Autonomia differenziata: La Regione Puglia dice "sì" al referendum abrogativo

La  dichiarazione del  presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

mercoledì 24 luglio 2024 8.13
"Grazie al consiglio regionale della Puglia e agli altri consigli regionali che hanno votato il medesimo quesito, per gli italiani sarà possibile votare sul DDL Calderoli, non sull'autonomia come concetto, ma sul modo in cui il governo Meloni sta declinando l'autonomia. Questa possibilità la dobbiamo al fatto che cinque Consigli regionali hanno richiesto il referendum così come previsto dalla Costituzione della Repubblica. È stata una battaglia perché i consiglieri regionali del centrodestra, che pure sono eletti dal Sud, evidentemente sentono più forte il richiamo delle loro forze politiche dalle quali dipendono piuttosto di quello con il popolo che li ha eletti. Ci auguriamo che questo referendum abbia tanti "sì" e che quindi si possa arrivare a trovare un equilibrio migliore tra Nord e Sud senza pregiudicare gli sforzi che la Puglia, prima regione italiana nella crescita economica negli ultimi anni, sta compiendo assieme alle altre regioni del Mezzogiorno". E' la dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine della seduta di ieri del Consiglio regionale.

Mentre, il Consigliere regionale Pd Puglia, Pier Luigi Lopalco ha affermato : """Anche dalla Puglia arriva forte e chiara la richiesta di indire il referendum abrogativo della legge Calderoli. Con 25 voti a favore e 9 contrari il Consiglio regionale ha approvato la mozione che chiede l'indizione del referendum popolare. La nostra è una battaglia giusta che trova grande condivisione, dentro e fuori le istituzioni. Vogliamo dire no a un disegno che spacca il Paese stravolgendo la Costituzione, che acuisce le disuguaglianze tra regioni, penalizzando soprattutto il sud, e che divide il paese in settori cruciali come la sanità, l'istruzione, l'ambiente e i trasporti. Dispiace che le opposizioni non abbiano accolto l'appello all'unità e che, nel tentativo di distogliere l'attenzione su un tema così importante, o peggio ancora affossare il provvedimento, abbiamo deciso di anticipare la discussione sul Trattamento di Fine Mandato per i Consiglieri regionali. Avremmo voluto avviare un confronto franco e trasparente. Invece si è preferito perdersi in discussioni e manovre tattiche per soffocare il dibattito e la partecipazione. Peccato! Noi porteremo avanti la nostra battaglia e garantiremo la massima mobilitazione attraverso la raccolta firme, la promozione di incontri e dibattiti per spiegare ai cittadini le ricadute di un simile provvedimento e dire No a un disegno che spacca il Paese e penalizza il mezzogiorno."""