A Trani, un seminario sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione

Responsabile scientifico il dottor Filippo Antonio Iovine, Direttore del Centro Salute Mentale di Barletta

lunedì 18 novembre 2024 14.08
Si stima che, oggi, in Italia più di tre milioni di persone soffrano di DNA e decine di milioni di giovani e di adulti nel mondo si ammalano ogni anno. A Trani, presso Palazzo San Giorgio, nella giornata di martedì 19 settembre si terrà un importante seminario denominato "FisicaMente", incentrato sui DNA (Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione), con il responsabile scientifico, dottor Filippo Antonio Iovine, Direttore del Centro Salute Mentale di Barletta. . Tali disturbi sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione, per l'esordio sempre più precoce tra le fasce di età giovanili della popolazione e per l'eziologia multifattoriale complessa. Si stima che, oggi, in Italia più di tre milioni di persone soffrano di DNA e decine di milioni di giovani e di adulti nel mondo si ammalano ogni anno.

Il convegno - che si aprirà alle ore 8.30 con i saluti istituzionali della Direttrice Generale Asl Bt Tiziana Dimatteo, del Direttore Sanitario Asl Bt Alessandro Scelzi, del Direttore Dipartimento Salute Mentale Asl Bt Giuseppe Barrasso e del presidente dell'Ordine dei medici Asl Bt Benedetto Delvecchio - si propone di fornire un aggiornamento sull'organizzazione dei servizi e dei livelli di cura, sui trattamenti dei disturbi alimentari nel nostro Paese, focalizzando l'attenzione sul nostro territorio regionale, analizzando le nuove sfide e opportunità nel campo della prevenzione, della diagnosi, della cura e della riabilitazione, anche alla luce delle risorse messe a disposizione dal fondo di potenziamento per tali disturbi. Alla presenza di professionisti ed esperti del settore, numerosi saranno gli interventi in una giornata dedicata a condividere conoscenze, esperienze e best practices per affrontare la complessità dei DNA al fine di comprendere lo stato dell'arte sul territorio nazionale e creare una rete di collaborazione tra servizi, nell'ottica di un approccio multidisciplinare e inclusivo. Inoltre, tramite i principi della Medicina Narrativa, si proporrà la narrazione diretta dei propri vissuti e delle proprie emozionalità da parte di chi in prima persona ha vissuto l'esperienza di un DNA, come utente o familiare.