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Percorsi nel patrimonio identitario di Canosa di Puglia

mercoledì 15 aprile 2015 22.15
Il trattato internazionale dell'UNESCO, adottato nel 1972, conosciuto come "Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale", emanata dall'UNESCO nel 1972, la cui importanza è paragonabile alla Dichiarazione universale dei Diritti umani, ha cambiato il rapporto del mondo con i propri Tesori, troppo spesso dimenticati. - È per tutti un dovere e un impegno difenderli e conservarli per il futuro -, recita la convenzione, richiamando l'individuo alla sua assunzione di responsabilità di fronte a testimonianze preziose della cultura identitaria di una città o della creatività umana e dei valori universali dei secoli passati e del presente. Pertanto, l'InterClubs UNESCO Bisceglie – Canosa di Puglia – Cerignola – ArcheoClub d'Italia Bisceglie, in occasione dell' "Anno Internazionale della Luce", organizza per domenica 19 aprile la Giornata di Studio: "Patrimonio Archeologico di Canosa di Puglia dall'Età ellenistica alla tarda antichità". L'evento, pensato come un incontro di studio, di approfondimento e di interazione tra clubs che condividono gli stessi fini, intende esplorare una porzione eminente del patrimonio archeologico dell'antica Canusium, Città di Principi Imperatori e Vescovi, già presente con insediamenti umani fin dal Neolitico (XII secolo a.C.). "Mette in luce" la sua Storia, che va dal periodo Dauno a quello in cui, influenzata dalla civiltà ellenistica, diviene un fiorente centro urbano e commerciale. Importante municipium romano, in seguito sarà capoluogo della provincia Apulia et Calabria e dal IV secolo d.C. sede della più importante diocesi di Puglia (sotto l'episcopato di San Sabino, venerato dal principe normanno Boemondo d'Altavilla, raggiungerà il massimo fulgore).

Considerato che,

• I luoghi prendono vita e valore, dal rapporto che viene a crearsi tra ambiente e persone, dalla progettualità, dalla memoria che sa proiettarsi verso il futuro.

• Il diritto alla bellezza e alla tutela dei paesaggi – cultura, cosi definite, dal 1992, le interazioni tra uomo e ambiente, costituisce una delle missioni irrinunciabili della Repubblica italiana, riconosciuta nel dettato costituzionale, il Percorso di Studio toccherà diverse epoche, all'insegna della cultura, per la TUTELA – SALVAGUARDIA - PROMOZIONE - VALORIZZAZIONE del PATRIMONIO Identitario di CANOSA DI PUGLIA. Condurrà i partecipanti, grazie al Patrocinio delle Istituzioni politiche e religiose, rappresentate dal Presidente della Provincia BAT e Sindaco di Bisceglie Spina, dai Sindaci La Salvia e Giannatempo e da Monsignor Felice Bacco della Basilica Cattedrale di San Sabino, a coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell'evento ed altresì alla collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina Onlus e delle guide della Dromos.it, a diretto contatto con alcuni dei più importanti siti archeologici della città:

- Battistero di San Giovanni Tra i più insigni monumenti della Puglia, è un edificio del periodo bizantino attribuito a San Sabino. Costruito su un precedente edificio pagano, è parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendenti la basilica del Salvatore e quella di Santa Maria.

- La necropoli del Ponte della Lama – Santa Sofia Nei pressi della via Traiana, la necropoli di epoca romana, diventa, a partire dal III secolo, sepolcreto paleocristiano con la costruzione di catacombe articolate in cubicoli, con loculi e sarcofagi.

- Ipogeo Scocchera B Sepoltura monumentale datata al IV-III sec a.C., è uno splendido esempio delle dimore dei defunti appartenenti alle famiglie aristocratiche dei cosiddetti "principi dauni".

- Parco archeologico di San Leucio La basilica fu edificata su un preesistente tempio pagano di età ellenistica; con il santo vescovo Sabino diventa l'edificio paleocristiano di Puglia e conserva eleganti colonne e lacerti musivi, tra cui lo splendido "mosaico del pavone".

- Palazzo Sinesi La costruzione ottocentesca ospita, al primo piano, "Un ipogeo al confine: la tomba Varrese", una preziosissima esposizione che illustra il corredo proveniente dall'omonimo ipogeo, datato al IV-III sec a.C., appartenente ad una élite aristocratica di Principi dauni.

Pina Catino-Presidente Club UNESCO Bisceglie
Giovanni Princigalli-Presidente Club UNESCO Canosa di Puglia
Giovanni Martiradonna-Presidente Club UNESCO Cerignola
Luigi Palmiotti-Presidente ArcheoClub d'Italia Bisceglie
Percorsi nel patrimonio identitario di Canosa di Puglia