Agricoltura:tra prevenzione, opportunità e sicurezza
Focus di Coldiretti a Lecce
giovedì 9 maggio 2019
23.53
Continua il trend positivo del calo degli infortuni che in agricoltura in Puglia segna -11,16% dei casi denunciati, decisamente più alto anche del dato nazionale, segnala Coldiretti Puglia, con una riduzione delle denunce di infortunio in campagna da 2.831 del 2016 alle 2.515 del 2017 e sul fronte degli incidenti con esito mortale del 2,37% in provincia di Lecce. "E' il risultato del grande sforzo nell'ottica della formazione degli imprenditori agricoli, sempre più coscienti del ruolo multifunzionale dell'agricoltura e della difficoltà di adempiere all'importante compito di tutelare ambiente e salute pubblica. Importante, però, che vengano avviati reali sistemi di prevenzione degli infortuni, superando inutili vincoli burocratici e sostenendo le imprese, anche grazie alle risorse dei Bandi INAIL che hanno messo a disposizione delle imprese agricole risorse a fondo perduto per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione", commenta il Presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele. Sono 2464 le imprese agricole professionali in più, passate da 23.626 del 2014 a 25.726 del 2018, secondo i dati diffusi da Coldiretti Puglia. "Il processo di crescita degli occupati dipendenti regolari deve essere sostenuto – ha commentato il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – dallo snellimento delle procedure amministrative e dalla semplificazione attraverso i SuperCAA, dallo sblocco del PSR che consenta ai 5000 giovani che hanno presentato domanda di insediarsi di poter realizzare i propri sogni e a tutte le aziende agricole, che attendono da anni di poter investire, di ampliare le proprie aziende e dare impulso all'innovazione e all'occupazione in agricoltura ". Un risultato che è frutto dell'impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un'agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell'ambiente e dell'alimentazione che – conclude la Coldiretti – vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori. "Se nei passaggi della filiera venissero riconosciuti prezzi adeguati ai prodotti agricoli in campagna, le imprese agricole sarebbero disposte a pagare gli operai anche oltre quanto definito dal contratto provinciale del lavoro, perché c'è la profonda consapevolezza che vada garantita con ogni mezzo dignità del lavoro sia alle imprese agricole che ai lavoratori", aggiunge la vicepresidente di Coldiretti Lecce, Mariagiovanna Tarantini.