Allarme sicurezza nei mercati della BAT: difficile il passaggio delle ambulanze
La denuncia arriva da Unimpresa: «Non vogliamo possa ripetersi un caso Casarano»
giovedì 27 marzo 2014
10.00
E' di ieri, infatti, la notizia di come a Casarano sia accaduta la morte di una persona all'interno di una palazzina ubicata proprio dove si svolgeva il mercato settimanale. Al di la del caso specifico che sarà chiarito nelle opportune sedi, il rischio che quella stessa situazione si possa verificare all'interno dei mercati di tutti i comuni della Provincia di Barletta Andria Trani è enorme e facilmente verificabile. Aree mercatali predisposte decenni addietro, spesso quasi tutte allocate su sede stradale nonostante la legge lo impedisca; carenza di controlli con postazioni abusive che si collocano oltre gli stalli impedendo la libera circolazione di persone e mezzi e servizi quasi inesistenti sono aggravanti che non possono essere ulteriormente tollerate in ambiti ove la programmazione commerciale, la lungimiranza e la salvaguardia dei posti di lavoro degli imprenditori sono diventati optionals mentre dovrebbero essere sinonimo di efficienza politica ed amministrativa. Da Barletta a Trani, da Bisceglie a Margherita di Savoia, da Canosa di Puglia a Minervino Murge attraversando i centri minori fino al mercato più numeroso cioè quello di Andria, la situazione non cambia.
Proprio Andria potrebbe rappresentare una delle situazioni più a rischio, assieme a Trani in quanto in questi due casi le condizioni di precarietà delle aree mercatali attualmente utilizzate perdurano da decenni e ancora le tantissime proposte delle Associazioni di Categoria non riescono a trovare riscontro con gravissime responsabilità dirette e riconducibili.Nei due comuni cocapoluogo il dibattito è aperto, apertissimo e la situazione più delicata forse è proprio quella di Andria laddove il mercato perde quotidianamente pezzi importanti di operatori e di clientela e sul piatto del confronto ci sono anche ipotesi di trasferimento in altra area più idonea e più sicura, in modo da liberare definitivamente la bellissima villa comunale piuttosto che lo sdoppiamento del mercato stesso e la sua dislocazione in più parti della città. Tutte ipotesi realizzabili nell'immediato e fortemente richieste proprio dagli Operatori e dalle più presenti Associazioni di Categoria che non vogliono continuare a recepire lagnanze continue e ripetute degli Operatori ma anche dei consumatori visto che le condizioni igienico sanitarie dell'area attuale area mercatale attorno allo stadio e alla villa comunale sono pessime, al punto che lunedì scorso si sono anche manifestate situazioni raccapriccianti con numerosi ratti che hanno prodotto panico tra i passanti e gli avventori del mercato del lunedì. Come Associazioni di Categoria non possiamo esimerci dall'analisi oggettiva perché le responsabilità sono anche nostre che siamo chiamati a fornire i pareri obbligatori e non è più possibile che da più parti ciò possa avvenire a cuore leggero e con tanta disinvoltura.
Anche agli Operatori diciamo di stare molto attenti in quanto le responsabilità oggettive potrebbero ricadere proprio sugli stessi commercianti i quali inconsapevolmente potrebbero essersi trovati o trovarsi in condizioni causate non da proprie volontà ma da inefficienze altrui e degli Enti preposti. Intervenga subito il Prefetto della Bat per attuare tutte le forme preventive di intervento per evitare anche ipotesi di improvvisa chiusura dei mercati per assenza delle condizioni di idoneità.
Proprio Andria potrebbe rappresentare una delle situazioni più a rischio, assieme a Trani in quanto in questi due casi le condizioni di precarietà delle aree mercatali attualmente utilizzate perdurano da decenni e ancora le tantissime proposte delle Associazioni di Categoria non riescono a trovare riscontro con gravissime responsabilità dirette e riconducibili.Nei due comuni cocapoluogo il dibattito è aperto, apertissimo e la situazione più delicata forse è proprio quella di Andria laddove il mercato perde quotidianamente pezzi importanti di operatori e di clientela e sul piatto del confronto ci sono anche ipotesi di trasferimento in altra area più idonea e più sicura, in modo da liberare definitivamente la bellissima villa comunale piuttosto che lo sdoppiamento del mercato stesso e la sua dislocazione in più parti della città. Tutte ipotesi realizzabili nell'immediato e fortemente richieste proprio dagli Operatori e dalle più presenti Associazioni di Categoria che non vogliono continuare a recepire lagnanze continue e ripetute degli Operatori ma anche dei consumatori visto che le condizioni igienico sanitarie dell'area attuale area mercatale attorno allo stadio e alla villa comunale sono pessime, al punto che lunedì scorso si sono anche manifestate situazioni raccapriccianti con numerosi ratti che hanno prodotto panico tra i passanti e gli avventori del mercato del lunedì. Come Associazioni di Categoria non possiamo esimerci dall'analisi oggettiva perché le responsabilità sono anche nostre che siamo chiamati a fornire i pareri obbligatori e non è più possibile che da più parti ciò possa avvenire a cuore leggero e con tanta disinvoltura.
Anche agli Operatori diciamo di stare molto attenti in quanto le responsabilità oggettive potrebbero ricadere proprio sugli stessi commercianti i quali inconsapevolmente potrebbero essersi trovati o trovarsi in condizioni causate non da proprie volontà ma da inefficienze altrui e degli Enti preposti. Intervenga subito il Prefetto della Bat per attuare tutte le forme preventive di intervento per evitare anche ipotesi di improvvisa chiusura dei mercati per assenza delle condizioni di idoneità.