Agricoltura: La Camera approva la legge sul biologico
I deputati pugliesi L'Abbate e Cassese (M5S): “Rappresenta un'opportunità per la nostra regione”
mercoledì 12 dicembre 2018
15.45
Il biologico rappresenta un settore in costante crescita che rappresenta una fetta importante del Made in Italy. Proprio per favorire e promuovere la conversione al metodo bio delle imprese agricole a agroalimentari italiane, la Camera ha approvato ieri sera la proposta di legge in materia, arenatasi al Senato nella scorsa Legislatura. Tra le novità normative vi è l'introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese, un modo per garantire la massima trasparenza sull'origine e la filiera dei prodotti e per rendere maggiormente consapevoli i consumatori. Viene istituito, inoltre, un Tavolo tecnico presso il ministero delle Politiche Agricole che coinvolgerà esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al fine di individuare le criticità del settore e offrire le relative soluzioni. Viene rafforzata, poi, la filiera biologica incentivando l'aggregazione dei produttori.
"Siamo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti - dichiarano i deputati pugliesi Giuseppe L'Abbate e Gianpaolo Cassese, componenti M5S della Commissione Agricoltura della Camera e cofirmatari della proposta di legge - daremo così il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali. Grazie a questa legge rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del comparto biologico. Nonché rappresenta un modello produttivo di notevole interesse per la nostra regione".
La Puglia, infatti, secondo i dati SINAB 2017, è una delle tre regioni più bio d'Italia. Gli ettari coltivati a biologico sono 25.853 e gli operatori biologici risultano 10.029, con un incremento del 50% rispetto all'anno precedente. Un andamento che rispecchia un aumento tendenziale dei consumi con le ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati che complessivamente sono in aumento addirittura dell'81%. Dopo aver incassato l'approvazione a Montecitorio, la legge sul biologico approda al Senato. "Ci auguriamo che l'iter si concluda presto compatibilmente con le tempistiche parlamentari - concludono Cassese e L'Abbate (M5S) - Questo per conferire un ulteriore strumento di sviluppo e crescita alla nostra Puglia ed a tutto il comparto agricolo".
"Siamo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti - dichiarano i deputati pugliesi Giuseppe L'Abbate e Gianpaolo Cassese, componenti M5S della Commissione Agricoltura della Camera e cofirmatari della proposta di legge - daremo così il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali. Grazie a questa legge rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del comparto biologico. Nonché rappresenta un modello produttivo di notevole interesse per la nostra regione".
La Puglia, infatti, secondo i dati SINAB 2017, è una delle tre regioni più bio d'Italia. Gli ettari coltivati a biologico sono 25.853 e gli operatori biologici risultano 10.029, con un incremento del 50% rispetto all'anno precedente. Un andamento che rispecchia un aumento tendenziale dei consumi con le ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati che complessivamente sono in aumento addirittura dell'81%. Dopo aver incassato l'approvazione a Montecitorio, la legge sul biologico approda al Senato. "Ci auguriamo che l'iter si concluda presto compatibilmente con le tempistiche parlamentari - concludono Cassese e L'Abbate (M5S) - Questo per conferire un ulteriore strumento di sviluppo e crescita alla nostra Puglia ed a tutto il comparto agricolo".