Borsellino rappresentava:coraggio, determinazione, incorruttibilità, senso dello Stato
Il ricordo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel 28° anniversario dell’uccisione del giudice
domenica 19 luglio 2020
23.17
Nel 28° anniversario dell'uccisione del giudice Borsellino, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Il 19 luglio del 1992 una terribile esplosione in via D'Amelio a Palermo spezzava la vita di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Desidero ricordarli, rinnovando vicinanza e partecipazione al lutto inestinguibile delle loro famiglie. A distanza di tanti anni non si attenuano il dolore, lo sdegno e l'angoscia per quell'efferato attentato contro un magistrato simbolo dell'impegno contro la mafia, che condivise con l'amico inseparabile Giovanni Falcone ideali, obiettivi e metodi investigativi di grande successo. Borsellino rappresentava, con la sua personalità e i suoi comportamenti, tutto ciò che la mafia e i suoi accoliti detestano e temono di più: coraggio, determinazione, incorruttibilità, senso dello Stato, conoscenza dei fenomeni criminali, competenza professionale.Accrescevano la sua fama di magistrato esemplare la semplicità e la capacità di fare squadra, lontano da personalismi e desideri di protagonismo. Vi si aggiungeva la ferma volontà di andare avanti, di non arrendersi anche di fronte a rischi, ad attacchi, a incomprensioni e ostilità. Sono particolarmente vicino ai figli di Paolo Borsellino in questa triste ricorrenza. Come sperimentano quotidianamente, nulla può colmare una perdita così grave. La limpida figura del giudice Borsellino - che affermava, che chi muore per la legalità, la giustizia, la liberazione dal giogo della criminalità, non muore invano - continuerà a indicare ai magistrati, ai cittadini, ai giovani la via del coraggio, dell'intransigenza morale, della fedeltà autentica ai valori della Repubblica».
A Canosa di Puglia(BT), per l'undicesimo anno consecutivo il locale Rotaract ha ricordato il sacrificio di Paolo Borsellino, ponendo fiori in prossimità della targa dedicata al Magistrato. Anche quest'anno è stata commemorata contestualmente Emanuela Loi, agente della sua scorta, di appena 25 anni, prima agente donna con tale mansione a cadere in servizio. Per l'occasione è intervenuto il Rotaract Club, nella persona del presidente Mauro Robbe, che ha ricordato la figura del magistrato soffermandosi sul suo essere "figlio, fratello e padre" . Il presidente Mauro Robbe non ha solo considerato la figura paterna nei riguardi dei suoi figli, ma soprattutto di coloro che ne seguono a tutt'oggi l'esempio, con le idee "che continuano a camminare sulle gambe degli uomini". Presente anche il Rotary Club Canosa con il presidente Marco Tullio Milanese, che ha citato più pensieri del giudice ucciso dalla mafia, ricordando come il profumo di libertà sia capace di coprire il puzzo del compromesso. Successivamente, a Canosa Alta, un semplice fiore è stato deposto sulla targa che commemora Emanuela Loi, con l'intento - in futuro - di apporre una targa ad imperitura testimonianza del sacrificio e della fedeltà alle cause più giuste e nobili.
A Canosa di Puglia(BT), per l'undicesimo anno consecutivo il locale Rotaract ha ricordato il sacrificio di Paolo Borsellino, ponendo fiori in prossimità della targa dedicata al Magistrato. Anche quest'anno è stata commemorata contestualmente Emanuela Loi, agente della sua scorta, di appena 25 anni, prima agente donna con tale mansione a cadere in servizio. Per l'occasione è intervenuto il Rotaract Club, nella persona del presidente Mauro Robbe, che ha ricordato la figura del magistrato soffermandosi sul suo essere "figlio, fratello e padre" . Il presidente Mauro Robbe non ha solo considerato la figura paterna nei riguardi dei suoi figli, ma soprattutto di coloro che ne seguono a tutt'oggi l'esempio, con le idee "che continuano a camminare sulle gambe degli uomini". Presente anche il Rotary Club Canosa con il presidente Marco Tullio Milanese, che ha citato più pensieri del giudice ucciso dalla mafia, ricordando come il profumo di libertà sia capace di coprire il puzzo del compromesso. Successivamente, a Canosa Alta, un semplice fiore è stato deposto sulla targa che commemora Emanuela Loi, con l'intento - in futuro - di apporre una targa ad imperitura testimonianza del sacrificio e della fedeltà alle cause più giuste e nobili.