Al Pronto Soccorso di Andria, la nostra attenzione è costante
La risposta della Direzione Generale della Asl Bt
giovedì 4 febbraio 2021
16.32
La Direzione Generale della Asl Bt risponde all'articolo "Il Pronto Soccorso è quasi al collasso" pubblicato su "La Gazzetta del Mezzogiorno" in data 4 febbraio. "Nessun annuncio, ma fatti. Confronti con i medici, le direzioni e con i rappresentanti locali. Una visione di insieme costante, una gestione continua della crisi in corso": così Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt risponde al consigliere comunale Nino Marmo che si è rivolto alla Presidenza della Regione Puglia e al Dipartimento Salute per rappresentare la situazione del Pronto Soccorso di Andria. "Abbiamo avuto già modo nei giorni scorsi di confrontarci di persona in occasione di un incontro voluto dal Comune di Andria e poi abbiamo risposto a una lunga e dettagliata nota di denuncia con una altrettanto lunga e dettagliata nota di chiarimento e di esemplificazione di quello che è stato fatto per l'ospedale Bonomo e dei progetti già avviati. Nota che non aveva nè i toni nè i contenuti dei proclami ma faceva chiarezza rispetto a quanto chiesto - continua Delle Donne - e ora non ci sottraiamo a questo ulteriore confronto sulla situazione del Pronto Soccorso. Situazione che naturalmente ci è nota nei dettagli perché i confronti con i referenti clinici sul territorio sono costanti".
"Partiamo dai numeri per fare innanzitutto chiarezza su panorama generale che a noi è sempre molto chiaro - aggiunge il Direttore Generale - oggi abbiamo sull'Ospedale di Barletta un totale di 95 pazienti positivi al Covid, su Bisceglie sono 61 di cui 16 in area subintensiva mentre Andria si conferma Covid free. La definizione di percorsi separati ha infatti consentito di non avere casi di Covid positivi su Andria e di concentrare i pazienti affetti da Coronavirus su due presidi ospedalieri poichè è evidente che un solo presidio non avrebbe potuto sopperire a tutte le richieste di assistenza così come si sono sviluppate da ottobre a oggi. La stessa organizzazione della rete ospedaliera Covid e no-Covid è stata naturalmente comunicata e condivisa dagli organi regionali".
"Il Pronto Soccorso di Andria, rispetto al quale la nostra attenzione è costante, patisce naturalmente un sovraccarico di pazienti che in buona parte è riconducibile alla modalità organizzativa del sistema 118 che ad oggi è ancora Bari-Bat. Cioè in questo momento è la centrale operativa di Bari che smista le ambulanze e che in più di un'occasione abbiamo richiamato anche formalmente ad adottare un sistema di smistamento più omogeneo ricomprendendo anche gli ospedali afferenti alla Asl di Bari. Questa problematica ci è talmente chiara che abbiamo chiesto e ottenuto l'attivazione della centrale operativa 118 Bat sulla quale stiamo già lavorando".
"Ai 12 medici in servizio, cui si aggiunge il direttore di unità operativa ora sostituito dal direttore di Barletta - continua Delle Donne - contiamo di poter aggiungere subito altro personale attraverso un avviso pubblico che va in pubblicazione oggi e che abbiamo voluto per 36 mesi. Inoltre sono pronti i 10 posti letto al sesto piano del presidio: abbiamo già disposto l'utilizzo per pazienti di area medica e dunque anche di Pronto Soccorso".
