Buona la prima a "Mezzogiorno in Famiglia"
Lino Banfi saluta i canosini
sabato 21 novembre 2015
19.13
Il nonno più amato d'Italia, il canosino più famoso in TV e al cinema, il mitico Lino Banfi, sulla soglia degli 80 anni, ha tenuto a battesimo la partecipazione di Canosa di Puglia(BT) alla trasmissione "Mezzogiorno in Famiglia" di Michele Guardì, tornata in onda su RAI 2. dopo la pausa dello scorso week end in segno di lutto per le vittime degli attentati terroristici di Parigi. Una gradita sorpresa per milioni di italiani e per tutti i canosini, residenti in Italia e all'estero che ha emozionato e portato bene alla squadra in giallo, in vantaggio nel primo dei due confronti contro i vincitori in carica di Verrès. Una parziale vittoria con un punteggio tennistico 6 a 2, ottenuta superando le insidie dei giochi in studio ed in piazza, della diretta TV, del cronometro e del televoto. Due ex Miss Italia sono state le portacolori di Canosa, le bellissime Claudia Andreatti in studio e la foggiana Manila Nazzaro in Piazza Vittorio Veneto a Canosa che hanno presentato egregiamente la città pugliese ed i suoi rappresentanti. Negli studi RAI per Canosa c'erano: Cosimo Di Stasi(Mimmo il parrucchiere), la giornalista Marilena Farinola, il redattore de "Il Campanile" Leonardo Mangini, Roberta Mansi, Serena Montenero, Miriana Giannacco, Gabriele Somma, Renzo Vincenzo, Pasquale Di Gennaro, la cantante Gabriella Aruanno, i ballerini Giuseppe Lionetti e Simona Metta, che hanno dato sfoggio delle loro qualità e capacità con una magnifica prova di danza. Nell'assolata Piazza Vittorio Veneto anche i giovani in "giallo", il colore della squadra canosina, hanno vinto il confronto sia nel salto con la corda che nel trasporto delle uova, sotto gli occhi dell'arbitro, il capitano della Polizia Municipale Cosimo Sciannamea e delle riprese televisive. Una citazione di merito al professor Riccardo Piccolo, che ha preparato il team composto da: Nunzio Pizzuto, Giuseppe Giordano, Antonio Barbarossa, Antonio Di Biase, Flavia Di Lucia, Elena Porta e Martina Di Nunno. Un gran bel colpo d'occhio per Canosa a "Mezzogiorno in Famiglia", presentato da Amadeus, Alessia Ventura e Sergio Fruscia, con le sue bellezze storiche, artistiche, architettoniche e archeologiche in TV, nei dettagli esposti da Mons. Felice Bacco all'interno della Basilica–Cattedrale di S.Sabino e da Saverio Luisi, che ha organizzato la spedizione romana e ospitato con tutti i suoi collaboratori la troupe esterna della trasmissione articolata in due puntate quella del sabato e della domenica.
Nel World Television Day, la Giornata Mondiale della Televisione, la gastronomia canosina ha attirato l'attenzione e deliziato gli spettatori, con lo chef Antonio Mangino, il gelatiere Fabio Pellegrino, gli artisti del pane Clemente Cirillo, Antonella Lavacca, Giuseppe Martino, la nonna Antonia per gli strascinète, gli studenti dell'alberghiero " I.I.S.S. L.Einaudi" di Canosa ed il professor Vincenzo Conversano che al termine ha dichiarato: """Non è stato semplice in tre minuti racchiudere la bontà e la squisitezza della gastronomia locale. A Canosa di Puglia la fa da padrona sicuramente la tradizione contadina, con le sue capacità di unire ingredienti semplici e genuini, tipici della cucina povera facendo ricorso per esempio a tante verdure spontanee che crescono nelle nostre campagne come 'li marasciùle, la sènape, la ciòme amarèdde, li sevèune', senza contare i funghi della Murgia, i legumi, i farinacei ed il patrimonio meraviglioso del pane, delle focacce, dei taralli, dei calzoni ripieni, col comune denominatore : l'olio extravergine di oliva. L'oro verde conferisce ai piatti pugliesi una qualità notevole, che li impone non soltanto a livello nazionale nel confronto con le altre cucine regionali, bensì, anche a livello globale, conquistando i turisti che ne amplificano la fama. Ciò che contribuisce ancor di più a far sì che la gastronomia canosina sia vincente, è anche la capacità di valorizzare al meglio quelle antiche ricette, portate dai tanti popoli che si sono susseguiti nel dominio di questi territori che hanno lasciato anche numerose tracce nella lingua popolare. – E, proseguendo nell'excursus gastronomico - """ L'utilizzo del vernacolo per descrivere alcuni ingredienti e alcune ricette del nostro territorio è stato uno dei temi della programmazione scolastica di quest'anno presso l'Istituto Alberghiero di Canosa di Puglia. Ho spiegato alcune ricette in dialetto cercando di stimolare i ragazzi al recupero di alcuni termini per loro sconosciuti, ho chiesto poi loro di farsi raccontare dai nonni alcune ricette della tradizione e di trascriverle in vernacolo. L'esperimento ha riscosso notevole successo con i miei alunni che si sono divertiti a decantare con enfasi onomatopeica 'li lambascièune, u calzàune, le ciòme de rèpe', e via di questo passo, dimostrando notevole interesse per quella tradizione che un po' si tende a dimenticare col tempo e d'altro canto molte volte si da per scontata. Ma una parola in più bisogna spenderla per la farina di grano