Leuca
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Religioni

Il primo Parco Culturale Ecclesiale

In Italia nasce a Leuca

Leuca è il tuffo che l'Europa fa nel Mediterraneo per raggiungere popoli e culture diverse ma essenzialmente simili, dove per secoli si sono intessuti scambi del proprium che hanno permesso la valorizzazione del nostrum. Qui nasce il primo Parco Culturale Ecclesiale formalmente istituito in Italia: la Fondazione di partecipazione Parco Culturale Ecclesiale "Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae". La presentazione si è tenuta lo scorso 20 maggio, a Roma, nella sede di rappresentanza della Regione Puglia, che sostiene l'iniziativa promossa dalla Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, guidata dal vescovo, Vito Angiuli. Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha rivolto ai presenti un indirizzo di saluto e di benvenuto, augurando ai presenti che si instaurino rapporti di collaborazione per valorizzare la bellezza della Puglia e le sue radici spirituali. "La nascita del Parco – ha spiegato monsignor Vito Angiuli - nasce da un innovativo progetto nazionale della CEI che, attraverso l'Ufficio nazionale per la pastorale del Turismo, intende rispondere a due sollecitazioni molto importanti della contemporaneità: la valorizzazione dei beni culturali ecclesiali, nel più ampio contesto dell'attrattività territoriale e come veicolo di evangelizzazione, di incontro, di dialogo e di pace per un'ecologia integrale della persona umana". Una vera e propria sfida accolta da quel Capo di Leuca immerso nel Mediterraneo che ancora vive, nella presenza della Basilica Santuario, le memorie dei passi di San Pietro e che si proietta nel mondo attraverso le parole di don Tonino Bello. "La nostra – ha dichiarato il vescovo - è stata da sempre una terra di accoglienza, dall'Est e dal Medio Oriente. Una terra che è un ponte geografico e culturale tra Oriente e Occidente. Anche da un punto di vista religioso. Basti pensare che i santi che si venerano qui sono tutti orientali, san Giovanni Crisostomo, san Giovanni Elemosiniere. Oggi questo ruolo di ponte viene reso ancora più attuale dai destini dell'Europa che si giocano nell'area del Mediterraneo. Gli sbarchi degli immigrati ne sono un chiaro esempio. Il Mediterraneo non è solo un luogo di naufragio ma di incontro e di dialogo". Per questo la prima azione che il Parco realizzerà sarà l'evento #cartdileuca.0 con cui si vorrà permettere a giovani dell'Europa e del Mediterraneo a dar vita ad un vero e proprio laboratorio della diplomazia del dialogo. L'evento avrà luogo nel Capo di Leuca dall'11 al 14 agosto 2016 e sarà organizzato insieme alla Comunità di S. Egidio, alla Focsiv e Pax Christi. Il Vescovo di Ugento ha voluto ringraziare il Presidente Emiliano e l'Assessora Capone per aver accolto l'invito a collaborare insieme; il Dott. Federico Ceschin per aver accompagnato dall'inizio la costituzione del Parco e per aver accettato di assumerne la direzione e ha voluto ringraziare il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, per aver sostenuto tutto l'iter di costituzione della Fondazione di partecipazione con cui si è dato vita al primo Parco Culturale Ecclesiale di Italia.

"In un tempo in cui tanti Paesi europei erigono muri – ha detto Loredana Capone, assessore industria turistica e culturale della Regione Puglia – a Leuca si discute come costruire ponti. Lo strumento che abbiamo pensato è quello del Parco culturale ecclesiale che vogliamo sostenere, con un gioco di squadra che vede Chiesa e Istituzioni collaborare, e con politiche pubbliche appropriate". L'assessora ha voluto sottolineare l'importanza di costruire reti territoriali che non disperdano i vari tentativi di attrattività, ma li rendano significativi, citando l'esempio del Meeting De Finibus Terrae, con cui il Parco Culturale Ecclesiale e l'Ufficio per la Pastorale del Turismo della Diocesi di Ugento collegano tutto il vissuto propositivo che il territorio con le sue comunità parrocchiali mette in essere ogni estate.

Per monsignor Mario Lusek, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale del turismo, tempo libero e sport della CEI il "Parco Ecclesiale Culturale" è un sistema che se profondamente radicato in un territorio, "diventa capace di mettere in relazione comunità parrocchiali, monasteri, santuari, aggregazioni laicali ricche di tradizioni". Un tessuto connettivo "in grado di valorizzare spazi aggregativi e ricettivi; feste patronali; antiche vie di pellegrinaggio; iniziative culturali come catechesi attraverso l'arte, mostre, convegni, rassegne, festival; "tradizioni radicate nella cultura e nella religiosità popolare" entrando in rapporto con "istituzioni, reti ecologico-ambientali, sistemi turistici locali". Una realtà in cui il "turista non è più un cliente ma un ospite, un turista consapevole e non un consumatore. Consapevole perché sceglie un luogo attratto dallo stile di vita che lo caratterizza". Un'area "legata non solo al territorio geografico, ma anche alla cultura, alle tradizioni, agli stili di vita, alle esperienze religiose come risposta alla necessità di tutela, di valorizzazione nella sua specifica peculiarità storica, culturale, ambientale, economica, spirituale". Il parco può, così, "contribuire allo sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio attraverso la generazione di un'economia di indotto ma anche offrendo concrete opportunità di lavoro ai giovani". Oltre al parco è stato presentato anche il marchio collettivo territoriale "Cammini di Leuca", che il parco culturale ecclesiale "Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" ha lanciato per indicare le direttrici dei cammini che portavano al santuario di Leuca e tutti i servizi cui il pellegrino del terzo millennio potrà accedere per vivere un'esperienza che vada oltre il turismo religioso e diventi turismo di senso. Il marchio è raffigurato da una stella a 8 punte, simbolo della Vergine Maria, di cui una punta si trasforma in freccia, nella stessa direzione in cui la Madonna di Leuca indica Gesù bambino nella tela che la raffigura.
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