Assessore Sabino Facciolongo: risposta a Pugliesi nel Mondo
Cominciamo dal punto informazioni. Mi cimento a rispondere ai rilievi fatti
venerdì 12 aprile 2013
11.02
Gentile Redazione, facendo finta di non conoscere il relatore del recente articolo sullo stato delle nostre aree archeologiche, pubblicato sotto l'egida della nota (?) associazione "Pugliesi nel mondo",mi cimento a rispondere ai rilievi fatti, come risponderei a quelli di qualsiasi altro cittadino che ha delle perplessita' ( le chiamiamo bonariamente così per carità di patria) sull'operato dell'Amministrazione comunale.
Cominciamo dal punto informazioni, che addirittura viene messo in copertina desolatamente chiuso. Chi ne parla nell'articolo non sa, ovviamente, che la convenzione tra Pro Loco e Comune, che lo teneva aperto, è scaduta da tempo ed in fase di rinnovo su basi economiche e strutturali completamente diverse.
Ma, nonostante tutto, è rimasto aperto in alcuni giorni cruciali grazie al sacrificio della Pro Loco e alla sua intesa con l'Amministrazione. Perciò l'autore sappia che quando scrive quelle cose non sminuisce solo l'Amministrazione (cosa che forse rientrava nei suoi intenti) ma anche il sacrificio di chi in Pro Loco ha lavorato per le aperture straordinarie.
Poi, tuttavia se il fantomatico autore (a proposito: perchè non si firma?) avrà tempo e voglia potrò anche spiegargli cosa c'era scritto nella convenzione scaduta. Scoprirà così che comunque non l'avrebbe visto sempre aperto in questo periodo. Passiamo poi ai siti archeologici. Non so da dove derivi, sempre al fantomatico autore, la sensazione che qualcosa sia cambiato (peggiorato) rispetto al passato.
Il call center della Fondazione archeologica continua a funzionare ed i turisti ad arrivare e, peraltro fervono i contatti per il rinnovo della convenzione con la stessa Fondazione per la gestione dei siti, cui sarà aggiunto ufficialmente anche quello di Giove Toro, recentemente acquisito dal Comune; come vi sarà aggiunto anche quello di Terme Lomuscio appena se ne acquisiranno le due quote mancanti. Nel frattempo, prosegue il recupero di Palazzo Casieri, che diventerà quanto prima nuovamente accessibile con i suoi affreschi.
A maggio il Comune sarà parte attiva nell'organizzazione della settimana della cultura, con mostre, convegni e aperture straordinarie dei siti archeologici. Forse (è ovvio) l'autore non sa neanche che a breve partirà un corso di storia locale per gli insegnanti canosini, promosso dal Comune, veicolo indispensabile per la trasmissione della nostra storia ai più giovani, che dovranno in futuro gestire il nostro patrimonio.
E che dire del Lapidario della Villa comunale, così amato dai turisti ( e così centrale ed evidente), lasciato fino all'estate scorsa nella più completa incuria e completamente risistemato a cura dell'Amministrazione comunale e della Fondazione archeologica appena qualche mese fa? Oppure si preferisce parlare della grande pulizia delle rive dell'Ofanto e del letto del fiume vicino al ponte effettuata dall'Ufficio tecnico comunale l'autunno scorso; piuttosto che dell'affidamento alla Forestale della struttura vicino al mausoleo Bagnoli, da anni abbandonata?
Oppure vogliamo dire della nuova vitalità del Centro Servizi Culturali, ora a piena disposizione dei giovani e dei cittadini e dotatosi di una interessante collezione di riviste e testi di fine '800, che saranno presto disponibili per la consultazione? Vogliamo anche parlare del Teatro, messo a disposizione (nonostante i costi proibitivi) di scuole e famiglie durante la stagione teatrale? Oppure decidiamo di parlare del bando rivolto ai giovani e alle associazioni per la prossima Estate canosina?
Magari, visto che ci siamo, parliamo della segnaletica turistica con i suoi cartelli abbandonati nel Palazzetto dello sport perché non idonei e non ancora sostituiti se non grazie ad un'opera certosina di recuper del recuperabile e ad un recente ordine che ne farà arrivare diversi di nuovi? Oppure parliamo dei divieti d'ingresso alla città ai bus turistici, in vigore da anni e da anni superabili con un'autorizzazione ma che sono già da oggi stati annullati e a breve saranno rimossi? Mi scusi, la Redazione, la prolissitta' ma ripeto la domanda: una città che produce tale attività può sembrare una città che non vuole promuovere il turismo, come dice l'articolo cui cerco di rispondere?
Ne aggiungo un'altra: premesso che si è parlato di Fondazione Archeologica (e dunque anche di Dràmos), di Pro Loco, di associazioni giovanili e non. Alla luce di quanto detto, può davvero sembrare che, come dice l'articolista, le realtà associative canosine non siano sufficientemente coinvolte nella gestione dei beni culturali nella nostra città? e risposte credo siano implicite. Allora delle due una: o l'autore dell'articolo è mosso da intenti che non conosco, oppure è "semplicemente" poco informato.
In questo secondo caso la cosa sarebbe ugualmente grave, poiché chi rappresenta nella BAT i "i pugliesi nel mondo" avrebbe, credo, il dovere di informarsi ed informare correttamente chi lo legge, anche per non danneggiare ulteriormente la propria città dal punto di vista turistico, peraltro pubblicando, come ha fatto, la propria denuncia persino sul giornale on line di una città vicina (Video Andria.com) e un po' concorrente dal punto di vista turistico. Gentile articolista, a lei in conclusione l'invito ad informarsi prima di esprimere opinioni così dure, magari condendo l'azione con una buona dose di onestà intellettuale. A me, come amministratore, l'obbligo di risponderle.
