Abusivismo: perché il piano di prevenzione non ha funzionato?

Sui fatti di Bari interviene UNIMPRESA

martedì 10 maggio 2016 23.54
Lo scorso 4 marzo in un comunicato stampa UNIMPRESA manifestava la sua preoccupazione in prossimità della Festa di San Nicola e l'Associazione di Categoria approfondiva, nella fattispecie, la tematica legata allo svolgimento della Fiera e Sagra di San Nicola 2016 a Bari partendo dalla pubblicazione del bando per l'assegnazione dei posteggi ai titolari di autorizzazioni regolarmente in corso. Il termine ultimo per la presentazione di tali domande veniva fissato al 12/04/2016 e sul sito Web del comune di Bari si leggeva che l'Amministrazione comunale si stava attivando, come poteva, per cercare, tentare di alleviare un problema atavico che colpisce l'intero comparto delle vendite sulle aree pubbliche a Bari cioè l'abusivismo commerciale dilagante che, specie in particolari occasioni come questo tipo di Fiere e Sagre, assume proporzioni incontrollabili quindi molto importanti con risvolti anche sull'ordine pubblico e sulla concorrenza sleale nei confronti degli operatori in regola. La stessa assessora alle Attività Produttive del comune di Bari, con volontà ed apprezzabile senso di abnegazione, a proposito del rispetto delle regole per contrastare tutti i fenomeni di abusivismo esordiva affermando di aver raggiunto una specie di "accordo", intesa o non si sa bene cosa che avrebbe dovuto portare a munire gratuitamente tutti quelli che non fossero stati in possesso di una licenza e lavoravano in maniera abusiva della certificazione attraverso la frequenza di un corso denominato di HCCP per la somministrazione di alimenti e bevande. Tale gratuità sarebbe stata messa a disposizione da alcune associazioni di categoria molto ben specificamente individuate pur senza conoscere in base a quale criterio. Impropriamente nel comunicato del comune si parlava di fornire una "licenza" che permettesse agli abusivi di richiedere una postazione regolare per lavorare durante i tre giorni di San Nicola e in futuro.

Sempre nel comunicato stampa della primaria Associazione di Categoria dall'Area Amministrativa e Sindacale UNIMPRESA Bari – Bat, diretta dal sindacalista Savino Montaruli, arrivavano le precisazioni e nonostante l'apprezzamento per l'impegno e la dedizione dell'Assessora barese evidenziava come quegli strumenti non sarebbero stati in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati specie alla luce dell'emanazione ed approvazione del vigente Codice del Commercio regionale, impugnato dal C.d.M., che introduce numerosi e svariati elementi burocratici che avrebbero, di fatto, impedito al comune di Bari di poter fare le tante cose che avrebbe voluto fare per "regolarizzare" gli abusivi. Oggi a prendere la parola è nuovamente il sindacalista andriese Montaruli il quale aggiunge: "siamo amareggiati, mortificati e destabilizzati da quanto accaduto a Bari nel corso della Festa e Sagra di San Nicola e purtroppo oltre che il danno d'immagine alla città, oltre agli evidenti e dimostrati problemi di ordine pubblico e di pubblica incolumità non possiamo esimerci dall'approfondire altri elementi che non possono essere trascurati e che vanno compresi nella loro gravità. La macchina preventiva, lo strumento dei corsi professionali gratuiti che hanno visto alcune associazioni di categoria pare ritirare inspiegabilmente la loro disponibilità già annunciata pubblicamente, la macchina organizzativa e il disciplinare per la messa in sicurezza e per la disciplina ed organizzazione delle aree tipicizzate e specifiche da adibire al commercio su aree pubbliche: questi ed altri elementi di programmazione in che modo sono stati approntati e resi operativi? Poiché questi strumenti sono alla base dell'intero circuito commerciale su aree pubbliche riteniamo debbano essere posti in discussione nel prossimo, imminente tavolo di concertazione comunale ma anche regionale con il coinvolgimento di tutte le Associazioni di Categoria in modo da evitare che in futuro, anche il prossimo anno, si ripetano episodi ancor più gravi specie perché da maggio 2017, se non riuscirà il popolo dei duecentomila a fermare quest'altra sciagura, entrerà in vigore la cosiddetta Direttiva Bolkestein e le cose da serie si fanno drammatiche. Questa volta, quindi, se non si interviene con gli strumenti preventivi idonei la guerriglia rischia seriamente di trasformarsi in disastro sociale" – ha detto il leader sindacale.

Ufficio del Coordinatore Responsabile Accordo di Rete Sindacale
UNIMPRESA Provinciale – BARI - BAT