Agevolare il turnover dei diversamente abili
: Proposta di legge del M5S
lunedì 2 gennaio 2017
18.33
Parte dalla Puglia e dal M5S, a prima firma del deputato Giuseppe L'Abbate, la norma per garantire un miglioramento della qualità della vita dei diversabili attraverso un maggior coinvolgimento nel mondo del lavoro nonostante l'imperante crisi economico-finanziaria.In Italia, coloro che a causa di una malattia di qualunque origine o tipo, o a causa di un incidente (escludendo le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro) ritengono di avere una ridotta capacità lavorativa, e per questo motivo vogliono accedere alle liste del "collocamento mirato", devono richiedere il riconoscimento dell'invalidità civile e la valutazione delle condizioni di disabilità, prevista espressamente dalla legge 68/1999, cioè la definizione delle capacità utili allo svolgimento di un'attività lavorativa. La crisi economico-finanziaria di questi anni, però, ha raggiunto il culmine delle proprie nefaste conseguenze proprio nel problema occupazionale, che si ripercuotono negativamente anche nella ricerca di un posto di lavoro da parte dei soggetti svantaggiati, i quali vedono oggi affievolirsi notevolmente le possibilità presso i datori di lavoro pubblici e privati, che le erano state date loro proprio dalla legge 68/1999. Come dimostrano impietosamente i dati presentati al Parlamento, infatti, la percentuale degli avviati al lavoro dei disabili nel nostro Paese è, infatti, in continua e costante diminuzione. A cercare di invertire la tendenza o, quantomeno, a smuovere la situazione ci prova il Movimento 5 Stelle con una proposta di legge, a prima firma del deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, denominata "Norme in materia di diritto al lavoro per i disabili".
"Fermamente convinti che il lavoro per il disabile sia il mezzo migliore per il proprio reinserimento sociale nonché il mezzo di produzione della qualità della propria vita - dichiara il parlamentare L'Abbate - risulta necessario intervenire energicamente ed in modo più incisivo (nonostante il delicato momento sociale) attraverso una rete di sostegno che riduca il rischi di esclusione sociale e promuova la piena integrazione sociale e lavorativa. Per noi, il lavoro risulta essere l'elemento che più di ogni altro riscatta la condizione della persona disabile in termini di autonomia, di indipendenza economica, di consapevolezza del proprio valore. Pertanto - prosegue il portavoce 5 Stelle alla Camera dei Deputati - con l'obiettivo di favorire l'occupazione di un numero sempre maggiore di soggetti svantaggiati ma anche, o soprattutto, quello della promozione dell'autonomia, dell'indipendenza della persona disabile offrendole la possibilità di vivere la società in modo più libera e dignitosa piuttosto che assistenziale, con questa proposta di legge puntiamo ad effettuare - spiega Giuseppe L'Abbate (M5S) - il cosiddetto 'turnover' tra lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa non inferiore all'80%, con almeno 25 anni di contributi effettivamente versati e che al momento della domanda abbiano in essere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la Pubblica Amministrazione da almeno 25 anni".