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Direttiva Bolkestein: gli ambulanti affilano le armi

Chiesto l’intervento della Regione Puglia

Sono oltre ventimila gli ambulanti pugliesi e sviluppano un indotto di quasi centomila addetti che ruotano attorno alla categoria e ne traggono economie e sostentamento. Un esercito che ha sempre subito, in silenzio, le vessazioni dello Stato centrale e delle Amministrazioni locali senza mai chiedere assistenzialismo e senza mai aver ottenuto sovvenzioni. Una categoria che, con dignità, ha da sempre segnato l'economia ma anche la storia e la cultura delle città, dei borghi, dei piccoli comuni; che ha onorato il nostro Paese nelle grandi manifestazioni nazionali ed internazionali, nelle fiere specializzate e tematiche. Ambulanti quindi quali veri ambasciatori delle tipicità regionali e del nome della Puglia.Un esercito da sempre impropriamente utilizzato da scaltri manovratori che spesso ne hanno fatto motivo di contrattazione politica all'interno di un sistema polisindacale che tanti danni ha prodotto nei decenni. Un esercito che ha deciso ora di dire basta e di farlo protestando decisamente e con convinzione contro l'ultimo attacco definitivo alla Categoria. Un attacco rappresentato dalla cosiddetta Direttiva Bolkestein che da maggio 2017 vanificherà gli sforzi di una vita eliminando qualsiasi diritto acquisito facendo diminuire progressivamente, di anno in anno, il valore aziendale fino ad azzerarlo in pochissimi anni, eliminando qualunque possibilità di ricavare, a fine attività, un minimo di ristoro economico derivante dalla cessione delle aziende. L'argomento è scottante ed ora sui tavoli di discussione la questione si fa veramente pesante al punto che alcuni Sindacati, sinora silenti e dormienti, sono stati indotti ad assumere posizioni quindi a manifestarle pubblicamente essendo stata sinora la Categoria tenuta completamente all'oscuro di provvedimenti gi adottati da alcuni anni ma mai resi noti e mai discussi collegialmente sui tavoli di concertazione istituzionali sempre e solo riservati a pochi intimi.

Dopo un incontro tenutosi al mercato coperto di Bari nel quale sono stati illustrate le novità della Direttiva, la Categoria sta prendendo coscienza della gravissima situazione che si verrebbe a determinare in caso di sua applicazione dal 2017 ed ecco che altri incontri si sono succeduti. Quello sicuramente più tematico ed approfondito, promosso da Donato Gala di CasAmbulanti Bitonto, è stato tenuto nella città di Bitonto(BA) lo scorso 8 aprile ed ha registrato la partecipazione del Consigliere regionale Portavoce del M5S, Mario Conca, unitamente ai Portavoce in Parlamento, il bitontino Francesco Cariello ed il piemontese Ivan Della Valle il quale ha già presentato una proposta di legge in Parlamento per l'uscita del commercio su aree pubbliche dalla dannosa Direttiva. All'incontro prese parte attiva e relazionò anche il fondatore del G.O.I.A. (Il Mercato Non SI Tocca), Giancarlo Nardozzi. All'incontro parteciparono anche i vertici di UNIMPRESA Bari e Bat, di BATCOMMERCIO2010/C.N.A. Puglia e di A.N.V.A. CONFESERCENTI nella persona del Presidente provinciale Terra di Bari, l'attivissimo e stimato Giuseppe Rinaldi. Un incontro partecipato che ha di fatto segnato l'avvio concreto e reale di una lunghissima fase preparatoria verso quella che potrebbe essere ricordata come la più grande manifestazione nazionale del commercio che potrebbe avvenire il prossimo settembre a Roma mentre nei giorni scorsi è stata presentata una mozione in consiglio regionale della Puglia da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Mario Conca e Cristian Casili, i quali hanno chiesto alla giunta Emiliano di intercedere con il governo nazionale al fine di escludere il commercio ambulante dagli effetti della direttiva Bolkestein in quanto il decreto legislativo numero 59 del 2010 ha previsto l'assoggettamento alla direttiva europea sulla regolamentazione dei servizi del mercato interno (cosiddetta Bolkestein) anche per i mercatali che vengono pertanto considerati come concessionari di un servizio pubblico. In pratica la diretta conseguenza è che i posteggi per il commercio su aree scoperte verranno messi a gara ed inevitabilmente gli storici venditori ambulanti, che sino ad oggi come altre categorie vedevano rinnovate automaticamente le proprie autorizzazioni commerciali, si ritrovano in posizione si svantaggio rispetto alle grandi multinazionali che potranno ora entrare sul mercato e sui mercati mentre sino a dora era concesso solo alle società di persone.Il rischio serio è che queste multinazionali, partecipando ai bandi con ingenti risorse economiche, possano acquistare gli spazi distruggendo il piccolo commercio e creando dei "centri commerciali" ambulanti dove l'appropriazione del mercato significherebbe anche la monopolizzazione dei prezzi e dei prodotti con conseguenze anche per i consumatori finali. In verità il Parlamento Europeo aveva invitato in data 5 luglio 2010 gli stati membri ad escludere il commercio ambulante dall'applicazione della stessa, come opportunamente già dichiarato dai consiglieri regionali Conca e Casili, ma stranamente l'Italia è l'unico stato membro che ha inteso applicare tale disciplina al settore del commercio su aree pubbliche e questo la dice lunga sugli interessi che si nasconderebbero dietro il provvedimento distruttivo per i piccoli esercenti e le loro imprese familiari.

Prossimi appuntamenti tematici quello di martedì 3 maggio 2016, alle ore 16,00 presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Bari e BAT, al quale interverrà anche l'Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Capone e la grande Convention in programma lunedì 9 maggio 2016, alle ore 17,00 presso il Palazzetto dello Sport di Valenzano(BA) dove si incontrerà la Categoria per nulla soddisfatta delle attuali prospettive quindi decisamente impegnata a mettere in movimento tutte le necessarie azioni di civile, democratica e pacifica protesta che cominci proprio dalla Regione Puglia, in caso di impegni disattesi, per giungere alla grandiosa manifestazione verso Roma perché - dicono gli Ambulanti e le loro Associazioni di Categoria maggiormente significative: "Uscire dalla Bolkestein si può, si deve e ne usciremo".
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