Parco Tufarelle
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Le Pillole

La megadiscarica di Tufarelle sta diventando realtà

Canosa svegliati! L’appello di Nunzio Valentino

Tante volte ho scritto di Tufarelle, di rifiuti pericolosi e non, delle discariche di Cobema, della Solvic, sopratutto della Bleu, in contenzioso più che ventennale con il Comune di Canosa di Puglia(BT). Si ricordò della mia conoscenza in materia il compianto Sindaco Malcangio; da Canosino non volli accettare un incarico retribuito dal Comune di Canosa ma a Canosa portai affiancandolo il professor Francesco Karrer della Università di Roma. Da Canosino conosco tutte le piaghe della Contrada Tufarelle, la vicinanza pericolosa di impianti a pesante impatto ambientale. Quel territorio presenta la discarica esaurita di Cobema, una delle 41 oggetto di infrazione della Comunità Economica Europea, perchè non messa in sicurezza, gli impianti della Solvic la discarica autorizzata sino ad una capienza di circa 1,5 milioni di metri cubi della Bleu. Pensavamo che il triste film andasse a conclusione con la creazione del Parco Territoriale di Tufarelle, parte del costruendo Parco Regionale del fiume Ofanto. Non è cosi, i rifiuti danno soldi ed i soldi, diceva mio nonno Nunzio, ridanno la vista ai ciechi!

La Bleu insiste, ha in mente un preciso business plan, sa dare nuove geniali risposte tecniche che superano, nelle maglie larghe della Politica e della Pubblica Amministrazione, anche i vincoli che le leggi esistenti impongono. Il sogno finale della Bleu è raggiungere passo dopo passo quei 3,8 milioni di discarica con cui il progetto era nato. La Regione Puglia nel 1993 ne autorizzò gli attuali 1,5 milioni negando nel 2012 l'ampliamento richiesto. La Bleu non si arrende cambia titolo, solo il titolo, alla stessa materia, fa alla Regione nel 2015, "Istanza di rimodulamento del profilo di chiusura finale della discarica" . La istanza è accettata dalla Regione, poi comincia il contenzioso legale attivato dal Comune di Canosa e lo stesso si chiude con la decisione del Consiglio di Stato del luglio 2016 di bloccare tutto. Ma una mente che traguarda affari non si ferma, nella attesa della decisione del Consiglio di Stato, si riparte con la "Piattaforma integrata per il deposito controllato di rifiuti non pericolosi , ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi della Bleu srl di Canosa".

Quale la furba pensata? Bleu srl acquista 12 particelle di terreno confinante alla discarica ma in agro di Minervino nel settembre 2016 lasciando il buco, da riempire poi,perchè sarebbe il pezzo di cava vuoto il vero completamento, della particella 12 in agro Canosa soggetta al vincolo del Parco. Della particella 12 e dei proprietari delle particelle vendute alla Bleu si è diffusamente parlato a Canosa nella ultima campagna elettorale . Il triste momentaneo epilogo il voto favorevole, con prescrizioni che andremo a leggere, della Conferenza dei Servizi, negative solo le espressioni di voto dei Comuni di Canosa e Minervino di mercoledi 26 luglio 2017. Canosa svegliati, coinvolgi Minervino, prima che sia troppo tardi. Te lo chiede un tuo vecchio figlio che purtroppo storie simili ha vissuto, nella sua lunga vita professionale. Mi ha scritto in maniera riservata un caro Canosino : ho 50 anni ma che male hanno fatto i nostri figli? Ci uccideranno con l'inquinamento!

Il sito di ampliamento è dal punto di vista geomorfologico inadatto, la calcarenite è un calcare non omogeneo, tendente alla fessurazione e come tale permeabile. Se il manto di fondo o delle pareti laterali si abrade o si fessura per fatti meccanici o per invecchiamento ancora una volta ci ritroviamo percolato nella falda. E' questo il motivo da assumere in via preventiva, precauzionale per non insediare discariche in zone di produzione agricola e questo lo prescrive la legge. Un pensiero va anche al popolo di Minervino ed in particolare a "UMANA DIMORA" del presidente Savino: apprezzo il vostro sforzo ma bisogna che anche il vostro Comune superi le sole dichiarazioni di principio, di indirizzo politico. Devono essere fatti atti concreti, bisogna mettere mano alla cartografia, rifare per quelle vostre 12 particelle quanto fatto dal Canosa per la famosa particella 12, in poche parola allargare il Parco di Tufarelle .

Troppe cose quadrano poco, sono inspiegabili gli atti amministrativi che si vanno a concretizzare. Chi ha dato parere favorevole deve essere chiamato a rispondere, la Procura della Repubblica, e non solo quella, deve essere informata, tanti sono i fatti di corruzione e concussione anche a noi vicini legati al business dei rifiuti. Anche l'alibi della capienza delle discariche in Puglia deve essere smentito come falso atto pubblico: è vero o no che, dati Osservatorio Rifiuti Regionale dello scorso anno, i due terzi dei rifiuti conferiti alla Bleu srl discarica di Canosa sono di tipo industriale non pericoloso e provengono da altre regioni? Ed intanto tu bravo Canosino paghi una TARI pesante perchè il tuo umido viene trasportato ,con costi relativi a te addebitati, in discariche lontane da Tufarelle. L'appello va anzitutto ai Sindaci di Canosa e Minervino ed alle rispettive popolazioni. Perchè e per la tasca di chi la nostra gente deve continuare a subire e morire? Perchè la politica provinciale e regionale chiude il nostro ospedale ed autorizza ampliamento di discarica ?
Nunzio Valentino
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