All’EXPO la pizza più lunga del mondo
Oltre 1.500 m di bontà
domenica 21 giugno 2015
23.14
Un famoso aforisma di Anonimo recita: "Il segreto della pizza è l'acqua.Il segreto della pizza è il pomodoro. Il segreto della pizza è la farina. Il segreto della pizza è l'impasto. Il segreto della pizza è il forno a legna.Il segreto della pizza è un segreto." Ormai non è più un segreto è stata ufficializzata la lista degli ingredienti, rigorosamente italiani, utilizzati per realizzare la pizza più lunga del mondo (Guinness World Records) nell'ambito della "Settimana Mondiale del Pomodoro" tenutasi all'Expo Milano 2015. Per raggiungere il record che ha visto all'opera 80 pizzaioli componenti della Nazionale italiana e 200 volontari, sono stati utilizzati: 1700 kg di farina(per 2500 kg di impasto); 150 kg di olio extravergine di oliva; 30 kg lievito LPZ+1; 1500 kg di pomodoro; 1700 kg di mozzarella. Inoltre sono stati impiegati 5 forni appositamente progettati, 1500 metri di teglie, 800 tavoli in acciaio posizionati a ferro di cavallo lungo il Decumano (la via principale su cui si sviluppa la struttura dell'EXPO) dove è stata appoggiata la pizza da guinness: lunga 1.596,45 metri, cinque tonnellate di peso e 18 ore di lavorazione per prepararla e poi distribuita ai presenti in 35.000 tranci, e parte (300 metri di pizza) destinata all'associazione Banco Alimentare di Milano per i cittadini più bisognosi.
Il primato è stato decretato dal giudice Lorenzo Veltri della Guinness World Records,in sostituzione del record precedente che apparteneva alla Spagna con una pizza lunga 1.141,5 metri. Una tappa importante sotto i riflettori dell'Esposizione Universale di Milano Expo 2015, un altro passo in avanti per arrivare al riconoscimento internazionale dell'UNESCO per "l'arte dei pizzaioli napoletani", un Patrimonio Immateriale dell'Umanità, degno di essere custodito, preservato, tramandato alle future generazioni, proprio come un tesoro e soprattutto per difenderlo dalla proliferazione di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell'identità. "La pizza è un simbolo del nostro Paese e dell'agroalimentare italiano, un punto di forza straordinario", come ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, mentre recenti sondaggi l'hanno proclamata come "il simbolo culinario dell'Italia" oltre ad essere la parola italiana più conosciuta nel mondo precedendo il cappuccino e gli spaghetti. "Se c'è un piatto universale, quello non è l'hamburger bensì la pizza, - come sostiene il saggista francese Jacques Attali - perché si limita a una base comune, l'impasto sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza". Da Milano un ulteriore conferma che la pizza è un alimento sano e genuino, preferito da grandi e piccoli, in Italia e all'estero non dimenticando l'invito di Pino Daniele: "Fatte 'na pizza c'a pummarola 'ncoppa vedrai che il mondo poi ti sorriderà", sempre attuale e vivo.
Bartolo Carbone
Il primato è stato decretato dal giudice Lorenzo Veltri della Guinness World Records,in sostituzione del record precedente che apparteneva alla Spagna con una pizza lunga 1.141,5 metri. Una tappa importante sotto i riflettori dell'Esposizione Universale di Milano Expo 2015, un altro passo in avanti per arrivare al riconoscimento internazionale dell'UNESCO per "l'arte dei pizzaioli napoletani", un Patrimonio Immateriale dell'Umanità, degno di essere custodito, preservato, tramandato alle future generazioni, proprio come un tesoro e soprattutto per difenderlo dalla proliferazione di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell'identità. "La pizza è un simbolo del nostro Paese e dell'agroalimentare italiano, un punto di forza straordinario", come ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, mentre recenti sondaggi l'hanno proclamata come "il simbolo culinario dell'Italia" oltre ad essere la parola italiana più conosciuta nel mondo precedendo il cappuccino e gli spaghetti. "Se c'è un piatto universale, quello non è l'hamburger bensì la pizza, - come sostiene il saggista francese Jacques Attali - perché si limita a una base comune, l'impasto sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza". Da Milano un ulteriore conferma che la pizza è un alimento sano e genuino, preferito da grandi e piccoli, in Italia e all'estero non dimenticando l'invito di Pino Daniele: "Fatte 'na pizza c'a pummarola 'ncoppa vedrai che il mondo poi ti sorriderà", sempre attuale e vivo.
Bartolo Carbone