Tabaccheria
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Grido d’allarme:fermiamo la criminalità!

Ancora una rapina di sabato

E' il nero ad attanagliare Canosa di Puglia(BT), il colore che sta dominando le cronache quotidiane e mettendo a dura prova la città sotto shock per l'ennesima rapina ai danni di una tabaccheria in corso Garibaldi. Di recente, ha chiuso il supermercato per attentati esplosivi subiti nel centro della città e sotto le telecamere di video-sorveglianza! Da pochi giorni, ha chiuso il ristorante per rissa all'esterno dei locali ripresa dalle telecamere e diffusa dai media e sui social! Chiuderà la tabaccheria per rapina ed aggressione al titolare sotto gli occhi umani ed impotenti della clientela? Un interrogativo allarmante che si pone la gente comune di fronte all'ennesimo episodio di cronaca nera che segna il week end a Canosa di Puglia, tra le città della provincia Barletta Andria Trani ad essere maggiormente colpita da quest'ondata di criminalità senza precedenti nella storia locale. La gente non è più tranquilla nelle case, nelle piazze, all'uscita dalle banche e dagli uffici postali, nelle rivendite di tabacchi e farmacie, anche nei locali di svago e ancora di più mentre lavora per portare a casa il pane in un periodo di piena crisi economica."""Non si placa il fenomeno della criminalità nelle campagne, la situazione continua a peggiorare. Il fronte dell'illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all'attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari. I reati contro il patrimonio quali :danneggiamento, incendi, furti, abigeato, usura, pascolo abusivo, estorsione con 'cavallo di ritorno' rappresentano la 'porta di ingresso principale' della malavita organizzata e spicciola nella vita dell'imprenditore e nella regolare conduzione aziendale.""" Uno stralcio di quanto riportato dall'ultimo comunicato stampa pervenuto alla Redazione di Canosaweb da Coldiretti Foggia, sempre vicina alla realtà rurale, ascoltando dalla viva voce degli imprenditori agricoli, le testimonianze dirette su quanto sta accadendo nelle campagne sotto la cappa della criminalità che mette a repentaglio le attività economiche e l'incolumità delle persone, spesso sole alle prese con i delinquenti e che terrorizzate non denunciano più.

Una situazione davvero negativa sotto tutti i punti vista quella che sta vivendo la comunità canosina che """non si rassegna all'idea che Canosa possa essere rappresentata come una città invivibile o abituata a convivere con la delinquenza!""" come hanno dichiarato i Sacerdoti e le Comunità Parrocchiali di Canosa, in un comunicato diffuso a mezzo stampa a seguito dell'ennesimo fatto di cronaca nera avvenuto in città. Sulla stessa onda anche il resoconto della riunione dello scorso 17 febbraio presso la sede dell'Associazione "La Buona Terra di Francesco" dove i rappresentanti di molte associazioni locali ed i cittadini hanno preso la parola, proponendo tra le varie iniziative da intraprendere oltre all'incontro pubblico con le autorità locali anche quella di scendere in piazza per dire no alla criminalità e per dimostrare che la società civile di Canosa non si fa assuefare o sopraffare, rifugge da comportamenti omertosi e reagisce con sdegno. Fermiamo la criminalità! E' il grido d'allarme, per dare un segno di unità e compattezza contro la criminalità mentre all'unanimità si rinnova la solidarietà verso un cittadino-imprenditore che ha subito violenza nell'esercizio della propria attività lavorativa e sotto shock attende giustizia.
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