Alla scoperta di un Universo elegante
Un successo per "Te lo scrivo nell’orecchio"
martedì 1 novembre 2016
9.30
In giro c'è molta voglia di fare qualcosa di nuovo e diverso, di stupirsi e lasciarsi avvolgere dalla magia di una serata a sorpresa. Lo conferma il successo registrato dal quarto appuntamento di Te lo scrivo nell'orecchio, il format lanciato dall'Associazione Mediterraneo è Cultura, andato in scena domenica 30 ottobre scorsa nel cuore di Lucera(FG). La location che ha ospitato il live è stata Cantina Marotta, una delle sale di Palazzo D'Auria Secondo, vestita di arancio per l'occasione grazie all'allestimento, a metà tra noir e vintage, dell'insuperabile Valentina Auricchio. Ospiti misteriosi del concertino sono stati Roberto Dellera, basso e voce degli Afterhours dal 2006, e Gianluca De Rubertis, voce, tastiere e chitarre del duo pop Il Genio, entrambi con all'attivo due album da solisti. Due protagonisti della nuova musica d'autore indipendente italiana che insieme hanno fatto assaporare ai presenti - accomodati su divanetti retrò o sdraiati su tappeti e cuscini – la magia di testi e suoni molto raffinati.
De Rubertis e Dellera – che da anni collaborano artisticamente, condividendo palchi, note e parole - hanno alternato le loro canzoni ai brani di altri artisti che entrambi seguono da sempre, come My Valentine di Paul McCartney, Prigioniero del mondo cantata nel 1968 da Battisti su una musica di Carlo Donida e Confessioni di un malandrino, il cui testo cantato da Branduardi è la traduzione di una poesia russa. Poi brani che catturano al primo ascolto, come Il motivo di Stima di Dellera, e altri come Satellite in orbita, Stare bene è pericoloso, Non ho più niente da dire che riflettono sull'ambiente che ci circonda e le relative complessità, dall'eccesso di informazioni a quello di certezze. I due artisti hanno guidato il pubblico alla scoperta di un Universo elegante, quello dell'ultimo disco di De Rubertis con Sotto la tua gonna che ci consegna un'inusuale dichiarazione d'amore e con Cantico di una creatura, una sorta di inno all'amare tutto e incondizionatamente. A chiudere l'emozionante serata di Te lo scrivo nell'orecchio #4 non poteva che essere Perfect Day.
De Rubertis e Dellera – che da anni collaborano artisticamente, condividendo palchi, note e parole - hanno alternato le loro canzoni ai brani di altri artisti che entrambi seguono da sempre, come My Valentine di Paul McCartney, Prigioniero del mondo cantata nel 1968 da Battisti su una musica di Carlo Donida e Confessioni di un malandrino, il cui testo cantato da Branduardi è la traduzione di una poesia russa. Poi brani che catturano al primo ascolto, come Il motivo di Stima di Dellera, e altri come Satellite in orbita, Stare bene è pericoloso, Non ho più niente da dire che riflettono sull'ambiente che ci circonda e le relative complessità, dall'eccesso di informazioni a quello di certezze. I due artisti hanno guidato il pubblico alla scoperta di un Universo elegante, quello dell'ultimo disco di De Rubertis con Sotto la tua gonna che ci consegna un'inusuale dichiarazione d'amore e con Cantico di una creatura, una sorta di inno all'amare tutto e incondizionatamente. A chiudere l'emozionante serata di Te lo scrivo nell'orecchio #4 non poteva che essere Perfect Day.