Ponte Romano Ofanto
Ponte Romano Ofanto

Canosa: Nuovi pericoli incombono sul Ponte Romano

La nota di Italia Nostra Onlus Canosa

Degrado ed abbandono regnano incontrastati sui monumenti di Canosa di Puglia. In alcuni casi la mancanza di cure ne sta mettendo a repentaglio l'esistenza stessa, e con essi rischia di scomparire una intera memoria della nostra comunità. Quante volte abbiamo denunciato le criticità in cui versano gli Ipogei Lagrasta, Monterisi Rossignoli, i segnali di collasso della struttura dell'Arco detto di Traiano? Le denunce e le segnalazioni alle Istituzioni preposte sono restate fino ad ora lettera morta. Dobbiamo prendere atto con un forte sentimento d'impotenza e di frustrazione che nulla è cambiato, nonostante l'accresciuta sensibilità per la difesa dell'ambiente, della cultura e della conoscenza come potenti motori di sviluppo. Che ce ne facciamo delle tante leggi di tutela, se poi restano sulla carta e l'intero patrimonio va in rovina? La tutela, la conservazione, la protezione, la difesa del patrimonio culturale sono diventate ormai parole vuote, ora è di moda parlare di valorizzazione del patrimonio. Di questo passo, tra qualche tempo ci sarà sempre meno da valorizzare perché gran parte sarà distrutto.

Tre anni fa la nostra denuncia sui lavori di restauro del Ponte Romano lasciati a metà. I piloni che sorreggono le due arcate in direzione nord, verso Cerignola risanate, le restanti, in direzione sud verso Canosa, solo imbracate in reti metalliche per impedire la caduta dei conci nel fiume. Eppure la Regione considerava quei lavori urgenti, dal momento che "La vegetazione insediata sulle strutture del manufatto "inficia la stabilità della struttura (avendo già provocato la caduta di numerosi conci di pietra del rivestimento)"".Sono passati quasi quattro anni da quando quei lavori di restauro furono interrotti, nel frattempo, l'azione degli agenti atmosferici, erbacce e arbusti ben radicati stanno completando l'opera di frantumazione dei conci di copertura dei pilastri. Ora un'altra situazione minaccia la stabilità del Ponte. Le abbondanti piogge primaverili hanno favorito la proliferazione di una ricca vegetazione che ha invaso la parte sottostante alle arcate, mettendo a rischio la stessa platea di fondazione, replicando con effetti ancor più distruttivi quello che sta avvenendo sui pilastri del Ponte. La platea di fondazione del Ponte e i pilastri che sostengono le arcate sono gli elementi originari risalenti a quasi 20 secoli fa, mentre le parti superiori sono il risultato di restauri più recenti. Se non si interviene con tempestività c'è il rischio di una irreversibile compromissione dell'intero monumento. Stiamo segnalando la situazione agli Uffici preposti, sperando di non trovare anche questa volta il solito muro di gomma.
Italia Nostra Onlus Canosa
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