver organizzato il corso di Clownterapia nella mia città, - ha commentato la dottoressa Carmelinda Lombardi(Aspirina)- dal momento in cui, nel 2018, su espresso desiderio di Mafalda che volle come regalo di compleanno diventare Clown per regalare sorrisi e felicità, tanto da iniziare insieme il primo corso realizzato a Trani da Giuseppe Francavilla Clown Spaghetto. Poi, in questi anni, ho sperato di poter creare un bel gruppo anche a Canosa di Puglia. È come vivere diverse vite, sia perchè come Clown devi essere empatico ma anche perchè ogni incontro ti dona un'energia inimmaginabile e libera al contempo le tue belle energie quelle che magari hai sempre creduto non servissero o non esistessero neppure. Come Clown Aspirina non sono poi così diversa da come sono tutti i giorni ma una cosa è certa so di essere utile e di poter curare anche con la terapia del Sorriso. Non ha prezzo poi condividere questa passione con mia figlia.»

L'umorismo e l'interazione per promuovere il benessere emotivo e fisico delle persone anche attraverso tecniche derivate dall'improvvisazione teatrale e dall'arte del clown "come stato di coscienza" per entrare in contatto con persone ospedalizzate o in difficoltà per trasmettere allegria e felicità. «Al test d'ingresso al corso abbiamo avuto timore che non fossero sicuri e sufficientemente folli per diventare Clown, ma già alla terza lezione abbiamo compreso non solo le potenzialità anche la vera grande forza : l'amore per l'altro e la ferma volontà di essere terapisti del Sorriso. Sono una gran bella squadra! » Come hanno riferito gli organizzatori del corso di clownterapia, complimentandosi con i nuovi clown che hanno ricevuto l'attestato di frequenza mettendo a disposizione il loro senso dell'umorismo per gli altri e per il prossimo.
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