25 APRILE : I lavoratori italiani fattore determinante della Liberazione
La CGIL Canosa ricorda Giuseppe Di Vittorio con un breve estratto di suo un articolo
giovedì 25 aprile 2024
22.37
La CGIL CANOSA con i suoi tesserati ha preso parte alle celebrazioni del 25 Aprile schierandosi insieme con il corteo cittadino che ha raggiunto nella mattinata odierna Piazza Vittime del Bombardamento del 6 novembre 1943 e la Villa comunale di Canosa di Puglia, dove sono state deposte corone di fiori sulla lapide commemorativa e sul Monumento ai Caduti. Mentre, per il 79° Anniversario della Festa della Liberazione ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, un breve estratto di un articolo scritto da Giuseppe Di Vittorio e apparso il 27 aprile 1946 sul quotidiano della Cgil unitaria "Il Lavoro".
"(…) L'insurrezione vittoriosa di tutto il popolo dell'Italia del Nord, il 25 aprile 1945 realizzò la premessa essenziale della rinascita e del rinnovamento democratico e progressivo dell'Italia, come della sua piena indipendenza nazionale. E' per noi motivo di grande soddisfazione ricordare che a questo movimento di riscossa nazionale, il contributo più forte e decisivo fu portato dai lavoratori italiani. Furono gli operai, i contadini, gli impiegati ed i tecnici che costituirono la massa ed il cervello delle gloriose formazioni partigiane e di tutti i focolai di resistenza attiva all'invasore tedesco. Chi può dire se la clamorosa vittoria del 25 aprile sarebbe stata possibile, senza gli scioperi generali grandiosi che, dal marzo 1943, si susseguirono, a breve distanza, sino al 1945? Quegli scioperi, che contribuirono fortemente a paralizzare l'efficienza bellica del nemico ed a sviluppare la resistenza armata, costituiscono un esempio unico e glorioso di lotta decisa dalla classe operaia sotto il terrore fascista, sotto l'occupazione nazista ed in piena guerra. E' un esempio che additava il proletariato italiano all'ammirazione del mondo civile! I lavoratori italiani, manuali ed intellettuali, non dimenticano. Essi hanno piena coscienza di essere stati il fattore determinante della Liberazione dell'Italia, per opera degli italiani; della salvezza. Dell'onore dell'Italia e dell'attrezzatura industriale del Nord. Essi sono consapevoli dell'obbligo che si sono assunti di essere un pilastro basilare della nuova Italia democratica. Solidamente uniti nella grande Confederazione generale italiana del lavoro, i lavoratori italiani saranno all'altezza della loro funzione di forza coesiva dell'Italia rinnovata; della forza che assicurerà stabilità e ordinato progresso al nuovo regime democratico e che assicurerà al popolo italiano la libertà, il benessere e una più alta dignità civile ed umana (…)".
L'articolo è stato scritto dal sindacalista di Cerignola, in occasione del 1° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.
"(…) L'insurrezione vittoriosa di tutto il popolo dell'Italia del Nord, il 25 aprile 1945 realizzò la premessa essenziale della rinascita e del rinnovamento democratico e progressivo dell'Italia, come della sua piena indipendenza nazionale. E' per noi motivo di grande soddisfazione ricordare che a questo movimento di riscossa nazionale, il contributo più forte e decisivo fu portato dai lavoratori italiani. Furono gli operai, i contadini, gli impiegati ed i tecnici che costituirono la massa ed il cervello delle gloriose formazioni partigiane e di tutti i focolai di resistenza attiva all'invasore tedesco. Chi può dire se la clamorosa vittoria del 25 aprile sarebbe stata possibile, senza gli scioperi generali grandiosi che, dal marzo 1943, si susseguirono, a breve distanza, sino al 1945? Quegli scioperi, che contribuirono fortemente a paralizzare l'efficienza bellica del nemico ed a sviluppare la resistenza armata, costituiscono un esempio unico e glorioso di lotta decisa dalla classe operaia sotto il terrore fascista, sotto l'occupazione nazista ed in piena guerra. E' un esempio che additava il proletariato italiano all'ammirazione del mondo civile! I lavoratori italiani, manuali ed intellettuali, non dimenticano. Essi hanno piena coscienza di essere stati il fattore determinante della Liberazione dell'Italia, per opera degli italiani; della salvezza. Dell'onore dell'Italia e dell'attrezzatura industriale del Nord. Essi sono consapevoli dell'obbligo che si sono assunti di essere un pilastro basilare della nuova Italia democratica. Solidamente uniti nella grande Confederazione generale italiana del lavoro, i lavoratori italiani saranno all'altezza della loro funzione di forza coesiva dell'Italia rinnovata; della forza che assicurerà stabilità e ordinato progresso al nuovo regime democratico e che assicurerà al popolo italiano la libertà, il benessere e una più alta dignità civile ed umana (…)".
L'articolo è stato scritto dal sindacalista di Cerignola, in occasione del 1° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.