Le Pillole

Le Pillole di Nunzio Valentino: Cultura dell'alibi e negazione degli errori

Cari Canosini “ UBRIACATEVI “

Cultura dell'alibi e negazione degli errori ........ anche a CANOSA !
Ho letto ultimamente il risultato degli studi della ricercatrice americana Brenè Brown sulla cosidetta "vulnerabilità". Ma cos'è la "vulnerabilità" ?
E' il sistemico rifiuto dei propri errori, l' utilizzo, per coprirli, di un linguaggio impersonale, la abitudine ripetuta di addebitare a fattori esterni, non controllabili, la mancanza di risultati, la ricerca spasmodica non di soluzioni, né di idee ma di alibi per sopravvivere, per tirare a campare, nel miglior rispetto del nostro peggior modo di essere Meridionali.
Si preferisce dare una risposta a tutto, mantenere persino una condotta autolesionistica, dimenticare il ruolo morale inscindibile dalla figura del leader, incapaci di trovare il tempo per fermarsi e pensare, riflettere sulle critiche ricevute, sugli errori che altri ti addebitano.
Dove stanno quegli uomini che avevano la forza morale di ascoltare, di capire le ragioni degli altri, di fare sintesi partendo da errori commessi o anche non commessi, di inventare idee di sviluppo costruttivo, di dare spazio a fatti e non solo a vuote parole?

Cultura dell"alibi e negazione degli errori a Canosa. Ma chi non ha occhi per guardare lo stato pietoso in cui versa la mia,la nostra città ?
Ho riletto a Roma, dopo un arrabbiato ritorno, quanto scrivevo sul " Boemondo " del dicembre 2000.
"Oggi, passato un primo momento di entusiasmo, realizzate le cose ovvie e più semplici, la squadra di governo della Città vacilla minata com'è dalle consorterie …..da quanti vogliono un posto a tavola, malgrado Canosa abbia una tavola molto povera "
Sono passati tredici anni, non è cambiato niente, anzi il nostro popolo è costretto spesso a digiunare o a mangiare in piedi !

A Canosa aveva lenito il mio disappunto l'odore del mosto fresco, il ricordo di felici giovanili spensierate bevute; come non tornare con la mente all'UBRIACATEVI di
C. Baudelaire?
" Ubriacatevi… … bisogna sempre essere ubriachi per non sentire l'orribile fardello del tempo che Vi spezza la schiena e Vi piega a terra. Ubriacatevi … di vino, di poesia o di virtù, come Vi pare, ma ubriacatevi "

Cari Concittadini, ubriacamoci, ma facciamo sentire, una volta per tutte che esistiamo, che questa gestione di errori coperti da alibi, NON CI APPARTIENE.
Avevamo sognato il cambiamento, constatiamo che, se va bene, siamo pervicacemente fermi!
Le fazioni politiche si evitano, anche nelle commemorazioni ufficiali, la boriosa indifferenza circonda il grido di dolore che ogni tanto, sale con forza dalla nostra gente.
L' elenco delle tante occasioni perdute lo tralascio per carità di Città, di cose nuove a Roma non si ha traccia.
Mi chiedo e chiedo al potere del palazzo dov'è il fondo del destino di Canosa e della Sua gente?

Impotenti ed inascoltati a Roma abbiamo deciso di bere un buon bicchiere di ROSSO Canosa : ci aiuta a sognare i pochi fragili frutti che oggi la "vite" della Città continua a mostrare, grazie alla tenacia di pochi qualificati figli.
Servono tanti contadini che quei frutti sappiano coltivarli, venderli, onorati di poter dire …… è frutta, è uva di Canosa !

Ripeto ancora una volta l'appello ai padroni della politica Canosina: siate contadini nel nostro comune campo, superate le divisioni, lasciate sotto terra i veleni stucchevoli di ogni giorno, ridate a CANOSA un minimo di ordinaria, intelligente amministrazione, provate insieme a far passare alla nostra città questa lunga "nuttata" di sopravvivenza.
GRAZIE


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