"Lo stesso reparto sarà oggetto di riqualificazione strutturale non appena sarà possibile avviare le attività che comunque comporteranno dei disagi inevitabili - aggiunge il Direttore Generale - il progetto, redatto dall'Area Tecnica, è già al vaglio di questa Direzione Generale, della Direzione Medica di Presidio e del Direttore di unità operativa. Tutto questo per sottolineare ancora una volta che non ci siamo mai sottratti al dialogo, che conosciamo molto bene i servizi sul territorio, che abbiamo canali di comunicazione costantemente aperti con le realtà cliniche e che ci adoperiamo per risolvere nel più breve tempo possibile tutti i disagi che registriamo e ci vengono segnalati compatibilmente con le difficoltà legate al covid che stiamo affrontando senza sosta da un anno. La nostra è una scacchiera che presuppone una attenta analisi di tutti i passaggi: su Barletta ieri sono stati formalmente consegnati i posti letto della piastra rianimatoria. L'attivazione della stessa consentirà lo spostamento dei pazienti al momento ricoverati negli spazi delle sale operatorie e dunque di conseguenza un ripristino delle attività chirurgiche ordinarie nonché delle attività di Pronto Soccorso no-Covid. Questo naturalmente a cascata determinerà un alleggerimento delle attività oggi gestite dal Pronto Soccorso di Andria".
"Partiamo dai numeri per fare innanzitutto chiarezza su panorama generale che a noi è sempre molto chiaro - aggiunge il Direttore Generale - oggi abbiamo sull'Ospedale di Barletta un totale di 95 pazienti positivi al Covid, su Bisceglie sono 61 di cui 16 in area subintensiva mentre Andria si conferma Covid free. La definizione di percorsi separati ha infatti consentito di non avere casi di Covid positivi su Andria e di concentrare i pazienti affetti da Coronavirus su due presidi ospedalieri poichè è evidente che un solo presidio non avrebbe potuto sopperire a tutte le richieste di assistenza così come si sono sviluppate da ottobre a oggi. La stessa organizzazione della rete ospedaliera Covid e no-Covid è stata naturalmente comunicata e condivisa dagli organi regionali".
"Il Pronto Soccorso di Andria, rispetto al quale la nostra attenzione è costante, patisce naturalmente un sovraccarico di pazienti che in buona parte è riconducibile alla modalità organizzativa del sistema 118 che ad oggi è ancora Bari-Bat. Cioè in questo momento è la centrale operativa di Bari che smista le ambulanze e che in più di un'occasione abbiamo richiamato anche formalmente ad adottare un sistema di smistamento più omogeneo ricomprendendo anche gli ospedali afferenti alla Asl di Bari. Questa problematica ci è talmente chiara che abbiamo chiesto e ottenuto l'attivazione della centrale operativa 118 Bat sulla quale stiamo già lavorando".
"Ai 12 medici in servizio, cui si aggiunge il direttore di unità operativa ora sostituito dal direttore di Barletta - continua Delle Donne - contiamo di poter aggiungere subito altro personale attraverso un avviso pubblico che va in pubblicazione oggi e che abbiamo voluto per 36 mesi. Inoltre sono pronti i 10 posti letto al sesto piano del presidio: abbiamo già disposto l'utilizzo per pazienti di area medica e dunque anche di Pronto Soccorso".
"Lo stesso reparto sarà oggetto di riqualificazione strutturale non appena sarà possibile avviare le attività che comunque comporteranno dei disagi inevitabili - aggiunge il Direttore Generale - il progetto, redatto dall'Area Tecnica, è già al vaglio di questa Direzione Generale, della Direzione Medica di Presidio e del Direttore di unità operativa. Tutto questo per sottolineare ancora una volta che non ci siamo mai sottratti al dialogo, che conosciamo molto bene i servizi sul territorio, che abbiamo canali di comunicazione costantemente aperti con le realtà cliniche e che ci adoperiamo per risolvere nel più breve tempo possibile tutti i disagi che registriamo e ci vengono segnalati compatibilmente con le difficoltà legate al covid che stiamo affrontando senza sosta da un anno. La nostra è una scacchiera che presuppone una attenta analisi di tutti i passaggi: su Barletta ieri sono stati formalmente consegnati i posti letto della piastra rianimatoria. L'attivazione della stessa consentirà lo spostamento dei pazienti al momento ricoverati negli spazi delle sale operatorie e dunque di conseguenza un ripristino delle attività chirurgiche ordinarie nonché delle attività di Pronto Soccorso no-Covid. Questo naturalmente a cascata determinerà un alleggerimento delle attività oggi gestite dal Pronto Soccorso di Andria".