Canosa di Puglia, Capitale della Cultura e dell'Archeologia non esiste per il Ministero dei Beni Culturali!
Per la Regione, lo Stato e per la Sovrintendenza , valiamo zero. Della "Capitale della Cultura e dell'Archeologia", della "Città di Principi Imperatori e Vescovi" non hanno mai sentito parlare !
domenica 11 agosto 2013
12.38
Ieri abbiamo letto sui giornali di un mega stanziamento di 113 milioni di euro destinat0 a centri di interesse culturale ed archeologico situati in Puglia. Speranzoso di trovare qualche soldo stanziato per la nostra città ho letto l'articolo fino in fondo ma, con sommo rammarico, non ho trovato menzione alcuna delle nostre "aree archeologiche e delle nostre chiese paleocristiane". Mi sono chiesto perchè non siamo neanche in questa tornata di finanziamenti statali. Per il ministero dei Beni Culturali semplicemente non esistiamo? Della "Capitale della Cultura e dell'Archeologia", della "Città di Principi Imperatori e Vescovi" non hanno mai sentito parlare !
Esistono invece ed hanno ricevuto i loro contributi in milioni di euro i seguenti comuni pugliesi (fonte Repubblica del 10 Agosto 2013) :
Bari "Santa Chiara" recita un ruolo di primo piano e ottiene 4 milioni, tanti quanti sono i soldi assegnati per il castello Svevo; 4 milioni 900mila euro andranno invece al teatro Petruzzelli perché l'ente lirico-sinfonico guidato da Carlo Fuortes possa ristrutturare un paio di immobili donati tra il 2010 e il 2011 dall'amministrazione comunale, si tratta dei palazzi San Michele e San Gaetano, nel centro storico. Ma il finanziamento più pesante, 7 milioni, lo incarta il museo archeologico di Santa Scolastica; 3 milioni 600mila euro infine, al cineporto per il museo contemporaneo dell'audiovisivo curato da Apulia film commission.
La maggior parte del "tesoretto" legato a quello che sembra il rumore di un fumetto, Poin (programma operativo interregionale), approderà nel Salento. A Lecce previsti interventi per le Mura urbiche (4 milioni 900mila euro), il convitto Palmieri (8 milioni), il castello Carlo V (6 milioni), Santa Maria di Cerrate (2 milioni 500mila euro) e il parco archeologico Rudiae (1 milione). Ma i cantieri saranno aperti in altre quindici città della provincia: Leverano ,convento di Santa Maria delle Grazie, (1 milione 450mila euro), Galatone (palazzo Belmonte, 650mila euro), Tricase (castello dei principi Gallone, 250mila), Ugento (castello, 5 milioni 900mila), Copertino (castello, 3 milioni 500mila), Novoli (Pinacoteca, 500mila), Galatina (museo "Pietro Cavoti", 500mila), Calimera (museo di storia naturale, 500mila), Cutrofiano (museo della ceramica, 500mila), Porto Cesareo (Torre Chianca, 350mila), Castro (il tempio di Minerva, 1 milione), Otranto (il faro di Punta Palascia, 350mila, e il castello aragonese, 2 milioni), Vernole (il sito archeologico Pozzo Seccato, 1 milione 700mila), Monteroni (palazzo Ducale, 2 milioni), Nardò (castello Acquaviva, 1 milione).
Il secondo gradino di questo podio virtuale, lo occupa il Foggiano grazie soprattutto a Monte Sant'Angelo (il fossato del castello, 500mila euro, Santo Stefano, 700mila, la cittadella Micaelica, 2 milioni 500mila, il museo "Tancredi", 400mila, l'abbazia Pulsano, 700mila), Manfredonia (per il fossato del castello, 1 milione, il restauro dello stesso castello, 6 milioni, Santa Maria di Siponto, 11 milioni, il parco archeologico Ipogei Capparelli, 1 milione 300mila, l'ex convento San Francesco (800mila), San Giovanni Rotondo (museo "Capuano", 700mila, l'Ospedaletto di San Pio, 1 milione). Nel Brindisino, fari accesi sull'area archeologica di Egnatia (1 milione di euro) a Fasano. Saranno spesi 6 milioni a Taranto perché abbia un aspetto dignitoso l'ex convento Sant'Antonio. Si conclude in bellezza dalle parti della Bat con Castel del Monte, l'Empire state building in salsa pugliese: 3 milioni di euro".
La verità purtroppo, bisogna dolorosamente ammetterlo, è sotto agli occhi di tutti, per la Regione per lo Stato e per la Sovrintendenza valiamo zero oppure semplicemente "non esistiamo". Tra le finanziate ci sono opere in alcune città che si fa fatica a trovare sulla cartina anche per i possessori di "navigatori satellitari". Diciamoci la verità, siamo politicamente e culturalmente senza rappresentanti con le nostre istituzioni locali logorate da lotte politiche inconcludenti a danno esclusivo della nostra città. A chi tocca trarre le conclusioni di un simile disastro? Al Primo Cittadino, al Presidente della Provincia, al Presidente della Fondazione Archelogica, al Presidente della Pro Loco, al Presidente di Puglia Imperiale? Oppure solo a noi tutti, anonimi cittadini di una anonima città!
Presidente ACLI Canosa di Puglia
Consigliere Regionale ACLI
Mariano Caputo