Giornata della Memoria al Teatro R. Lembo
Giornata della Memoria al Teatro R. Lembo
Vita di città

Onorificenze alla memoria di Antonio Rossi e Michele Vassalli.

Due cittadini canosini internati in campo di concentramento.

In occasione della Giornata della Memoria, il prefetto, Clara Minerva, e il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, hanno conferito due onorificenze alla memoria di due cittadini canosini, Antonio Rossi e Michele Vassalli, internati in campo di concentramento durante l'ultimo confitto mondiale. L'onorificenza è stata consegnata questa mattina nel Teatro Comunale "Raffaele Lembo" ai figli dei due internati: Fabrizio Rossi e Luigia Maria Vassalli. In platea era presente anche l'altro figlio di Antonio Rossi, Nicola, noto economista, ex senatore e docente ordinario di Economia Politica presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".

Alla cerimonia hanno preso parte i ragazzi delle scuole di Canosa, non sono mancate letture e canti riguardanti il tema della guerra e dell'Olocausto. "Dobbiamo condividere i valori della memoria contro ogni forma di violenza e discriminazione, per costruire un futuro migliore per i nostri giovani", ha detto il prefetto Clara Minerva.

La partecipazione degli studenti è stata fortemente voluta e promossa dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Canosa. "Proprio per sottolineare la memoria di questi due concittadini, abbiamo organizzato questa cerimonia, seguita a quella avvenuta nella giornata di ieri a Barletta", ha dichiarato Sabino Facciolongo, assessore al ramo. "La giornata in commemorazione delle vittime dell'olocausto – ha proseguito l'assessore, rivolgendosi agli alunni – è stata designata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, subito dopo la celebrazione del sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. In questo giorno si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. Questa cerimonia serve appunto per ricordare, per ribadire il profondo legame che lega la città di Canosa a questi suoi due figli, che, come recita l'attestato, furono vittime delle guerre e degli uomini", ha aggiunto Facciolongo. "Per evitare che simili disastri possano ripetersi, facciamo in modo che la loro memoria non venga mai dimenticata e che anzi, il ricordo dei due canosini internati sia un esempio per quelle giovani generazioni che hanno assistito alla manifestazione", ha concluso il primo cittadino di Canosa".

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