150 anni della Chiesa dell’Immacolata di Canosa
“Nel maggior lustro possibile di detta Chiesa”. La Chiesa e la Comunità nell'Anno del Signore 2012
martedì 11 dicembre 2012
10.24
A seguito della morte di Caterina Ferrara "da feral morbo percossa alla quindecima primavera", avvenuta nell'Aprile del 1850, "la Cappella dell'Immacolata dei signori fratelli Ferrara fu Gesualdo, in Canosa di Puglia" fu donata alla Chiesa di Canosa e al Comune, congiuntamente alla costituzione di un'opera di carità e di "un capitale dei maritaggi".
Dalla pagina del libro di Vincenzo Petroni, "CANOSA 1800-1950" e dai suoi studi degli anni 80, siamo tornati a ricercare le fonti dell'Archivio Storico Comunale (ASC) ritrovando con fatica e con la collaborazione della sig.ra Rosa Abatecola, la Cartella n.54 alla Voce delle Opere pie e dei Maritaggi.
La famiglia Ferrara, sulle vie della transumanza dall'Abruzzo sul Regio Tratturo, proveniva da Rivisondoli, come attesta la stessa Ricevitoria dell'Ufficio del Registro di Castel di Sangro il 26 Luglio del 1900, in una lettera indirizzata dal Sindaco di Canosa in riferimento alla donazione testamentaria.
La moglie del Ferrara, signora Petroni Maria fu Giuseppe, canosina, "con testamento olografo del 29 Luglio 1867 , "depositato presso il notar Barbarossa Federico", nel suo dolore e amore di Madre e nella fede cristiana alla Vergine Immacolata, dispose il completamento e la donazione della Chiesa dell'Immacolata "nel maggior lustro possibile" della "Chiesa iniziata in via Irpina" con la disposizione di costituire "una Congregazione sotto il nome dell'Immacolata Concezione" e con "l'obbligo di fare la novena alla Immacolata Concezione, la novena del Natale a Gesù Bambino e la novena alla Madonna di Iconevetere".
Il testamento olografo del 1867 precede di 13 anni la morte di "detta testatrice avvenuta il 23 gennaio 1880" e dispone "un premio alla virtù" con un legato a "titolo di dotaggio della somma di ducati duecentocinquanta, o lire mille sessantadue e centesimi cinquanta all'anno " "a favore di cinque donzelle povere del Comune di Canosa"; il dotaggio veniva elargito l'8 dicembre alla presenza dell'Arciprete e del Sindaco, che fu nominato "esecutore testamentario".
"Il pio legato disposto, costituiva "soccorso alla miseria e premio alla virtù" per "cinque donzelle tra le più povere ed oneste del paese", estratte da un sorteggio in pubblico tra quelle segnalate.
Il premio alla povertà e alla virtù trova riscontro nell'Archivio Storico Comunale fino al 1907 a firma del Sindaco e del delegato dell'Arciprete.
Il testamento olografo della gentildonna Maria Petroni, committente anche dei quattro Sacri Bronzi del Campanile della Chiesa dell'Immacolata, restaurato di recente, costituisce una donazione ed una coesione tra Ecclesia e Civitas, tra la Chiesa Arcipretale e l'Istituzione municipale del Sindaco, esecutore testamentario.
La stessa festività dell'Immacolata Concezione, che affonda le radici canosine nel monumentale Obelisco della Concezione di Piazza Colonna, oggi Piazza della Repubblica, costituisce la coesione tra comunità civile e religiosa, nella devozione popolare della città, che ancora oggi con il Parroco della Chiesa Rettoria, con la Santa Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Andria, con la presenza del Sindaco, con la pia opera delle Suore Francescane Alcantarine e con la presenza nella messa della festa della famiglia Eugenio Ferrara da Foggia, continua la sua storia e la sua spiritualità nella cultura e nella devozione del popolo canosino.
Sul portale della Chiesa e del "tempio eretto all'IMMACOLATA STELLA MATUTINA" è riportata la data della fondazione della Cappella dell'Anno del Signore 1862, un anno dopo l'Unità d'Italia., come riporta la stessa donazione monetaria espressa in Ducati (Regno di Napoli) o Lire (Regno d'Italia)
La Chiesa e la Comunità nell'Anno del Signore 2012 si ritrovano, su questa pietra vivente, nel 150° Anniversario, nella devozione all'Immacolata, Stella del Mattino.
Il Sindaco Ernesto La Salvia, accogliendo questa memoria storica, ha consegnato a nome dell'Amministrazione comunale e del Popolo canosino, una pergamena dedicata alla Chiesa dell'Immacolata, alla generosa donazione della fam. Ferrara, alla devozione popolare della Città nel 150° Anniversario: A.D. MDCCCLXII – 2012.
La ricorrenza storica si congiunge nel restauro storico del monumento della Concezione avviato con l'Amministrazione del Sindaco Francesco Ventola e in fase di completamento con l'Amministrazione del Sindaco La Salvia: la presenza irripetibile nella Chiesa dell'Immacolata, della statua di marmo bianco della Colonna monumentale del 700, dono ex voto del Principe di Canosa Fabrizio Capece Minutolo di Napoli, fa rivivere le nostre radici cristiane nel culto antico dei nostri avi e dei "canosini plaudenti" alla Vergine Maria.
L'anno del Signore 2012, sembra quasi suggellato dalle dodici stelle, di rara bellezza evocativa, apposte nel drappo intorno alla statua della Chiesa: sono dodici stelle poste sulla corona, sono dodici stelle poste in circolo intorno all'effigie.
