Don Giovanni Bosco
Don Giovanni Bosco
Il Pensare tra bellezza e verità

Educare è questione di cuore

Lettera a don Giovanni Bosco

Carissimo Maestro,
padre e amico della gioventù, oggi sei il richiamo per tutti gli oratori ad una vita fatta di accoglienza. In continuità con San Filippo Neri, hai intuito che la radice della santità consiste nello stare sempre allegri. Hai insegnato ai giovani ad essere santi, imparando ad amare ciò che essi amavano. Hai seminato speranza lí dove c'era disperazione, aprendo le porte agli ultimi, mentre i primi a te le chiudevano. Hai educato tutti insegnando che l'educazione è questione di cuore, vedendo il bene in ognuno. A+b-c/ Allegri più buoni e meno cattivi; era questa la semplice formula da seguire, ogni giorno, per raggiungere la santità. Hai imparato l'amore per le periferie e per gli ultimi da San Giuseppe Cafasso, tua guida spirituale. Dalla tua scuola si sono formati decine di santi, a cominciare dal giovanissimo Domenico Savio. I tuoi figli spirituali, i salesiani, portano i tuoi insegnamenti nei 5 continenti. Hai insegnato a dare dignità ai giovani, a riconoscere, in loro, la parte di bene sempre presente ed a potenziarla al massimo. Il tuo metodo preventivo ha fatto breccia nei cuori, divenendo modello pastorale e pedagogico per ogni autentico processo formativo. Hai realizzato il tuo sogno di nove anni trasformando i lupi in agnelli, i giovani delinquenti in amici di Cristo. Ragione, religione e amorevolezza sono stati i tuoi principi. Ragionavi con i ragazzi, dedicando loro il tuo tempo. Pregavi con loro, li confessavi e li seguivi spiritualmente, curando l'interiorità e la vita spirituale, con dedizione e affetto. Soprattutto li amavi e, dopo che loro lo percepivano, non ti abbandonavano più.
Carissimo don Bosco,
quante volte più che essere amati, i giovani, oggi, sono usati come numero! Sono spesso la cartina di tornaconto di ambizioni personali, ingannati ed illusi, fino ad essere sfruttati. Quante volte si è pregato con loro? Quante volte li si è lasciati ai loro problemi e solitudini? Chi dedica loro del tempo in maniera libera e gratuita, senza alcun tornaconto?
Carissimo don Bosco,
si cercano gli eventi, dimenticando l'essenziale. Sono passati 130 anni da quando tu, patrono mondiale della gioventù, sei salito al cielo. Aiuta la nostra società ad amare i giovani non con iniziative, programmi, eventi che, come cornice, non fanno mai male, ma con amore, poiché educare è questione di cuore. Non conta solo amarli, ma far sì che ciascuno si senta amato; solo cosí si aprono le porte dei cuori. Amico, padre e maestro della gioventù, intercedi per i nostri oratori, per le scuole ed ogni luogo di aggregazione giovanile, soprattutto per quelli più in difficoltà. Grazie per tutto il bene che hai fatto per noi e che continui a fare. Ti vogliamo bene don Bosco, amico nostro, amico della gioventù!
Salvatore Sciannamea
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