Bari: Presentazione ‘Intendi, filglio, se vuoli imparare Sapïenza’, il nuovo libro di Antonella Musitano
La prefazione a cura del Presidente di Confindustria Bari e BAT, Sergio Fontana
sabato 5 ottobre 2024
15.47
Lunedì 7 ottobre, nella Sala Consiliare del Comune di Bari, verrà presentato 'Intendi, filglio, se vuoli imparare Sapïenza', il nuovo libro di Antonella Musitano già Premio Internazionale Calabria – Omaggio alla Cultura - 2014. Edito da Laruffa e con la prefazione del Presidente di Confindustria Bari e BAT, Sergio Fontana, è il quinto titolo della professoressa e saggista. Si tratta di una Dottrina morale del XIII secolo che è un autentico concentrato di buon senso, di saggezza, di filosofia di vita. Autore è Schiavo di Bari, poeta, autore di Proverbi e giudice sagace, come si legge in una novella del Novellino. Protagonista è un padre impegnato nell'importante e delicato ruolo di educare e preparare il figlio alla vita. Un padre che sintetizza nella sapienza il valore più grande da insegnare al figlio e, con una serie di dicta, vuole educarlo a quella che i greci chiamavano arte del vivere. L'opera riprende il dire sentenzioso di origine classica, poi diffuso dai Distici di Catone, ed è un vero vademecum di buona educazione e valori morali, che sono universali e senza tempo e che riguardano tutte le dimensioni dell'esistenza.
La Dottrina dello Schiavo di Bari, scritta nei primi decenni del Duecento, è coeva al Cantico delle Creature di San Francesco. Come il Cantico è una delle primissime opere in lingua volgare e rappresenta un importante contributo nella conoscenza del processo di formazione della lingua italiana. Codici di questa Dottrina sono conservati in diverse biblioteche di tutta Italia; numerose sono anche le pubblicazioni, così come le citazioni da parte di importanti autori della nostra letteratura, da Benedetto Croce, a Pio Rajna, a Carducci che lo definì 'un Esopo del Duecento' e ne esaltò, in particolare, la sua sapienza pratica. Schiavo di Bari lo si trova pure 'immortalato' sui muri della Cattedrale di Bari. La città, infatti, ne conserva memoria in una epigrafe dedicatoria, tuttora leggibile, incisa sul muro esterno della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e a San Sabino. E proprio l' attinenza con il vescovo di Canosa di Puglia ha indotto Sergio Fontana, canosino, Presidente di Confindustria Puglia e Confindustria Bari e Bat, a firmare la prefazione dell'opera: "La Dottrina dello Schiavo di Bari, letta oggi, in un momento storico in cui si parla sempre più di crisi di valori, risulta di grande attualità perché alla base delle raccomandazioni che il padre dà al figlio, ci sono quei valori umani che costituiscono, ieri come oggi, l'essenza del comportamento etico. Principi come l'onestà, la lealtà, il rispetto, l'umiltà presenti nella Dottrina, hanno, infatti, un valore universale che ritroviamo anche alla base delle relazioni economiche e delle logiche aziendali".
Alla presentazione interverranno l'autrice, Antonella Musitano, l'autore della prefazione, Sergio Fontana, l'assessore comunale alla Cultura, Paola Romano ed il parroco della Cattedrale, Mons. Francesco Lanzolla. A moderare i lavori sarà il Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza. Inizio ore 18.00, ingresso libero. L'evento gode del patrocinio del Comune di Bari, Confindustria Bari e Bat, Parrocchia Cattedale di Bari, Fondazione Archeologica Canosina.
La Dottrina dello Schiavo di Bari, scritta nei primi decenni del Duecento, è coeva al Cantico delle Creature di San Francesco. Come il Cantico è una delle primissime opere in lingua volgare e rappresenta un importante contributo nella conoscenza del processo di formazione della lingua italiana. Codici di questa Dottrina sono conservati in diverse biblioteche di tutta Italia; numerose sono anche le pubblicazioni, così come le citazioni da parte di importanti autori della nostra letteratura, da Benedetto Croce, a Pio Rajna, a Carducci che lo definì 'un Esopo del Duecento' e ne esaltò, in particolare, la sua sapienza pratica. Schiavo di Bari lo si trova pure 'immortalato' sui muri della Cattedrale di Bari. La città, infatti, ne conserva memoria in una epigrafe dedicatoria, tuttora leggibile, incisa sul muro esterno della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e a San Sabino. E proprio l' attinenza con il vescovo di Canosa di Puglia ha indotto Sergio Fontana, canosino, Presidente di Confindustria Puglia e Confindustria Bari e Bat, a firmare la prefazione dell'opera: "La Dottrina dello Schiavo di Bari, letta oggi, in un momento storico in cui si parla sempre più di crisi di valori, risulta di grande attualità perché alla base delle raccomandazioni che il padre dà al figlio, ci sono quei valori umani che costituiscono, ieri come oggi, l'essenza del comportamento etico. Principi come l'onestà, la lealtà, il rispetto, l'umiltà presenti nella Dottrina, hanno, infatti, un valore universale che ritroviamo anche alla base delle relazioni economiche e delle logiche aziendali".
Alla presentazione interverranno l'autrice, Antonella Musitano, l'autore della prefazione, Sergio Fontana, l'assessore comunale alla Cultura, Paola Romano ed il parroco della Cattedrale, Mons. Francesco Lanzolla. A moderare i lavori sarà il Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza. Inizio ore 18.00, ingresso libero. L'evento gode del patrocinio del Comune di Bari, Confindustria Bari e Bat, Parrocchia Cattedale di Bari, Fondazione Archeologica Canosina.