Ad un anno dal tragico incidente ferroviario

Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Luigi Mansi

martedì 11 luglio 2017 15.20
Ad un anno dal tragico incidente ferroviario, la memoria per il grande dolore che ha colpito diverse famiglie pugliesi, è ancora viva. Era martedì 12 luglio – 2016 - quando poco dopo le ore 11.00 due convogli, uno partito da Corato e diretto ad Andria e l'altro proveniente da Andria che viaggiava in direzione Corato si scontrarono. L'impatto tra i due treni fu violentissimo. I vagoni furono letteralmente sbriciolati, pezzi di lamiera volarono per decine di metri tra gli ulivi della campagna pugliese, ai lati dei binari. Tragiche e drammatiche le conseguenze: 23 le vittime e oltre 50 i feriti. La sera del 13 luglio, in una Cattedrale gremita di gente, così si esprimeva il Vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi durante la veglia di preghiera: "La nostra città sta vivendo da ieri ore di grande tristezza. Ventitre vite spezzate, alcune molto giovani, spezzate da un evento improvviso che si è abbattuto su di loro senza un ragionevole perché. Anche nella nostra preghiera abbiamo rivolto a Dio il nostro dolorante perché e la Parola di Dio ascoltata è stata ancora una volta per tutti un dono di consolazione, come una carezza che asciuga le lacrime di tanti afflitti e feriti negli affetti più cari. Si, o Signore grazie per queste tue dolci parole che sono un balsamo sulle nostre ferite. Non abbandonarci nel nostro dolore, fà sentire a tanti nostri fratelli e sorelle la tenerezza del tuo abbraccio di consolazione".

Con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Luigi Mansi, che si terrà mercoledì 12 luglio 2017 alle ore 20.00 presso la Chiesa Cattedrale di Andria "ci lasceremo abbracciare ancora una volta dall'amore di Dio e innalzeremo a Lui la nostra preghiera per le vittime del tragico incidente". L'occasione sarà propizia per far sentire alle famiglie colpite dal dolore la vicinanza dei cittadini di Andria, delle città limitrofe e dell'intera Comunità Ecclesiale. "Vogliamo condividere un dolore perché questo dolore appartiene a tutti, perché il dolore condiviso fa meno male, perché questo dolore ci ha colpiti "in casa" e perché siamo tutti una stessa famiglia. Desideriamo ancora una volta che i parenti delle vittime non si sentano soli in questo terribile lutto". Per espressa volontà delle famiglie, in rispetto del dolore che le ha coinvolte e per garantire un clima di raccoglimento e di preghiera, alla Celebrazione Eucaristica non è ammesso nessun mezzo di ripresa.