Sono le dodici stelle "sul capo della donna vestita di sole", nelle Sacre Scritture dell'Apocalisse di San Giovanni, che non evocano la fantascientifica fine del mondo, ma sono la 'corona del mondo': esse illuminano la Terra e proteggono la storia dell'uomo, con l'inizio di un tempo di nuova fraternità nell'affidamento alla Madre e al Figlio Gesù.
Buona Festa!
maestro Peppino Di Nunno
Dalla pagina del libro di Vincenzo Petroni, "CANOSA 1800-1950" e dai suoi studi degli anni 80, siamo tornati a ricercare le fonti dell'Archivio Storico Comunale (ASC) ritrovando con fatica e con la collaborazione della sig.ra Rosa Abatecola, la Cartella n.54 alla Voce delle Opere pie e dei Maritaggi.
La famiglia Ferrara, sulle vie della transumanza dall'Abruzzo sul Regio Tratturo, proveniva da Rivisondoli, come attesta la stessa Ricevitoria dell'Ufficio del Registro di Castel di Sangro il 26 Luglio del 1900, in una lettera indirizzata dal Sindaco di Canosa in riferimento alla donazione testamentaria.
La moglie del Ferrara, signora Petroni Maria fu Giuseppe, canosina, "con testamento olografo del 29 Luglio 1867 , "depositato presso il notar Barbarossa Federico", nel suo dolore e amore di Madre e nella fede cristiana alla Vergine Immacolata, dispose il completamento e la donazione della Chiesa dell'Immacolata "nel maggior lustro possibile" della "Chiesa iniziata in via Irpina" con la disposizione di costituire "una Congregazione sotto il nome dell'Immacolata Concezione" e con "l'obbligo di fare la novena alla Immacolata Concezione, la novena del Natale a Gesù Bambino e la novena alla Madonna di Iconevetere".
Il testamento olografo del 1867 precede di 13 anni la morte di "detta testatrice avvenuta il 23 gennaio 1880" e dispone "un premio alla virtù" con un legato a "titolo di dotaggio della somma di ducati duecentocinquanta, o lire mille sessantadue e centesimi cinquanta all'anno " "a favore di cinque donzelle povere del Comune di Canosa"; il dotaggio veniva elargito l'8 dicembre alla presenza dell'Arciprete e del Sindaco, che fu nominato "esecutore testamentario".
"Il pio legato disposto, costituiva "soccorso alla miseria e premio alla virtù" per "cinque donzelle tra le più povere ed oneste del paese", estratte da un sorteggio in pubblico tra quelle segnalate.
Il premio alla povertà e alla virtù trova riscontro nell'Archivio Storico Comunale fino al 1907 a firma del Sindaco e del delegato dell'Arciprete.
Il testamento olografo della gentildonna Maria Petroni, committente anche dei quattro Sacri Bronzi del Campanile della Chiesa dell'Immacolata, restaurato di recente, costituisce una donazione ed una coesione tra Ecclesia e Civitas, tra la Chiesa Arcipretale e l'Istituzione municipale del Sindaco, esecutore testamentario.
La stessa festività dell'Immacolata Concezione, che affonda le radici canosine nel monumentale Obelisco della Concezione di Piazza Colonna, oggi Piazza della Repubblica, costituisce la coesione tra comunità civile e religiosa, nella devozione popolare della città, che ancora oggi con il Parroco della Chiesa Rettoria, con la Santa Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Andria, con la presenza del Sindaco, con la pia opera delle Suore Francescane Alcantarine e con la presenza nella messa della festa della famiglia Eugenio Ferrara da Foggia, continua la sua storia e la sua spiritualità nella cultura e nella devozione del popolo canosino.
Sul portale della Chiesa e del "tempio eretto all'IMMACOLATA STELLA MATUTINA" è riportata la data della fondazione della Cappella dell'Anno del Signore 1862, un anno dopo l'Unità d'Italia., come riporta la stessa donazione monetaria espressa in Ducati (Regno di Napoli) o Lire (Regno d'Italia)
La Chiesa e la Comunità nell'Anno del Signore 2012 si ritrovano, su questa pietra vivente, nel 150° Anniversario, nella devozione all'Immacolata, Stella del Mattino.
Il Sindaco Ernesto La Salvia, accogliendo questa memoria storica, ha consegnato a nome dell'Amministrazione comunale e del Popolo canosino, una pergamena dedicata alla Chiesa dell'Immacolata, alla generosa donazione della fam. Ferrara, alla devozione popolare della Città nel 150° Anniversario: A.D. MDCCCLXII – 2012.
La ricorrenza storica si congiunge nel restauro storico del monumento della Concezione avviato con l'Amministrazione del Sindaco Francesco Ventola e in fase di completamento con l'Amministrazione del Sindaco La Salvia: la presenza irripetibile nella Chiesa dell'Immacolata, della statua di marmo bianco della Colonna monumentale del 700, dono ex voto del Principe di Canosa Fabrizio Capece Minutolo di Napoli, fa rivivere le nostre radici cristiane nel culto antico dei nostri avi e dei "canosini plaudenti" alla Vergine Maria.
L'anno del Signore 2012, sembra quasi suggellato dalle dodici stelle, di rara bellezza evocativa, apposte nel drappo intorno alla statua della Chiesa: sono dodici stelle poste sulla corona, sono dodici stelle poste in circolo intorno all'effigie.
Sono le dodici stelle "sul capo della donna vestita di sole", nelle Sacre Scritture dell'Apocalisse di San Giovanni, che non evocano la fantascientifica fine del mondo, ma sono la 'corona del mondo': esse illuminano la Terra e proteggono la storia dell'uomo, con l'inizio di un tempo di nuova fraternità nell'affidamento alla Madre e al Figlio Gesù.
Buona Festa!
maestro Peppino Di Nunno