A Scuola dalla Madonna delle Primizie

Incontro di Maria Fonte, bambina, maestra, mamma

venerdì 6 aprile 2018 22.52
In prossimità della Festività dell'Ottava di Pasqua in cui si celebra la Festività religiosa e civile della Madonna della Fonte, Patrona di Canosa, ritrovata da tre secoli come "Primizia dell'Umanità", nelle offerte delle primizie della terra, ci siamo recati invitati a Scuola Giovanni Paolo II. Circa 80 alunni delle classi di 4^ D, E, F, con la guida delle insegnanti Pastore Serafina, Elisabetta La Salvia, Zagaria Antonietta, Sabina D'Alessandro, Pastore Maria Fonte, Carmen D'Alessandro, abbiamo offerto un momento conoscitivo e formativo sulla storia dell'icona bizantina dell'Eleùsa, della Tenerezza, che assunse la denominazione di Maria SS. della Fonte, per la vicinanza di un "magnificum fontem" eretto al termine del'Acquedotto Romano del II sec. edificato dal munifico Ateniese Erode Attico. Di questo personaggio storico abbiamo mostrato la foto concessa negli studi dal Museo Archeologico Nazionale di Atene, nelle radici ellenistiche di Canosa nei secoli avanti Cristo.

L'acquedotto romano di cui emergono i ruderi tra Minervino e Canosa, visitati nel '700 dal Prevosto Tortora terminava a Canosa in «VIA AQUEDOTTI», scritto senza C alla latina, ora Via Imbriani. Nelle lettura iconografica della tavola artistica un alunno ha rilevato la differenza tra l'aureola di Santità di Maria SS. e l'aureola di Gesù Bambino, già segnata profeticamente dalla Croce. Con due mamme abbiamo portato un cesto e un piccolo paliotto adorno di baccelli di fave, che costituiscono le primizie della terra e che venivano offerte in Chiesa e in processione a Maria SS. "Vera Primizia dell'umanità" dopo la Resurrezione di Pasqua. La stessa voce popolare della prima metà del '900 la chiamava, "La Madònne de li gùnghele" nel legame tra Dio e Creato, tra Maria SS. e i prodotti dei campi. Peraltro l'offerta dei baccelli di fave ha contribuito anche ad una sana educazione alimentare con le proteine nobili dei legumi verdi, decantati dall'Antica Grecia e dall'Antica Roma e dai pignatielli dei nostri nonni del '900.

Riscoprendo la Madre di Dio, anche nelle lettere in greco apposte quasi sempre nelle icone orientali, approdate in Puglia e nell'Occidente, abbiamo salutato l'icona esposta in stampa a Scuola ricevendo e ascoltando poi il canto MADRE AMOROSA, scritto da Don Felice Bacco e musicato dal Maestro Salvatore Sica.La Festa si è conclusa a Scuola con l'incontro di MARIA FONTE, tra una alunna di Quarta, Maria Fonte Lacidogna, di una Maestra Maria Fonte Pastore, di una mamma Rappresentate di Classe, Maria Fonte Lenoci, che ha ritrovato la mia figura di maestro dopo circa 40 anni, insieme ad un'altra ex alunna di Loconia, Franco Lucia. Il tempo scorre, i figli crescono e i valori restano nei ricordi e vengono tramandati alle nuove generazioni. La Storia continua.
A Maria SS della Fonte "ut nomen suum tradātur", (affinchè il suo nome venga tramandato).
Maestro Peppino Di Nunno
Le tre Maria Fonte
Le primizie di Maria SS. della Fonte a Scuola
Le primizie di Maria SS. della Fonte a Scuola
Scuola Primaria Giovanni Paolo II