Alpi Valle Aosta
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Il Pensare tra bellezza e verità

Silenzi di montagne o montagne di silenzi?

Silenzi colpevoli, fatti di indifferenza...

Spesso nella vita ci si trova nella condizione di attendere tante risposte. Ci sono persone che aspettano mesi o anni una lettera o una telefonata. Talvolta le risposte attese si moltiplicano fino a sentire il peso di una montagna di silenzi. L'arrivismo che rovina il mondo passa anche dai silenzi nascosti. Quante promesse di lavoro fatte di inganni demolitori. Quante volte ci si vende a stereotipi, in silenzi colpevoli, fatti di indifferenza. Ci si vende annientando la dignità, credendo di avere dolci vittorie, mentre, intanto, l'altro riceve amarezze. I silenzi di ingiustizia ed i silenzi criminali e corrotti sono montagne che tolgono il respiro, un peso da cui non ci si riesce a liberare e che, coprendo gli orizzonti della speranza, rubano il respiro dell'entusiasmo. Al posto delle montagne dei silenzi si può sperimentare il silenzio delle montagne. La montagna libera dai pesi, ossigena la mente e fa sussultare il cuore. Il suo silenzio parla, mette in comunione con il creato, con sè stessi e con la dimensione spirituale. La montagna, come la scuola, per chi sa ascoltare, illumina nel cammino della vita, fa comprendere ciò che non si conosceva. La montagna, con la sua grandezza, fa scoprire la propria piccolezza, il senso del limite, liberando dall'arroganza e illuminando il senso del sacrificio. La montagna fortifica, dona nutrimento e bellezza ma, se non segui le sue regole, ti punisce. La dignità, la libertà e l'amore si riscoprono nel silenzio della montagna; quegli stessi valori che vengono distrutti dalle montagne dei silenzi colpevoli ed indifferenti. La Bibbia presenta Dio stesso come il Signore delle altezze; è lí che avvengono rivelazioni importanti, come per Geremia, nel silenzio di un vento leggero. Il silenzio della montagna può togliere ad ognuno quei veli che nascondono tanta bellezza, che costano prove e fatiche, ma che ricreano lo spirito. Nonostante ciò, avremo il coraggio di salire, faticando, ascoltando la voce del silenzio, quello più eloquente di tante parole?
Salvatore Sciannamea
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