Fiume Ofanto
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Parco Ofanto: al via la sottoscrizione di osservazioni condivise

Allo Schema di Piano e alla Valutazione Ambientale Strategica relativi al Parco Naturale Regionale

Fino al 10 ottobre è possibile prendere visione e sottoscrivere le osservazioni agli elaborati dello Schema di Paino e della Valutazione Ambientale Strategica relativi al Parco Naturale Regionale Ofanto. I suddetti elaborati sono stati adottati lo scorso giugno dalla Provincia Barletta-Andria-Trani e, con la pubblicazione nel BURP n. 105 del 12 agosto, sono a disposizione, per 60 giorni, di cittadine e cittadini per essere valutati e migliorati.

Per sanare il silenzio e l'indifferenza che stanno accompagnando la nascita di un'area protetta dedicata al fiume più grande di Puglia nel nostro territorio, il gruppo di lavoro Slow Ofanto ha organizzato un processo partecipativo per coinvolgere i principali attori della comunità ofantina e condividere le perplessità riscontrate nel progetto di Parco Ofanto elaborato dalla Provincia BAT.
Le osservazioni, condivise e migliorate grazie all'apporto di altri soggetti associativi, sono state presentate lo scorso 23 settembre presso la Sala Conferenza del Castello di Barletta e, nella stessa occasione, sono iniziate le sottoscrizioni al fine di presentarle insieme entro la data limite dell'11 ottobre.

L'obiettivo principale è quello di ristabilire il rapporto fra ecologia ed economia così come sancito dalla legge istitutiva del Parco Ofanto, L. R. 14 dicembre 2007, n. 37, e la divisione in due zone, di grandezza quasi uguale, del territorio protetto (L.R. n.7 del 16 marzo 2009).
La zona 1, di rilevante interesse naturalistico, nella quale è considerato prevalente l'interesse di protezione ambientale e la zona 2, di interesse naturalistico, paesaggistico e storicoculturale, in cui all'interesse della protezione ambientale si affianca quello della promozione di un modello di sostenibilità e di riduzione degli eventuali impatti delle attività presenti.
Lo Schema di Piano, adottato dalla Provincia BAT, ci riconsegna una divisione del territorio squilibrata a favore della zona 2: poco più del 25% del territorio viene considerato zona di riserva, per la presenza di
habitat di interesse comunitario e di ecosistemi ritenuti di rilevante valenza ecologica. La restante parte è lasciata alle attività umane, con più del 70% del territorio destinato ad area agricola.
È importante ricordare che l'iniziale superficie del Parco ha subito un ridimensionamento passando da Ha 24.823,24 a Ha 15.306,55 per salvaguardare interessi particolari.
Crediamo che un Parco Naturale debba prima di tutto restituire alla comunità un'area protetta espressione di sana biodiversità. Un'area protetta il cui patrimonio naturale e artistico-culturale sia un forte richiamo per fruitori e visitatori e fonte di autenticità e qualità per le attività socio-economiche dell'intero territorio.
È questa la natura del Parco Ofanto: ben 15 delle 17 finalità della legge istitutiva riguardano aspetti naturalistici (reti ed equilibri ecologici, ecosistema e paesaggio fluviale, indicatori biologici, sistema idrologico, risorsa idrica, flora e fauna autoctona, aree ripariali, mobilità lenta, educare, informare e sensibilizzare per salvaguardare, conservare e gestire il patrimonio diffuso), le restanti due promuovono un modello di sviluppo eco-sostenibile che non alteri l'ambiente e le risorse naturali, incentivando la riqualificazione delle attività economiche in forme compatibili con le altre finalità, anche al fine di migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti, in particolare si incentiva un'agricoltura con tecniche a basso impatto ambientale e biologiche e si vietano le attività che possano comportare la diminuzione del trasporto solido per contrastare il fenomeno di arretramento della foce del fiume e della linea di costa.
Non si deve necessariamente operare nel Parco per essere portatori sani dell'identità ofantina, il Parco deve essere prima di tutto un bene comune da conoscere, tutelare e migliorare, da vivere insieme."Tutti siamo chiamati a esserne sentinelle, custodi e testimonial".
Per leggere le osservazioni https://drive.google.com/drive/folders/1RTZuGhKnGkjpyGaFMsl-P8vWSd1nIOji?usp=sharing
Per sottoscriverle come persona fisica o giuridica o raccogliere adesioni https://drive.google.com/drive/folders/1DQhoSsxXI9dkHn_Qfr5_7wnLBr4-zav4?usp=sharing
Le sottoscrizioni sono da inviare a slowofanto@gmail.com entro il 10 ottobre.
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