Discarica Tufarelle
Discarica Tufarelle

Discarica Tufarelle: La complessiva situazione ambientale non è stata adeguatamente valutata

Italia Nostra Onlus Canosa scrive al Direttore dell'ARPA

Egregio Direttore Generale dell'ARPA Puglia,
la questione che ci accingiamo a sottoporre, la situazione ambientale di Contrada Tufarelle, a cavallo dei territori di Canosa e Minervino, Le è nota, e siamo certi che dedicherà la dovuta attenzione a questa nostra nota. Come è noto il Consiglio di Stato con una Sentenza di qualche settimana fa, ha annullato l'Autorizzazione rilasciata dalla Provincia di BAT per l'apertura di una nuova discarica in agro di Minervino Murge al confine di Canosa, distante poche centinaia di metri dalla discarica CO.BE.MA. chiusa ormai da 17 anni e non ancora bonificata e per questa ragione l'Italia è sottoposta a procedura d'infrazione da parte della Comunità Europea, dalla Bleu chiusa a maggio 2019 con 1.500.000 di rifiuti abbancati, e dalla piattaforma per il trattamento di reflui industriali della S.OL.VI.C. , dove sono stoccati in bacini interrati dal 2005 circa 180.000 metri cubi di liquidi speciali pericolosi e non pericolosi. Il giudizio del Consiglio di Stato è stato determinato dalla carente istruttoria effettuata dalla Provincia di BAT che ha rilasciato l'Autorizzazione per la nuova discarica. La complessiva situazione ambientale di Tufarelle non è stata adeguatamente valutata e i pareri resi dal Dipartimento Provinciale dell'ARPA e dal Comitato Tecnico Provinciale per le materie ambientali " motivati in modo non idoneo". Il Consiglio di Stato ha bocciato l'Autorizzazione rilasciata dalla Provincia per vizi di legittimità, non è entrato nel merito delle questioni di compatibilità ambientale del progetto.

Nel nuovo progetto di discarica l'ARPA BAT motiva il suo parere favorevole per tre ragioni: la riduzione dei volumi proposti per il nuovo impianto, la distanza tra le due discariche, l'interposizione di pozzi di monitoraggio in grado di intercettare possibili fonti di inquinamento. Con riferimento alla ridotta volumetria del progetto, la BLEU ora Dupont Energetica, nel Settembre del 2020 ha presentato un progetto di ampliamento per portare le volumetrie da 374 mila a 690 mila metri cubi. Quanto alla distanza tra i due impianti, osserviamo che, se nel progetto la BLEU genericamente si parla di distanza superiore a 160 metri, per il Comune di Canosa è di 145 metri, l'ARPA BAT, più realista del re, parla di una distanza di 300 metri. Sul posizionamento dei piezometri e sulla direzione della falda torneremo più avanti. Quanto alla situazione complessiva di Tufarelle, per l'ARPA Dipartimento di BAT certamente esistono problematiche connesse alla compresenza di più insediamenti, ma gli impatti cumulativi sono stati presi in considerazione dall'Autorità Competente ( Provincia). L'ARPA nelle sue valutazioni sembra seguire un criterio parcellizzato, le valutazioni degli impatti cumulativi sono demandate ad altra Autorità, la Provincia, sugli studi presentati dalla Ditta proponente, cioè la BLEU. Il Dipartimento Provinciale dell'ARPA sembra abdicare ad una sua specifica funzione, sembra dimenticare che nella sua missione istituzionale c'è la PREVENZIONE e la PROTEZIONE dell'Ambiente. Noi tratteremo nel merito la complessiva situazione ambientale di Tufarelle non trattate nell'istruttoria del procedimento.

