Agriturismo: girone dantesco di adempimenti burocratici e fiscali
COLDIRETTI PUGLIA:"Fare chiarezza sui numeri"
lunedì 13 maggio 2019
21.18
E' un girone dantesco di adempimenti burocratici e fiscali in cui si muovono gli agriturismi in Puglia, con una norma regionale già perfettibile sin dall'approvazione e successivamente rimaneggiata senza criteri logici e un numero di strutture in attesa di verifica. Di questo si è discusso nel corso dell'incontro sull'Agriturismo 4.0 la giusta via amministrativa, fiscale e tributaria con tecnici ed esperti del settore. "Nella selva oscura della burocrazia e della fiscalità le strutture agrituristiche, massima espressione della multifunzionalità agricola, si muovono con difficoltà, sottoposte spesso a controlli interforze che nel caos normativo regionale sono costretti ad interpretare una codificazione confusa degli adempimenti, con evidenti danni a carico delle imprese agrituristiche. Stessa confusione alberga nei numeri, quando per la Regione Puglia gli agriturismi iscritti all'elenco regionale sono ben 1860, mentre per l'Istat le strutture attive sono solo 750", ha segnalato Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, all'incontro di formazione e informazione per gli agriturismi ad Ostuni.
"La legge regionale approvata nel 2013 sin dall'approvazione è risultata perfettibile - ha aggiunto il presidente De Miccolis - ma con i successivi rimaneggiamenti incoerenti l'ha resa ancor più inadatta a governare un comparto che è divenuto, volano importante per lo sviluppo dell'intero settore turistico pugliese. Grande attenzione ai prodotti agroalimentari del territorio e un evidente snellimento delle pratiche burocratiche sono buoni punti di partenza di una legge che andrà modellata attraverso provvedimenti applicativi efficaci, a tutela degli operatori agrituristici e dei consumatori". Del resto i dati sull'andamento dell'agriturismo parlano chiaro. E' la vacanza in campagna l'alternativa più gettonata rispetto al turismo tradizionale - afferma Coldiretti Puglia - con un aumento tendenziale annuale costante pari al 10%.
"La multifunzionalità e poliedricità degli agriturismi impongono una corretta e trasparenza osservanza degli adempimenti fiscali - ha detto Gennaro Vecchione, responsabile fiscale Nazionale di Coldiretti - perché possono svolgere attività di ricezione ed ospitalità, anche in spazi aperti destinati a campeggiatori, di somministrazione di pasti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona; di degustazione di prodotti aziendali l'organizzazione, anche all'esterno dell'azienda, di attività ricreative, culturali, didattiche, pratica sportiva, escursioni, ippoturismo". Cresce visibilmente di un ragguardevole 25% il dato relativo all'affluenza di turisti stranieri, con 450.000 presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d'affari di oltre 15 milioni di euro.
"Tutto ciò non può e non deve essere confuso con chi sfrutta l'attenzione che la campagna è riuscita a conquistarsi. L'agriturismo è un'attività connessa a quella agricola principale - precisa il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - e tale deve restare se vuole essere messaggera della genuinità e qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità ed opportunità economiche e sociali delle nostre campagne. L'agriturismo ha aumentato, in generale, la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell'agriturismo deve significare maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell'intera economia regionale". Grandi opportunità anche dalla vendita diretta: il 15% delle aziende regionali vendono prodotti propri ed il 9,6 prodotti biologici. L'offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,37 percento.
"La legge regionale approvata nel 2013 sin dall'approvazione è risultata perfettibile - ha aggiunto il presidente De Miccolis - ma con i successivi rimaneggiamenti incoerenti l'ha resa ancor più inadatta a governare un comparto che è divenuto, volano importante per lo sviluppo dell'intero settore turistico pugliese. Grande attenzione ai prodotti agroalimentari del territorio e un evidente snellimento delle pratiche burocratiche sono buoni punti di partenza di una legge che andrà modellata attraverso provvedimenti applicativi efficaci, a tutela degli operatori agrituristici e dei consumatori". Del resto i dati sull'andamento dell'agriturismo parlano chiaro. E' la vacanza in campagna l'alternativa più gettonata rispetto al turismo tradizionale - afferma Coldiretti Puglia - con un aumento tendenziale annuale costante pari al 10%.
"La multifunzionalità e poliedricità degli agriturismi impongono una corretta e trasparenza osservanza degli adempimenti fiscali - ha detto Gennaro Vecchione, responsabile fiscale Nazionale di Coldiretti - perché possono svolgere attività di ricezione ed ospitalità, anche in spazi aperti destinati a campeggiatori, di somministrazione di pasti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona; di degustazione di prodotti aziendali l'organizzazione, anche all'esterno dell'azienda, di attività ricreative, culturali, didattiche, pratica sportiva, escursioni, ippoturismo". Cresce visibilmente di un ragguardevole 25% il dato relativo all'affluenza di turisti stranieri, con 450.000 presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d'affari di oltre 15 milioni di euro.
"Tutto ciò non può e non deve essere confuso con chi sfrutta l'attenzione che la campagna è riuscita a conquistarsi. L'agriturismo è un'attività connessa a quella agricola principale - precisa il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - e tale deve restare se vuole essere messaggera della genuinità e qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità ed opportunità economiche e sociali delle nostre campagne. L'agriturismo ha aumentato, in generale, la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell'agriturismo deve significare maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell'intera economia regionale". Grandi opportunità anche dalla vendita diretta: il 15% delle aziende regionali vendono prodotti propri ed il 9,6 prodotti biologici. L'offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,37 percento.