Bloccare subito un decreto ammazza agricoltori
L'appello del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi
venerdì 27 settembre 2019
23.00
Dopo le ultime notizie che trapelano dai deputati facenti parte di questo governo, il C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) rimane ancora una volta tradito dal contenuto del Decreto Clima. Far fallire migliaia di agricoltori sarà il risultato di questa norma se dovesse entrare in vigore. Un'ulteriore mannaia che inciderebbe sulla drammatica situazione che il mondo agricolo sta vivendo ormai da anni. Sarebbero solamente questi gli effetti della manovra sul gasolio agricolo. Togliendo le agevolazioni gli agricoltori italiani, che si organizzano puntando sulla qualità per fronteggiare gli effetti deleteri della globalizzazione dell'economia, verrebbero colpiti al cuore.
Il consigliere del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, Zagaria Natale Francesco dichiara "l'obiettivo è far fallire migliaia di aziende agricole italiane costringendo a vendere i terreni a soggetti esteri ed alle multinazionali sempre pronte ad arraffare tutto per fare terra bruciata. I mezzi agricoli lavorano grazie a quel poco di carburante che ogni anno la Regione concede alle aziende ma che negli ultimi anni è stato tagliato più del dovuto. Di conseguenza le aziende sono costrette, quando si esaurisce l'effetto del bonus, già oggi a rifornirsi di carburante industriale influendo notevolmente sui costi aziendali quindi sul reddito finale. Abbiamo perplessità su chi ha studiato e proposto questo decreto e su chi avrà il coraggio di alzare la mano per approvarlo nel rispetto delle aziende agricole." Zagaria aggiunge: "ricordiamoci che con l'aumento del carburante agricolo ci sarà un aumento spropositato della spesa di un'azienda, fattore che influirà negativamente sul prezzo dei prodotti che i consumatori dovranno acquistare per il proprio fabbisogno."
A Zagaria fa eco il Presidente Nicola Losito il quale dichiara: "qualora il governo decidesse di eliminare gli sgravi fiscali concessi al mondo agricolo per l'acquisto del gasolio agevolato, la spesa per le operazioni nei campi aumenterebbe complessivamente di oltre il 30, 40%, facendo schizzare i costi complessivi del comparto per quasi un miliardo di euro, con conseguenze anche per il consumatore finale. Insomma un vero e proprio provvedimento Ammazza Agricoltori che come C.L.A.A. auspichiamo possa vedere un deciso passo indietro ricercando soluzioni condivise con i produttori agricoli e con le filiere, per consentire al settore di non essere schiacciato da ulteriori accise, anche se progressive" – conclude Losito Un chiaro appello ai parlamentari del territorio che manifestano difficoltà ad interagire con la Categoria e dovrebbero uscire allo scoperto perché la situazione è gravissima. Speriamo se ne rendano conto, prima che sia troppo tardi.
Il consigliere del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, Zagaria Natale Francesco dichiara "l'obiettivo è far fallire migliaia di aziende agricole italiane costringendo a vendere i terreni a soggetti esteri ed alle multinazionali sempre pronte ad arraffare tutto per fare terra bruciata. I mezzi agricoli lavorano grazie a quel poco di carburante che ogni anno la Regione concede alle aziende ma che negli ultimi anni è stato tagliato più del dovuto. Di conseguenza le aziende sono costrette, quando si esaurisce l'effetto del bonus, già oggi a rifornirsi di carburante industriale influendo notevolmente sui costi aziendali quindi sul reddito finale. Abbiamo perplessità su chi ha studiato e proposto questo decreto e su chi avrà il coraggio di alzare la mano per approvarlo nel rispetto delle aziende agricole." Zagaria aggiunge: "ricordiamoci che con l'aumento del carburante agricolo ci sarà un aumento spropositato della spesa di un'azienda, fattore che influirà negativamente sul prezzo dei prodotti che i consumatori dovranno acquistare per il proprio fabbisogno."
A Zagaria fa eco il Presidente Nicola Losito il quale dichiara: "qualora il governo decidesse di eliminare gli sgravi fiscali concessi al mondo agricolo per l'acquisto del gasolio agevolato, la spesa per le operazioni nei campi aumenterebbe complessivamente di oltre il 30, 40%, facendo schizzare i costi complessivi del comparto per quasi un miliardo di euro, con conseguenze anche per il consumatore finale. Insomma un vero e proprio provvedimento Ammazza Agricoltori che come C.L.A.A. auspichiamo possa vedere un deciso passo indietro ricercando soluzioni condivise con i produttori agricoli e con le filiere, per consentire al settore di non essere schiacciato da ulteriori accise, anche se progressive" – conclude Losito Un chiaro appello ai parlamentari del territorio che manifestano difficoltà ad interagire con la Categoria e dovrebbero uscire allo scoperto perché la situazione è gravissima. Speriamo se ne rendano conto, prima che sia troppo tardi.