Nel progetto di chiusura e di post gestione della discarica CO.BE.MA commissionato dalla Provincia nel 2018, in due punti della discarica sono state rilevate emissioni di gas, per metro quadro al secondo, rispettivamente 83 e 313 volte superiori alla norma. E' un dato fortemente anomalo che l'ARPA BAT sembra non considerare. L'impianto S.OL.VI.C. al quale, come già ricordato, è stato concesso il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. La situazione dell'impianto è quella cristallizzata dall'ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in una Relazione del marzo 2018, nella quale è descritto lo stato di fatto dei bacini dove sono depositati dal 2005 i reflui industriali, ad eccezione di un bacino di 60.000 metri cubi svuotato. Tali bacini pieni di rifiuti liquidi secondo l'ISPRA rappresentano" una condizione di potenziale rischio ambientale". Non si conoscono su questo argomento prese di posizione da parte di ARPA BAT. Il maggiore di questi bacini dell'estensione di oltre 10.000 metri quadri e contenente 133.000 metri cubi di liquidi, confina con la discarica BLEU esaurita. I due impianti sono separati da un diaframma tufaceo. In una perizia del dicembre 2018 il geologo della stessa S.OL.VI.C. rilevava una potenziale situazione di rischio dovuta al fatto che il riempimento della discarica, colma di 1.500.000 di metri cubi, avrebbe potuto provocare una spinta tale da compromettere la staticità del diaframma tufaceo. Con conseguenza disastrose , aggiungiamo noi, facilmente immaginabili. Anche su questo aspetto l'ARPA BAT non si pronuncia. L'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla S.OL.VI.C. doveva essere valutata alla luce delle raccomandazioni della Commissione Europea,la Decisione di Esecuzione n.1147 del 2018, che stabilisce le migliori tecniche disponibili per il trattamento dei rifiuti. Questo documento prevede tra le altre raccomandazioni, come Lei ben sa, la copertura delle zone dove sono depositati i rifiuti,inoltre, l'uso dei componenti interrati dovrà essere ridotto al minimo. Nell'impianto S.OL.VI.C le componenti interrate costituiscono il 90% dei depositi e il bacino più grande, di circa 10 mila metri quadri, è privo di copertura, con gli impatti in atmosfera delle emissioni non convogliate immaginabile. ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E NATURALE DELLA NAZIONE SEZIONE DI CANOSA DI PUGLIA Via Amm. Francesco Caracciolo, 9 76012 CANOSA DI PUGLIA ( 3357437263- 3286155056 canosadipuglia@italianostra.org Italia Nostra Canosa di Puglia 2 Infine, ma non ultima,la questione relativa alla direzione del flusso della falda. Vogliamo ricordare che il Professor Pagliarulo autore di quello studio del 2010 preso dall'ARPA BAT come studio di riferimento per la direzione della falda da NW a SE, è il consulente della BLEU da molti anni prima del 2010 e che le sue relazioni idrogeologiche insieme a quelle di altri consulenti,negli anni precedenti al 2010 hanno ipotizzato direzioni della falda in quell'area del tutto diverse. In un documento della BLEU dell'Aprile 2007, relativo alla Valutazione del Rischio della discarica, quella ora esaurita,alle pagg. 11-14 si fa la storia degli studi idrogeologici che furono effettuati quando furono realizzati i 4 lotti della discarica dal 1996 fino al 2000 e poi gli studi successivi fino al 2006. In questi sudi la direzione della falda viene inizialmente individuata da SO verso NO. Successivamente nel 2004 la direzione della falda viene individuata al contrario, da NE verso SO, Nel marzo del 2006 diventa da ESE a OSO. Il 29 marzo del 2006 cambia ancora la falda fluisce da NNE a SSO. Nella Conferenza di Servizi tenutasi il 26 Marzo2008 presso il Settore Ecologia della Regione Puglia l'ARPA DAP Bari, OSSERVA che " una criticità riguarda la direzione del flusso di falda, la cui analisi va approfondita come emerge dalle risultanze discordanti delle Relazioni geologiche/idrogeologiche presentate nel 2004 e nel 2006 dalla Bleu s.r.l." Ancora nel Luglio 2008 in una Relazione Geologica per il progetto di una nuova discarica, progetto poi confluito nell'ampliamento di 3.800.000 metri cubi bocciato dal Consiglio di Stato nel 2016, la direzione della falda individuata è "dai quadranti nord orientali verso quelli sud occidentali". Nel Tavolo Tecnico istituito nel 2008 per le attività di monitoraggio e controllo ambientale di Tufarelle, che vedeva insieme Enti Pubblici ( Comune, Provincia, Regione), Arpa e le aziende private operanti nel settore dei rifiuti, in una nota del dicembre 2009 dell'ENEA, consulente del Comune di Canosa al Tavolo Tecnico,si dice che i pozzi spia della Bleu " sono distribuiti secondo un allineamento S-SW che un'apposita commissione tecnica nominata dalla Bleu s.r.l. ha individuato quale presunta direzione di deflusso della falda".

Poi nel 2010 lo Studio del Dipartimento di Geologia e Geofisica dell'Università di Bari, studio del Professor Pagliarulo che precedentemente aveva ipotizzato altre direzioni della falda,indica una nuova direzione di deflusso, NW-SE. L'ARPA BAT per accreditare come definitiva la direzione sella falda indicata nello studio del 2010 del Professor Pagliarulo cita poi lo studio di caratterizzazione effettuato negli anni 2014 -2015 ,caratterizzazione effettuata con fondi europei . Studio incompleto ed esperimento limitato dalle caratteristiche dei pozzi, tutti pozzi agricoli, e per l'impossibilità a reperire un numero sufficiente di pozzi. Perché tutte queste puntualizzazioni sulla controversa questione della direzione del flusso della falda a Tufarelle ? Perché se la direzione della falda indicata nello Studio del 2010 del Dipartimento di Geologia dell'Università di Bari fosse confermata come direzione definitiva, ciò significa che i pozzi costruiti nel corso degli anni 1996 -2000 per monitorare il sito della vecchia discarica Bleu ora esaurita, sono mal posizionati perché allineati su una direttrice verso S-SW , ora ritenuta non più valida. Il risultato è che i pozzi a presidio del vecchio impianto Bleu non catturano un eventuale inquinamento della falda, così come non intercettano un eventuale inquinamento i pozzi interposti tra il vecchio ed il nuovo impianto. I pozzi a monte e a valle posti lungo la vecchia direttrice NE-SW non possono essere gli stessi della nuova direttrice NW-SE. Se si mettono a confronto i pozzi spia dei tre impianti CO.BE.MA. , S.OL.VI.C. e BLEU vecchia e nuova si evidenziano ipotesi sulla direzione del flusso della falda tra loro discordanti. Grande confusione nel sottosuolo di Tufarelle! Alla luce di quanto fino ad ora esposto, nella ipotesi molto probabile che la Dupont Energetica,subentrata alla Bleu, riproponga un nuovo progetto di discarica, o di altri progetti che potrebbero essere presentati a Tufarelle, ritiene che l''ARPA BAT abbia la necessaria serenità per esprimere un parere tecnico scientifico scevro da pregiudizi e da tesi precostituite, anche alla luce della recente Sentenza del Consiglio di Stato ? Sicuri che riserverà a questa nostra nota l'attenzione dovuta, Le inviamo i nostri saluti.

Mario Riccardo Limitone- Presidente ITALIA NOSTRA ONLUS Sezione di Canosa di Puglia
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