Al via agrididattica per i bambini
A Bari, presentato il libro di educazione alimentare per sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie
sabato 16 ottobre 2021
18.29
Dall'orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall'orto "ecologico" per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi, sono diverse le opportunità offerte anche per l'agrididattica a scuola per i bambini. E' quanto spiega Coldiretti Puglia, in occasione della presentazione del libro di educazione alimentare per i bambini delle scuole elementari 'La Campagna Amica' nell'orto urbano del Municipio I della Città Metropolitana di Bari, il primo degli eventi organizzati nell'ambito della tre giorni di Campagna Amica in programma fino a domenica 17 ottobre in Piazza del Ferrarese a Bari, con il grande mercato regionale dei contadini. Per rispondere sempre più ai tanti appuntamenti con gli orti didattici e con l'educazione alimentare a beneficio degli alunni e degli studenti, Fondazione Campagna Amica ha realizzato un libricino per i bambini delle classi elementari, "La campagna amica", una pubblicazione nata per sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie a temi significativi dell'educazione agro-alimentare e presentata a Bari.
"Investire sulla cultura alimentare, anche attraverso la realizzazione di orti urbani e didattici, significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini e nei confronti della stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola" ha affermato il Diretto nazionale di Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli, nel sottolineare che "si tratta di un bisogno di conoscenza sempre più sentito nelle città e un dovere nei confronti dei bambini che devono imparare sin dalla tenere età ad alimentarsi in maniera corretta". L'investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – informa la Coldiretti Puglia – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati "chiavi in mano" per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.
La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – sottolinea Coldiretti Puglia – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di più, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non è stata compensata da una adeguata attività fisica, un fenomeno che ha colpito soprattutto gli uomini dove l'eccesso di peso interessa addirittura più della metà della popolazione (55%) mentre per le donne la percentuale è di molto inferiore (37%).
Supera addirittura di 6 punti la media nazionale la percentuale di bambini obesi e in sovrappeso in Puglia, il 15% rispetto al 9% del valore nazionale, dove i lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l'attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc. Vanno modificate abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
"Anche per quest'anno scolastico proporremo il progetto di Coldiretti di educazione alimentare a tutte le scuole di ogni ordine e grado, perché con le lezioni in aula e la rete delle fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte, possiamo contribuire a formare i bambini sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dal Covid", aggiunge Floriana Fanizza, responsabile nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l'intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l'incontro tra i bambini e i prodotti agricoli 'fatti' dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d'età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. "I percorsi virtuosi sull'approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari alla ripresa dell'attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. L'86% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più", conclude il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
I lockdown e le misure di prevenzione con la chiusura a più riprese delle scuole in un anno e oltre di Covid – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno impattato pesantemente sulla salute dei minori ancor più che sugli adulti, che tra le esigenze lavorative e la possibilità di fare attività fisica almeno individuale, sono riusciti ad assorbire meglio i problemi causati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche. Al contrario, bambini e adolescenti hanno subito tutti gli effetti negativi del blocco degli spostamenti , con il risultato di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate, ridotto il consumo di frutta e verdura, incrementato di ben 5 ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza. L'obiettivo – conclude la Coldiretti Puglia – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dal Covid.
"Investire sulla cultura alimentare, anche attraverso la realizzazione di orti urbani e didattici, significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini e nei confronti della stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola" ha affermato il Diretto nazionale di Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli, nel sottolineare che "si tratta di un bisogno di conoscenza sempre più sentito nelle città e un dovere nei confronti dei bambini che devono imparare sin dalla tenere età ad alimentarsi in maniera corretta". L'investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – informa la Coldiretti Puglia – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati "chiavi in mano" per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.
La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – sottolinea Coldiretti Puglia – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di più, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non è stata compensata da una adeguata attività fisica, un fenomeno che ha colpito soprattutto gli uomini dove l'eccesso di peso interessa addirittura più della metà della popolazione (55%) mentre per le donne la percentuale è di molto inferiore (37%).
Supera addirittura di 6 punti la media nazionale la percentuale di bambini obesi e in sovrappeso in Puglia, il 15% rispetto al 9% del valore nazionale, dove i lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l'attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc. Vanno modificate abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
"Anche per quest'anno scolastico proporremo il progetto di Coldiretti di educazione alimentare a tutte le scuole di ogni ordine e grado, perché con le lezioni in aula e la rete delle fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte, possiamo contribuire a formare i bambini sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dal Covid", aggiunge Floriana Fanizza, responsabile nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l'intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l'incontro tra i bambini e i prodotti agricoli 'fatti' dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d'età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. "I percorsi virtuosi sull'approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari alla ripresa dell'attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. L'86% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più", conclude il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
I lockdown e le misure di prevenzione con la chiusura a più riprese delle scuole in un anno e oltre di Covid – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno impattato pesantemente sulla salute dei minori ancor più che sugli adulti, che tra le esigenze lavorative e la possibilità di fare attività fisica almeno individuale, sono riusciti ad assorbire meglio i problemi causati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche. Al contrario, bambini e adolescenti hanno subito tutti gli effetti negativi del blocco degli spostamenti , con il risultato di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate, ridotto il consumo di frutta e verdura, incrementato di ben 5 ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza. L'obiettivo – conclude la Coldiretti Puglia – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dal Covid.