Bonomo di Andria: Primo intervento di chiusura del forame ovale pervio
I risultati scientifici evidenziano, in pazienti selezionati, una riduzione significativa del numero di recidive di eventi ischemici cerebrali
mercoledì 2 agosto 2023
17.03
Una nuova importante attività è stata avviata dalla Cardiologia del Bonomo di Andria dove, la scorsa settimana, una equipe multidisciplinare ha eseguito un intervento di chiusura del forame ovale pervio in una donna 45enne colpita in precedenza da ictus. L'equipe era composta dal dott. Claudio Larosa, cardiologo interventista, dalla dott.ssa Sabrina Barchetta, cardiologa ecocardiografista e dal dott. Nicola Di Venosa, direttore della Rianimazione e Anestesia del Bonomo.
Il forame ovale pervio è una condizione estremamente frequente in età adulta ma il riscontro è spesso occasionale. In una piccola percentuale di pazienti, tuttavia, è possibile lo sviluppo di fenomeni di embolia con conseguenti eventi ischemici cerebrali sintomatici, in seguito ai quali si scopre la presenza del forame. Tale fenomeno è legato al passaggio improprio di piccoli materiali trombotici, gassosi o di altra natura, dalle porzioni destre a quelle sinistre cardiache con conseguente immissione nel circolo sistemico. La chiusura del forame ovale è quindi opportuna per evitare eventuali recidive.
"L'intervento, con una tecnica mininvasiva attraverso un accesso vascolare di piccolissime dimensioni con una incisione a livello di una vena - spiega il dott. Larosa - ha consentito il posizionamento del device nel forame ovale pervio, una sorta di gabbia che ha chiuso questo difetto del cuore presente dalla nascita in questa paziente. I risultati scientifici evidenziano, in pazienti selezionati, una riduzione significativa del numero di recidive di eventi ischemici cerebrali dopo la chiusura percutanea del forame ovale pervio. Abbiamo pertanto avviato una collaborazione multidisciplinare con il coinvolgimento della unità operative di Neurologia, Rianimazione e Anestesia e Medicina interna che consenta una corretta individuazione e stratificazione prognostica dei pazienti da sottoporre all'intervento".
"Un nuovo traguardo, che si inserisce all'interno di altri successi conseguiti nel 2023 grazie al lavoro di tutta l'equipe della Cardiologia di Andria: dall'ablazione della fibrillazione atriale dall'equipe del dott. Domenico Gianfrancesco, responsabile della UOS di Elettrofisiologia, al trattamento delle ostruzioni croniche coronariche dall'equipe del dott. Giovanni Valenti responsabile della UOSVD di Emodinamica e infine al trattamento della cardiopatia strutturale avviato ad Andria - commenta il dott. Francesco Bartolomucci, Direttore della UOC di Cardiologia di Andria e del Dipartimento Cardiologico Asl Bt - con il primo intervento di chiusura del forame ovale pervio eseguito dal dott. Claudio Larosa. Come Dipartimento Cardiologico siamo, inoltre, concentrati al raggiungimento entro l'anno di un altro obiettivo nell'ambito della cardiopatia strutturale e cioè la chiusura dell'auricola sinistra nei pazienti che non possono sottoporsi a terapia anticoagulante. Ringrazio sempre la Direzione strategica per il fondamentale supporto fornito al Dipartimento Cardiologico senza il quale non avremmo ottenuto tali prestigiosi risultati".
Il forame ovale pervio è una condizione estremamente frequente in età adulta ma il riscontro è spesso occasionale. In una piccola percentuale di pazienti, tuttavia, è possibile lo sviluppo di fenomeni di embolia con conseguenti eventi ischemici cerebrali sintomatici, in seguito ai quali si scopre la presenza del forame. Tale fenomeno è legato al passaggio improprio di piccoli materiali trombotici, gassosi o di altra natura, dalle porzioni destre a quelle sinistre cardiache con conseguente immissione nel circolo sistemico. La chiusura del forame ovale è quindi opportuna per evitare eventuali recidive.
"L'intervento, con una tecnica mininvasiva attraverso un accesso vascolare di piccolissime dimensioni con una incisione a livello di una vena - spiega il dott. Larosa - ha consentito il posizionamento del device nel forame ovale pervio, una sorta di gabbia che ha chiuso questo difetto del cuore presente dalla nascita in questa paziente. I risultati scientifici evidenziano, in pazienti selezionati, una riduzione significativa del numero di recidive di eventi ischemici cerebrali dopo la chiusura percutanea del forame ovale pervio. Abbiamo pertanto avviato una collaborazione multidisciplinare con il coinvolgimento della unità operative di Neurologia, Rianimazione e Anestesia e Medicina interna che consenta una corretta individuazione e stratificazione prognostica dei pazienti da sottoporre all'intervento".
"Un nuovo traguardo, che si inserisce all'interno di altri successi conseguiti nel 2023 grazie al lavoro di tutta l'equipe della Cardiologia di Andria: dall'ablazione della fibrillazione atriale dall'equipe del dott. Domenico Gianfrancesco, responsabile della UOS di Elettrofisiologia, al trattamento delle ostruzioni croniche coronariche dall'equipe del dott. Giovanni Valenti responsabile della UOSVD di Emodinamica e infine al trattamento della cardiopatia strutturale avviato ad Andria - commenta il dott. Francesco Bartolomucci, Direttore della UOC di Cardiologia di Andria e del Dipartimento Cardiologico Asl Bt - con il primo intervento di chiusura del forame ovale pervio eseguito dal dott. Claudio Larosa. Come Dipartimento Cardiologico siamo, inoltre, concentrati al raggiungimento entro l'anno di un altro obiettivo nell'ambito della cardiopatia strutturale e cioè la chiusura dell'auricola sinistra nei pazienti che non possono sottoporsi a terapia anticoagulante. Ringrazio sempre la Direzione strategica per il fondamentale supporto fornito al Dipartimento Cardiologico senza il quale non avremmo ottenuto tali prestigiosi risultati".