Approvato il piano olivicolo nazionale
Farà da leva alla competitività del settore
giovedì 24 marzo 2016
21.15
La Conferenza Stato Regioni approva il primo Piano Olivicolo Nazionale (Pon). Si tratta di un investimento complessivo di 32 milioni di euro che saranno destinati alla riorganizzazione del settore. "Questo è il pezzo che mancava per poter finalmente rilanciare il comparto - dice Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia - I fondi a disposizione insieme con quelli che ciascuna regione programma con i Piani di sviluppo rurale faranno da leva alla competitività dell'olivicoltura italiana". Nel Piano olivicolo nazionale sono previste misure operative che puntano prima di tutto all'incremento della produzione. "L'annata 2015 è già da annoverare fra quelle dei record se si considera che soltanto la Puglia ha prodotto circa 170mila tonnellate di olive, con un più 25% rispetto all'anno precedente - spiega Rossi - L'incremento del prodotto è necessario se vogliamo far sì che l'Italia riduca al massimo le importazioni".
Il Pon, inoltre, prevede misure destinate alla promozione dei prodotti e a una più forte organizzazione di filiera. "Anche rispetto a questi temi - dice il presidente di Confagricoltura Puglia - la nostra regione è all'avanguardia. Basti considerare che la maggior parte delle Op olivicole, le organizzazioni produttive che rispondono proprio a queste esigenze, sono concentrate proprio in Puglia e somma al proprio interno quasi il 90 per cento dell'intero prodotto nazionale". Al Piano olivicolo nazionale si affiancheranno i Psr (PIano di sviluppo rurale) regionali. "La coincidenza fra l'approvazione del Pon e l'avvio del Psr pugliese - dice Donato Rossi - può essere davvero un'occasione di rilancio dell'intero comparto e di ridefinizione delle priorità per l'agricoltura del nostro Paese che va difesa e sostenuta in tutte le sedi e con ogni strumento utile"
Il Pon, inoltre, prevede misure destinate alla promozione dei prodotti e a una più forte organizzazione di filiera. "Anche rispetto a questi temi - dice il presidente di Confagricoltura Puglia - la nostra regione è all'avanguardia. Basti considerare che la maggior parte delle Op olivicole, le organizzazioni produttive che rispondono proprio a queste esigenze, sono concentrate proprio in Puglia e somma al proprio interno quasi il 90 per cento dell'intero prodotto nazionale". Al Piano olivicolo nazionale si affiancheranno i Psr (PIano di sviluppo rurale) regionali. "La coincidenza fra l'approvazione del Pon e l'avvio del Psr pugliese - dice Donato Rossi - può essere davvero un'occasione di rilancio dell'intero comparto e di ridefinizione delle priorità per l'agricoltura del nostro Paese che va difesa e sostenuta in tutte le sedi e con ogni strumento utile"