25 Gennaio: Canosa sciopera per l'Ospedale
Canosa non vuole la chiusura dell'ospedale. ll coro diventa sempre più intenso
mercoledì 23 gennaio 2013
18.32
Il coro diventa sempre più intenso, perché le voci si fanno sempre più grosse: Canosa non vuole la chiusura dell'ospedale. Il comitato spontaneo B619, portavoce di ogni iniziativa utile per impedire modifiche circa lo stato del nosocomio, intende spronare nuovamente in maniera attiva gran parte della cittadinanza.
Lo fa in modo eclatante, esortandola ad una protesta generale nel corso della mattinata di venerdì 25 gennaio prossimo, giorno in cui si riunirà la Commissione Sanità della Regione Puglia proprio per discutere del "Piano di riordino della rete ospedaliera".
Nel corso della stessa ci aspettiamo la richiesta di dimissioni da parte del consigliere Caracciolo all'Assessore Attolini nel caso in cui non dovesse accogliere le richieste del nostro territorio. A Caracciolo infatti ricordiamo l'impegno che pubblicamente ha assunto d'innanzi ai cittadini canosini, durante l'incontro pubblico promosso dall'amministrazione comunale il 9 gennaio u.s..
Per dare un segno chiaro e netto il comitato ha organizzato una nuova marcia, unita, contro la chiusura del nosocomio, invitando anche alla serrata tutte le attività commerciali nel corso della giornata. La manifestazione ha riscosso attestati di solidarietà da tutte le associazioni di categoria locali e vedrà la partecipazione dei cittadini di Canosa e dei comuni limitrofi (dagli anziani alle mamme, dagli agricoltori ai piccoli imprenditori, dagli studenti agli operai).
Il corteo avrà inizio alle 9:30, si formerà su due fronti, uno d'innanzi all'ospedale e l'altro d'innanzi il liceo scientifico "E. Fermi"; entrambi i cortei si incontreranno in P.zza Vittorio Veneto per poi proseguire la marcia per le strade della città. Lo scopo è quello di inviare un chiaro messaggio a Bari, a chi ha la responsabilità di decidere sul futuro del nostro diritto alla salute; vogliamo ribadire l'importanza di un poliambulatorio tutt'altro che periferico, ma ,anzi, al servizio di una fetta consistente del territorio.
Soccorsi, ricoveri e operazioni in tempi brevi: ciò rende un ospedale funzionale e indispensabile. Quello di Canosa ingloba tali caratteristiche e riesce a contenere un bacino di utenze non indifferente, che spazia dalle Murge al mare. A testimoniarlo sono i ragazzi che – da ormai una settimana – occupano la struttura giorno e notte, mangiano all'addiaccio e dormono sulle panchine, senza disturbare la continua opera del personale sanitario, anzi assistendo in diretta agli interventi di quest'ultimo.
La loro occupazione proseguirà anche successivamente alle manifestazioni del prossimo venerdì nel caso in cui verranno considerate insufficienti le garanzie proposte dall'Assessore Attolini. Se verrà escluso il ripristino dello status del 2010, il comitato preannuncia manifestazioni ancora più eclatanti.
I canosini e i cittadini dei comuni limitrofi chiedono che l'Ospedale di Canosa torni ad essere quello che è sempre stato, punto di riferimento e centro d'eccellenza di un territorio vasto.
Ufficio Stampa B619
Lo fa in modo eclatante, esortandola ad una protesta generale nel corso della mattinata di venerdì 25 gennaio prossimo, giorno in cui si riunirà la Commissione Sanità della Regione Puglia proprio per discutere del "Piano di riordino della rete ospedaliera".
Nel corso della stessa ci aspettiamo la richiesta di dimissioni da parte del consigliere Caracciolo all'Assessore Attolini nel caso in cui non dovesse accogliere le richieste del nostro territorio. A Caracciolo infatti ricordiamo l'impegno che pubblicamente ha assunto d'innanzi ai cittadini canosini, durante l'incontro pubblico promosso dall'amministrazione comunale il 9 gennaio u.s..
Per dare un segno chiaro e netto il comitato ha organizzato una nuova marcia, unita, contro la chiusura del nosocomio, invitando anche alla serrata tutte le attività commerciali nel corso della giornata. La manifestazione ha riscosso attestati di solidarietà da tutte le associazioni di categoria locali e vedrà la partecipazione dei cittadini di Canosa e dei comuni limitrofi (dagli anziani alle mamme, dagli agricoltori ai piccoli imprenditori, dagli studenti agli operai).
Il corteo avrà inizio alle 9:30, si formerà su due fronti, uno d'innanzi all'ospedale e l'altro d'innanzi il liceo scientifico "E. Fermi"; entrambi i cortei si incontreranno in P.zza Vittorio Veneto per poi proseguire la marcia per le strade della città. Lo scopo è quello di inviare un chiaro messaggio a Bari, a chi ha la responsabilità di decidere sul futuro del nostro diritto alla salute; vogliamo ribadire l'importanza di un poliambulatorio tutt'altro che periferico, ma ,anzi, al servizio di una fetta consistente del territorio.
Soccorsi, ricoveri e operazioni in tempi brevi: ciò rende un ospedale funzionale e indispensabile. Quello di Canosa ingloba tali caratteristiche e riesce a contenere un bacino di utenze non indifferente, che spazia dalle Murge al mare. A testimoniarlo sono i ragazzi che – da ormai una settimana – occupano la struttura giorno e notte, mangiano all'addiaccio e dormono sulle panchine, senza disturbare la continua opera del personale sanitario, anzi assistendo in diretta agli interventi di quest'ultimo.
La loro occupazione proseguirà anche successivamente alle manifestazioni del prossimo venerdì nel caso in cui verranno considerate insufficienti le garanzie proposte dall'Assessore Attolini. Se verrà escluso il ripristino dello status del 2010, il comitato preannuncia manifestazioni ancora più eclatanti.
I canosini e i cittadini dei comuni limitrofi chiedono che l'Ospedale di Canosa torni ad essere quello che è sempre stato, punto di riferimento e centro d'eccellenza di un territorio vasto.
Ufficio Stampa B619