Centro Servizi Culturali Canosa di Puglia
Centro Servizi Culturali Canosa di Puglia

Canosa: la chiusura del Centro di Servizi Culturali è passata sotto silenzio

La nota di Italia Nostra Onlus Canosa

La notizia della chiusura del Centro di Servizi Culturali è passata sotto silenzio, soffocata dalla calura estiva e dal rumore degli eventi dell'estate canosina. La notizia è apparsa sui media locali con qualche commento sui social, ma nessuna notizia sulla chiusura, che si sappia, è stata data dalla Regione, proprietaria della struttura, né il Comune di Canosa ha fatto comunicati in proposito. Non si sa se la chiusura è solo temporanea o se è definitiva, né si conoscono le ragioni della chiusura. Si sta perpetrando una ulteriore spoliazione a danno della città.

Per capire quale sia stata l'importanza di questa Istituzione per la città di Canosa di Puglia è utile farne un po' la storia. Con la Legge - proroga della Cassa del Mezzogiorno n. 717 del 1965 fu affrontato il tema della promozione a animazione culturale "quale obiettivo sociale ed educativo da realizzare " tra le attività ordinarie della Cassa, di raccordo con i Comuni e le Istituzioni scolastiche del territorio. La cultura come collante della società, strumento per combattere l'emarginazione e la povertà intellettuale. Nel 1967, in linea con questo obiettivo, nacquero in tutte le Regioni meridionali decine di Centri di Servizi Culturali, compreso quello di Canosa. L'attività del Centro di Canosa fu incentrata soprattutto sulla biblioteca, intesa come motore di animazione culturale, dotata di un ricco patrimonio librario. La biblioteca vista e vissuta come centro di iniziative culturali e non solo come centro di raccolta di consultazione e di prestito di libri. Luogo d'incontro e di confronto, frequenti i dibattiti, le conferenze tenute da docenti universitari, i convegni sull'archeologia, l'urbanistica, l'agricoltura, le problematiche meridionalistiche, spesso completati da pubblicazioni, i "Quaderni del Centro di Servizi Culturali di Canosa", con il contributo di noti studiosi. Numerosi i cineforum accompagnati da schede informative, seguiti da dibattiti molto partecipati. Continua fu la collaborazione con le realtà associative presenti sul territorio. Costante la cooperazione con il Comune, la Chiesa, l'Università. Grande fu l'impegno, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche alla lotta contro la dispersione scolastica.

Questa stagione così ricca di iniziative, si esaurì con il passaggio delle competenze sui Centri, dalla Cassa del Mezzogiorno alle Regioni nel 1972. Con il passaggio alle Regioni i Centri persero la missione iniziale. La politica culturale della Regione fu focalizzata su altri obiettivi. La valorizzazione turistica del territorio regionale divenne obiettivo primario, fu completamente abbandonata quell'opera di "manutenzione e protezione sociale" svolta fino ad allora dai Centri, tanto più urgente davanti al progressivo indebolimento dei pilastri della società tradizionale, la Famiglia, la Scuola, la Chiesa. A conferma di questa mancanza di strategia da parte della Regione, il cambio di denominazione degli stessi Centri nel corso degli anni. Dal 1978 al 1980 furono Centro Servizi e Programmazione Culturale Regionale - CSPCR; dal 1980 al 2010 Centri Regionali Servizi Educativi e Culturali- CRSEC. Alcuni Centri venivano nel frattempo soppressi, mentre il Centro di Canosa nel 2010 fu concesso al Comune di Canosa in comodato d'uso per poi ritornare nel 2022 nella gestione della Regione e diventato Sede del Polo Biblio-Museale della BAT. In tutti questi cambiamenti il Centro di Canosa è stato progressivamente impoverito, nessuna sostituzione del personale che andava in quiescenza, nessun investimento sul patrimonio librario. Tuttavia il Centro ha continuato fino ad ora a svolgere la sua funzione di luogo di cultura, dove studenti di ogni ordine e grado hanno potuto, fino a qualche mese fa, consultare testi e trovare un ambiente favorevole per studiare. Per queste ragioni questa struttura va mantenuta, a Canosa non c'è una struttura alternativa che possa soddisfare questi bisogni. E' necessario che l'Amministrazione Comunale se ne faccia carico e non resti indifferente a questo problema.

A questo riguardo chiediamo all'Amministrazione Comunale un incontro urgente convocando le Istituzioni scolastiche e le associazioni culturali presenti nella città, per promuovere le opportune iniziative finalizzate alla riapertura urgente da parte della Regione del Centro Servizi Culturali/ Polo Biblio-Museale della BAT.
Italia Nostra Onlus Canosa
© 2005-2024 CanosaWeb è un portale gestito da 3CPower srl Partita iva 07161380725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CanosaWeb funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.