A Canosa, aumentano le truffe agli anziani
All’U.T.E. invitate le Forze di Polizia per fornire consigli
domenica 15 maggio 2016
16.06
Recenti fonti statistiche riportano che le truffe ai danni degli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto, quando vivono da soli in casa, è un fenomeno in crescita in Italia e nelle piccole città come Canosa di Puglia(BT),dove tutti si conoscono e si interessano a ciò che accade intorno a loro. In Italia, si è passati da 300 mila casi circa nel 2012 ad oltre 430 mila casi nel 2015 ed il 15% del totale delle truffe è rivolto agli anziani. Dati allarmanti che preoccupano la popolazione nella vita quotidiana, spesso indifesa a dover fronteggiare le azioni di persone singole o in gruppo, ben organizzate per entrare in azione attraverso una serie di artifizi e raggiri, effettuati con destrezza e garbo in casa, per strada, in macchina, sui mezzi pubblici e via internet. Tra le truffe più comuni: quella delle 'banconote' da controllare che poi vengono scambiate con altre false da persone che si fingono appartenenti alle forze dell'ordine o ad uffici finanziari(agenzia delle entrate, banche, poste); la 'consegna del pacco' con della merce ordinata da figli o parenti ed al ritiro agli anziani viene chiesto di pagare una somma di danaro, che ovviamente finisce nelle tasche dei truffatori. La vincita di un 'premio ad una lotteria' con la vittima che riceve una lettera e la richiesta di soldi da inviare tramite vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro. La truffa più diffusa è quella comunemente definita dello 'specchietto', mentre si è in macchina, quando qualcuno provoca un forte rumore, fingendo di essere danneggiato e la pretesa di essere rimborsato al momento senza segnalare il sinistro all'assicurazione. Poi c'è chi rimane traumatizzato allorquando in due o tre entrano in casa spacciandosi per forze di polizia(carabinieri, guardia di finanza) annunciando un incidente stradale capitato ad un parente caro con la richiesta di documenti, distraendo la vittima per portare via denaro e gioielli di famiglia. E poi, quella dei falsi dipendenti dell'Enel, del telefono o del gas che individuano un anziano solo, introducendosi nella casa con finte qualifiche professionali e nel contempo chiedono di vedere il contatore e l'esibizione del contratto di fornitura per passare poi all'attacco, a caccia del denaro da sottrarre, adducendo la nullità del contratto o inesistenti prestazioni a domicilio. I truffatori sono presenti nelle vicinanze degli sportelli bancomat e al momento del prelievo bisogna prestare la massima attenzione che nessuno sia in grado di vedere il codice personale e, appena in possesso delle banconote non farsi distrarre da eventuali richieste fatte con gentilezza e disponibilità ad accompagnare a casa. In ogni caso, è bene non tenere il numero di bancomat scritto sulla scheda per non dimenticarlo e nemmeno all'interno del portafoglio. I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perchè temono di risultare maleducate. La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno rispondere con un tono deciso comunicando l'arrivo a breve di un familiare. In emergenza,tra i consigli utili quello di chiamare subito le forze di polizia alle utenze 112, 113 o 117 se ci si sente minacciati, senza temere o vergognarsi. Saranno questi gli argomenti che saranno affrontati nel corso dell'incontro organizzato dall'Università della Terza Età - Sezione "Prof. Ovidio Gallo" - di Canosa di Puglia(BT), in programma lunedì 16 maggio , alle ore 18,30, presso l'Auditorium dell'Oasi Arcivescovo Francesco Minerva, in via Muzio Scevola nr.20. Perl'occasione interverrà il presidente dell'U.T.E dott.Sabino Trotta che introdurrà gli ospiti appartenenti alle Forze di Polizia invitati per parlare delle truffe ai danni degli anziani ed indicare suggerimenti e consigli ai più deboli per evitare di finire nelle mani di malintenzionati pronti a colpire in ogni momento della giornata con artifizi e raggiri. La truffa prevista dal codice penale è un reato di danno ed è offensivo che molte volte non viene denunciata per paura o vergogna ma le vittime devono collaborare con le forze di polizia per cercare di arginare questa escalation di eventi delinquenziali sempre più frequenti.
La cittadinanza è invitata