Cosa che credo di aver fatto con questo lungo elenco.
Alla Redazione un grazie doveroso per l'ospitalità.
Sabino Facciolongo
Cominciamo dal punto informazioni, che addirittura viene messo in copertina desolatamente chiuso. Chi ne parla nell'articolo non sa, ovviamente, che la convenzione tra Pro Loco e Comune, che lo teneva aperto, è scaduta da tempo ed in fase di rinnovo su basi economiche e strutturali completamente diverse.
Ma, nonostante tutto, è rimasto aperto in alcuni giorni cruciali grazie al sacrificio della Pro Loco e alla sua intesa con l'Amministrazione. Perciò l'autore sappia che quando scrive quelle cose non sminuisce solo l'Amministrazione (cosa che forse rientrava nei suoi intenti) ma anche il sacrificio di chi in Pro Loco ha lavorato per le aperture straordinarie.
Poi, tuttavia se il fantomatico autore (a proposito: perchè non si firma?) avrà tempo e voglia potrò anche spiegargli cosa c'era scritto nella convenzione scaduta. Scoprirà così che comunque non l'avrebbe visto sempre aperto in questo periodo. Passiamo poi ai siti archeologici. Non so da dove derivi, sempre al fantomatico autore, la sensazione che qualcosa sia cambiato (peggiorato) rispetto al passato.
Il call center della Fondazione archeologica continua a funzionare ed i turisti ad arrivare e, peraltro fervono i contatti per il rinnovo della convenzione con la stessa Fondazione per la gestione dei siti, cui sarà aggiunto ufficialmente anche quello di Giove Toro, recentemente acquisito dal Comune; come vi sarà aggiunto anche quello di Terme Lomuscio appena se ne acquisiranno le due quote mancanti. Nel frattempo, prosegue il recupero di Palazzo Casieri, che diventerà quanto prima nuovamente accessibile con i suoi affreschi.
A maggio il Comune sarà parte attiva nell'organizzazione della settimana della cultura, con mostre, convegni e aperture straordinarie dei siti archeologici. Forse (è ovvio) l'autore non sa neanche che a breve partirà un corso di storia locale per gli insegnanti canosini, promosso dal Comune, veicolo indispensabile per la trasmissione della nostra storia ai più giovani, che dovranno in futuro gestire il nostro patrimonio.
E che dire del Lapidario della Villa comunale, così amato dai turisti ( e così centrale ed evidente), lasciato fino all'estate scorsa nella più completa incuria e completamente risistemato a cura dell'Amministrazione comunale e della Fondazione archeologica appena qualche mese fa? Oppure si preferisce parlare della grande pulizia delle rive dell'Ofanto e del letto del fiume vicino al ponte effettuata dall'Ufficio tecnico comunale l'autunno scorso; piuttosto che dell'affidamento alla Forestale della struttura vicino al mausoleo Bagnoli, da anni abbandonata?
Oppure vogliamo dire della nuova vitalità del Centro Servizi Culturali, ora a piena disposizione dei giovani e dei cittadini e dotatosi di una interessante collezione di riviste e testi di fine '800, che saranno presto disponibili per la consultazione? Vogliamo anche parlare del Teatro, messo a disposizione (nonostante i costi proibitivi) di scuole e famiglie durante la stagione teatrale? Oppure decidiamo di parlare del bando rivolto ai giovani e alle associazioni per la prossima Estate canosina?
Magari, visto che ci siamo, parliamo della segnaletica turistica con i suoi cartelli abbandonati nel Palazzetto dello sport perché non idonei e non ancora sostituiti se non grazie ad un'opera certosina di recuper del recuperabile e ad un recente ordine che ne farà arrivare diversi di nuovi? Oppure parliamo dei divieti d'ingresso alla città ai bus turistici, in vigore da anni e da anni superabili con un'autorizzazione ma che sono già da oggi stati annullati e a breve saranno rimossi? Mi scusi, la Redazione, la prolissitta' ma ripeto la domanda: una città che produce tale attività può sembrare una città che non vuole promuovere il turismo, come dice l'articolo cui cerco di rispondere?
Ne aggiungo un'altra: premesso che si è parlato di Fondazione Archeologica (e dunque anche di Dràmos), di Pro Loco, di associazioni giovanili e non. Alla luce di quanto detto, può davvero sembrare che, come dice l'articolista, le realtà associative canosine non siano sufficientemente coinvolte nella gestione dei beni culturali nella nostra città? e risposte credo siano implicite. Allora delle due una: o l'autore dell'articolo è mosso da intenti che non conosco, oppure è "semplicemente" poco informato.
In questo secondo caso la cosa sarebbe ugualmente grave, poiché chi rappresenta nella BAT i "i pugliesi nel mondo" avrebbe, credo, il dovere di informarsi ed informare correttamente chi lo legge, anche per non danneggiare ulteriormente la propria città dal punto di vista turistico, peraltro pubblicando, come ha fatto, la propria denuncia persino sul giornale on line di una città vicina (Video Andria.com) e un po' concorrente dal punto di vista turistico. Gentile articolista, a lei in conclusione l'invito ad informarsi prima di esprimere opinioni così dure, magari condendo l'azione con una buona dose di onestà intellettuale. A me, come amministratore, l'obbligo di risponderle.
Cosa che credo di aver fatto con questo lungo elenco.
Alla Redazione un grazie doveroso per l'ospitalità.
Sabino Facciolongo