Avviato restauro del monumento dell’Immacolata a Canosa

Restituiamo la bellezza della corona delle stelle!. La memoria storica dell' "Obelisco della Concezione"

giovedì 1 marzo 2012 9.15
A cura di Peppino Di Nunno
Il monumento dell'Immacolata di Piazza Colonna, oggi Piazza della Repubblica, edificato dal Sindaco Ferdinando Lopez di Canosa di Puglia nel febbraio del 1855, ha costituito il fulcro civile, religioso e architettonico della comunità e anche nel presente storico del 2011, nell'Anniversario del 150° dell'Unità d'Italia, ha indirizzato il messaggio di "Fratelli d'Italia" con il Tricolore che sventolava ai quattro angoli del basamento monumentale con il cartellone del Logo apposto dal Comune.

Il viaggio nella conoscenza presso l'Archivio Storico Comunale ci ha consentito di recuperare la memoria storica dell' "Obelisco della Concezione" e di indirizzare, da un Progetto educativo degli alunni della Scuola Elementare Enzo De Muro Lomanto, la richiesta di restauro della statua dell'Immacolata risalente all' 11 novembre del 2004: era l'appello "c'è da salvare!" evocato nel 150° del dogma dell'Immacolata Concezione di Papa Pio IX del 1854.
All'appello della Scuola del 2004 (prot. 138 B/19) con i bambini che si recavano con i genitori e il Dirigente Scolastico dott.ssa Nadia Landolfi l'8 Dicembre a mezzogiorno in piazza per il rito dell'omaggio floreale all'Immacolata, faceva seguito la petizione popolare dell'8 dicembre 2007 firmata e timbrata dalla Scuola e da mons. Felice Bacco, parroco della Cattedrale, rilevando che nel 1855 la statua fu collocata sul basamento "onde rivolgere l'immagine della Vergine Immacolata di fronte alla Chiesa di San Sabino nella direzione della visuale per la strada principale, che vi conduce", cioè del Corso San Sabino: è una linea immaginaria che lega lo sguardo di Maria Immacolata alla Chiesa Madre del Santo Patrono canosino. Il progetto avviato nel 1851 a Canosa, prima del simulacro dell'Immacolata di Roma di Piazza di Spagna, richiese la spesa da parte del Comune di Canosa di 494 Ducati[1], costituendo "di publico ossequio monumento perenne".

Dopo i rilievi fotografici volontari della ditta di marmisti di Marisa Camasta di Modugno e del cestello operativo dell'8 Dicembre della ditta di Francesco Sergio, cui va la nostra riconoscenza, dopo gli appelli pubblicati sul portale di Canosaweb e della Gazzetta del Mezzogiorno (10.12.2006 e 7. 12.2007), il Comune di Canosa ha avviato il restauro con la sensibilità e l'accoglienza del Sindaco Francesco Ventola e del Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale ing. Sabino Germinario, con la competente e alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni Storici e Artistici della Puglia nella persona della dott.ssa Antonella Di Marzo.

Già nel 1855, all'epoca del Regno di Napoli, il Comune di Canosa aveva effettuato un restauro della statua preesistente nel "Largo della Colonna" con una spesa di 18,36 Ducati "per la pulitura e restaurazione della statua di marmo della Vergine Santissima dell'Immacolata, rosa dall'intemperia dell'aria".

A distanza di 150 anni possiamo immaginare l'azione corrosiva degli agenti inquinanti dell'atmosfera, cui si sono aggiunti gli agenti chimici dei gas di scarico dei veicoli, che hanno provocato la corrosione del marmo e la formazione di "croste nere", come evidenziava alla mia persona negli anni scorsi nel rito dell'8 Dicembre la dott.ssa Carmelinda Lombardi.
Ma il mio occhio di studioso, attraverso una foto concessa da Foto Graziano, aveva evidenziato una frattura progressiva nel "nuvolato" di base della statua, che rendeva precaria la staticità del simulacro prezioso.
Forse oggi sono maturi i tempi e dopo aver ricevuto dall'Archivio Segreto del Vaticano, copia della Bolla del Dogma dell'Immacolata Concezione del 1854, riceviamo la notizia dell'avvio del Restauro della statua da parte del Comune di Canosa. La notizia mi giunge dall'amico Francesco Casamassima mentre ero ammalato a letto nel giorno del 28 Febbraio, giorno storico per il monumento.
E' un anno storico quello del 2012, considerando il numero 12 delle stelle poste sul Capo dell'Immacolata in rispondenza al testo dell'Apocalisse di San Giovanni: "una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle" (Ap. cap. 12, vv.1-5).

Su queste stelle si pone un nostro appello integrativo al restauro, che indirizziamo al Sindaco e al Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, rimuovendo la corona attuale costituita da un rozzo filo di ferro arrugginito con le lampadine da serie natalizia.
In origine la statua era impreziosita sul capo di un "diadema di argento del peso di 13 once, con la fusione di 12 stelle".
Erano 360 grammi di argento (un'oncia = 30 grammi) lavorato presenti fino agli anni 30, secondo il riscontro di una fotografia di Gianni Foto, con la comparazione della lapide apposta in epoca fascista nel 1933, Anno della Redenzione di Cristo. Purtroppo nell'evento bellico oltre a sparire la statua di Imbriani, sottratta dai Tedeschi, scomparve anche il Diadema di argento sul capo e i quattro lampioni di ottone finemente lavorati da scuola napoletana apposti agli angoli del monumento.

Facciamo quindi appello ad apporre uno stellario decoroso di ottone o di bronzo, come ritroviamo su altre statue pubbliche dell'Immacolata in Italia.
La lapide del 1855 del Sindaco Ferdinando Lopez composta da "223 lettere per una spesa di 9 Ducati", da me risanata volontariamente negli anni 90 nell'epigrafe storica, attesta la memoria ed il patrimonio dei beni culturali dei nostri "Avi che inalzarono di publico ossequio monumento perenne" e che "plaudenti i Canosini ristaurano".
Nell'anno 2012 custodi ed eredi, plaudenti i Canosini hanno avviano il restauro di una statua che attesta la storia, l'arte e la devozione popolare all'Obelisco della Concezione.

maestro Peppino Di Nunno (stylus magistri)



[1] Un Ducato del Regno napoletano corrisponde a circa £ 31,223 e a Euro 16,13.
Restauro del monumento dell’Immacolata a Canosa