Agroalimentare :Aperture sul fronte dazi USA
L'intervento del Sottosegretario Giuseppe L'Abbate
martedì 15 ottobre 2019
22.26
Per l'agroalimentare italiano giungono notizie positive da Lussemburgo dove si è tenuto, ieri e oggi, il Consiglio Agricoltura e Pesca. Il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, l'irlandese Phil Hogan, ha infatti accolto le proposte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali avanzate dal Sottosegretario Giuseppe L'Abbate. L'Ue si è detta favorevole e disponibile ad accompagnare le imprese colpite dall'incremento dei dazi statunitensi nell'ambito della querelle Airbus in questa fase particolarmente difficile. È giunto, pertanto, l'avallo sull'attivazione dell'ammasso privato dei formaggi e l'apertura a maggiori risorse per la promozione nei Paesi terzi per le produzioni maggiormente penalizzate dai dazi. Inoltre, si valuterà la possibilità di attivare mirate misure compensative, anche con fondi nazionali, per quei settori agricoli che potrebbero risentire in modo particolarmente negativo gli effetti dell'imposizione dei dazi. "In questi anni le imprese italiane dell'agroalimentare hanno investito molto sul mercato statunitense ed i flussi di esportazione lo dimostrano – ha dichiarato L'Abbate – il nostro Paese è infatti il secondo esportatore dell'Unione, con un fatturato superiore a 4 miliardi di euro annuo. Gli effetti della decisione dell'Amministrazione USA, pertanto, avranno delle ripercussioni molto pesanti sulle nostre aziende nonché sui livelli occupazionali di interi territori, in particolare nel comparto dei formaggi di qualità ma anche su alcune tipologie di frutta, sulla carne suina e sulle bevande alcoliche".
Sul tavolo del Consiglio anche la crisi che il settore ortofrutticolo sta attraversando in Italia a causa dell'infestazione causata dalla "cimice asiatica", un insetto polifago che presenta una elevatissima prolificità e un alto grado di resistenza ai comuni insetticidi. L'attuale stima dei danni è pari a circa 500 milioni di euro nel solo Nord Italia. "La Commissione ha accolto l'invito del Ministero delle Politiche Agricole a valutare con urgenza le possibili soluzioni nell'ambito dell'articolo 221 del regolamento 1308 – continua il Sottosegretario L'Abbate – al fine di garantire alle Organizzazioni dei produttori la necessaria flessibilità per adattare gli strumenti disponibili nei programmi operativi. Questa occasione deve, però, farci riflettere anche sulla reale adeguatezza degli attuali strumenti a disposizione: nel dibattito in corso sulla riforma della PAC, infatti, dovremmo affrontare anche il tema degli strumenti di gestione delle crisi, assolutamente inadeguati ad affrontare una calamità di livello catastrofale come quella causata dalla Cimice".
Per il comparto pesca, infine, la Commissione ha accolto l'invito italiano a rivedere la previsione dell'installazione di telecamere a circuito chiuso a bordo delle imbarcazioni, anche in considerazione del fatto che non è stata eseguita alcuna analisi di impatto su questa misura, che risulta oggettivamente impossibile applicare nel breve lasso di tempo previsto dalla Proposta di Regolamento del Consiglio.
Sul tavolo del Consiglio anche la crisi che il settore ortofrutticolo sta attraversando in Italia a causa dell'infestazione causata dalla "cimice asiatica", un insetto polifago che presenta una elevatissima prolificità e un alto grado di resistenza ai comuni insetticidi. L'attuale stima dei danni è pari a circa 500 milioni di euro nel solo Nord Italia. "La Commissione ha accolto l'invito del Ministero delle Politiche Agricole a valutare con urgenza le possibili soluzioni nell'ambito dell'articolo 221 del regolamento 1308 – continua il Sottosegretario L'Abbate – al fine di garantire alle Organizzazioni dei produttori la necessaria flessibilità per adattare gli strumenti disponibili nei programmi operativi. Questa occasione deve, però, farci riflettere anche sulla reale adeguatezza degli attuali strumenti a disposizione: nel dibattito in corso sulla riforma della PAC, infatti, dovremmo affrontare anche il tema degli strumenti di gestione delle crisi, assolutamente inadeguati ad affrontare una calamità di livello catastrofale come quella causata dalla Cimice".
Per il comparto pesca, infine, la Commissione ha accolto l'invito italiano a rivedere la previsione dell'installazione di telecamere a circuito chiuso a bordo delle imbarcazioni, anche in considerazione del fatto che non è stata eseguita alcuna analisi di impatto su questa misura, che risulta oggettivamente impossibile applicare nel breve lasso di tempo previsto dalla Proposta di Regolamento del Consiglio.