A Paolo Pinnelli il «Premio Giornalista di Puglia–Michele Campione»

Per l’articolo “Totò Peppino e i cartelli di Canosa”

lunedì 6 marzo 2017 17.30
Tra presente e passato, attualità e storia, cartellonistica e cinema, un ensemble di elementi ben descritti e molto esaurienti che hanno portato il giornalista Paolo Pinnelli de "La Gazzetta del Mezzogiorno", ad ottenere il «Premio Giornalista di Puglia – Michele Campione», giunto alla XIV Edizione, con l'articolo dal titolo "Totò Peppino e i cartelli di Canosa" nella Sezione «Carta Stampata - Cultura e Costume». Nella cerimonia di ieri a Bari, alla presenza delle autorità tra le quali, il rettore dell'Università di Bari, Antonio Felice Uricchio, il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Puglia, Valentino Losito, il generale Fernando Giancotti Comandante delle Scuole /3^ Regione Aerea di Bari , l'assessore alle Culture del Comune di Bari, Silvio Maselli ed il consigliere Francesca Pietroforte, Delegata in materia di Beni Culturali, sono stati premiati i migliori articoli e servizi radiotelevisivi realizzati da iscritti all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, pubblicati e messi in onda nel 2016, nell'ambito del premio annuale per ricordare la memoria e la professionalità di Michele Campione(Bari 29/02/1928-Roma 1/07/2003) giornalista, scrittore e critico d'arte. Nel corso degli anni, la manifestazione organizzata dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, in collaborazione con il Consiglio Regionale, Comune di Bari, Università degli Studi «Aldo Moro» di Bari, Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Bari-Bitonto e d'intesa con la famiglia Campione, è divenuta una vetrina importante per la valorizzazione di talenti che partecipano in numero sempre crescente.

Il riconoscimento alla carriera è stato assegnato al giornalista Giacinto Pinto, foggiano, attualmente in servizio presso la Redazione RAI, inoltre sono stati premiati: Paola Ancora (Il Quotidiano di Puglia), Paolo Pinnelli (La Gazzetta del Mezzogiorno), Pasquale Caputi (Corriere del Mezzogiorno), Maristella Bagiolini (Tv Med), Gianni Svaldi (Radici future magazine), Vincenzo Azzollini (Il Fatto quotidiano web), Antonio Delle Foglie, Giovanni Giampietro (RAI) e ai fotografi Marcello Carrozzo e Sergio Scagliola. Un riconoscimento meritato e prestigioso per il giornalista canosino Paolo Pinnelli(55 anni) che giunge a coronamento dell'impegno profuso in questi anni di carriera "on the road", tra la gente per osservare, ascoltare e raccontare i fatti nella maniera più asettica possibile, con i crismi della vecchia scuola "poi tu spettatore sarai in grado di farti la tua personale opinione" oltre a promuovere e valorizzare la propria città "d'Arte e di Cultura" con articoli di spessore. Il 28 novembre 2016, "La Gazzetta del Mezzogiorno" riportava l'articolo a firma di Paolo Pinnelli dal titolo "Totò Peppino e i cartelli di Canosa": """Le lingue straniere, come la matematica, non sono un'opinione. E Totò e Peppino, in piazza Duomo a Milano non avrebbero potuto far meglio per dimostrarlo. Ricordate la scena clou della «Malafemmina»? Totò chiede al vigile: «Noio... volevam... volevàn savoir... l'indiriss.Ja?». E il vigile gli risponde: «Ma bisogna che parliate l'italiano, perché io non vi capisco!». Fin qui il film. Cambio di città e di tempo. Canosa, giorni nostri, piazza centrale San Sabino. Un turista inglese davanti alla omonima cattedrale vuole (o meglio, vorrebbe) sapere di più su quella chiesa, prima di visitarla. Si avvicina al cartello che è stato piazzato da qualche giorno. A sinistra trova la versione in italiano: non ha mai studiato la nostra bella lingua e, quindi, ci capisce un bel nulla. Ma, nella parte destra, il cartello riporta la versione in inglese. Fiuuù, pensa il turista: adesso sì che capirò qualcosa. E invece si imbatte, come il famoso vigile di piazza Duomo, davanti a «Totò e Peppino» con una traduzione equivalente a «Noio... volevam... savoir..», cosa che potrebbe risultare persino divertente se non fossimo davanti a un cartello istituzionale…"""

La parte iniziale di un gran bel pezzo giornalistico, culturalmente valido, efficace nei contenuti e gradevole nella lettura, non trascurando quel pizzico di ironia, di humour all'inglese, con "francesismi" portati alla ribalta da Totò e Peppino de Filippo nel film del 1956 e di piacevole supporto alla stesura dell'articolo di Paolo Pinnelli che ha catturato l'attenzione dei lettori e della critica con la seguente motivazione: """per aver saputo con sagace ironia, ricostruire in modo originale e vivace una tipica storia del Sud, senza cadere nei luoghi comuni, inserendo la passione per il dettaglio tipica del cronista""". Una giornata memorabile per onorare nel modo migliore la professionalità e la passione per il giornalismo di un maestro come Michele Campione e di Michele Palumbo, giornalista andriese e docente di Storia e Filosofia venuto a mancare a soli 59 anni, che hanno fatto scuola e insegnato ai più giovani una professione affascinante ma estremamente delicata e carica di responsabilità.

Congratulazioni sentite a Paolo Pinnelli da parte di tutta la Redazione di Canosaweb per quanto svolto in questi anni sempre con stile ed eleganza giornalistica
Paolo Pinnelli riceve il «Premio Giornalista di Puglia–Michele Campione»