arso. Quando mi hanno contattato dalla redazione RAI per preparare la scaletta e chiedermi lumi sui prodotti tipici che avremmo dovuto presentare sulla tavola del programma, sono rimasti letteralmente stupefatti a sentir parlare della farina di grano arso e dei molteplici utilizzi che se ne possono fare. Ho dovuto spiegare loro cosa sia, come viene prodotta, quale fosse la sua origine storica e alcune colorite leggende che circolano in merito. Sono stati entusiasti e mi hanno chiesto di puntare molto su questo argomento incentrando la tavolata su questo meraviglioso prodotto e sulle sue numerose potenzialità in ambito gastronomico poiché si tratta di qualcosa di tipicamente canosino che può e deve caratterizzare l'immagine gastronomica di questa cittadina agli occhi di tutti coloro che verranno a visitarla per i suoi meravigliosi patrimoni culturali, con i suoi musei, le sue residenze storiche, i suoi siti archeologici, e le numerose peculiarità ambientali.""""- Il professore Vincenzo Conversano conclude l'intervento da par suo -"""Quando si guarda la Puglia, ci si rende conto delle particolarità dei territori che la compongono, indugiando a scoprire quelle che sono le caratteristiche principali di aree come il Gargano e la Daunia, la Puglia Imperiale, Bari e la costa, la Valle d'Itria, la Magna Grecia, la Murgia e le Gravine , e infine, il Salento, si capisce bene come possa essere composita e ben diversificata l'offerta gastronomica di questa regione così ricca di tradizioni che la fanno unica nel panorama mondiale""" .
L'arte culinaria e gastronomica canosina protagonista a "Mezzogiorno in Famiglia", il programma di intrattenimento su RAI2 che termina la domenica nella fascia oraria dalle ore 11,00 alle ore 13,00 attraverso il meccanismo del Televoto. Per esprimere la propria preferenza bisognerà chiamare gli appositi numeri telefonici evidenziati in sovrimpressione sullo schermo: 894.433 da un telefono fisso, oppure da dispositivo mobile-cellulare, inviare un sms al numero 478.478.4 e digitare il numero "2" per votare Canosa di Puglia in gara contro Verrès della Valle d'Aosta, una sfida da non perdere per avere un'ulteriore passaggio televisivo nella prossima settimana.
Bartolo Carbone
Nel World Television Day, la Giornata Mondiale della Televisione, la gastronomia canosina ha attirato l'attenzione e deliziato gli spettatori, con lo chef Antonio Mangino, il gelatiere Fabio Pellegrino, gli artisti del pane Clemente Cirillo, Antonella Lavacca, Giuseppe Martino, la nonna Antonia per gli strascinète, gli studenti dell'alberghiero " I.I.S.S. L.Einaudi" di Canosa ed il professor Vincenzo Conversano che al termine ha dichiarato: """Non è stato semplice in tre minuti racchiudere la bontà e la squisitezza della gastronomia locale. A Canosa di Puglia la fa da padrona sicuramente la tradizione contadina, con le sue capacità di unire ingredienti semplici e genuini, tipici della cucina povera facendo ricorso per esempio a tante verdure spontanee che crescono nelle nostre campagne come 'li marasciùle, la sènape, la ciòme amarèdde, li sevèune', senza contare i funghi della Murgia, i legumi, i farinacei ed il patrimonio meraviglioso del pane, delle focacce, dei taralli, dei calzoni ripieni, col comune denominatore : l'olio extravergine di oliva. L'oro verde conferisce ai piatti pugliesi una qualità notevole, che li impone non soltanto a livello nazionale nel confronto con le altre cucine regionali, bensì, anche a livello globale, conquistando i turisti che ne amplificano la fama. Ciò che contribuisce ancor di più a far sì che la gastronomia canosina sia vincente, è anche la capacità di valorizzare al meglio quelle antiche ricette, portate dai tanti popoli che si sono susseguiti nel dominio di questi territori che hanno lasciato anche numerose tracce nella lingua popolare. – E, proseguendo nell'excursus gastronomico - """ L'utilizzo del vernacolo per descrivere alcuni ingredienti e alcune ricette del nostro territorio è stato uno dei temi della programmazione scolastica di quest'anno presso l'Istituto Alberghiero di Canosa di Puglia. Ho spiegato alcune ricette in dialetto cercando di stimolare i ragazzi al recupero di alcuni termini per loro sconosciuti, ho chiesto poi loro di farsi raccontare dai nonni alcune ricette della tradizione e di trascriverle in vernacolo. L'esperimento ha riscosso notevole successo con i miei alunni che si sono divertiti a decantare con enfasi onomatopeica 'li lambascièune, u calzàune, le ciòme de rèpe', e via di questo passo, dimostrando notevole interesse per quella tradizione che un po' si tende a dimenticare col tempo e d'altro canto molte volte si da per scontata. Ma una parola in più bisogna spenderla per la farina di grano arso. Quando mi hanno contattato dalla redazione RAI per preparare la scaletta e chiedermi lumi sui prodotti tipici che avremmo dovuto presentare sulla tavola del programma, sono rimasti letteralmente stupefatti a sentir parlare della farina di grano arso e dei molteplici utilizzi che se ne possono fare. Ho dovuto spiegare loro cosa sia, come viene prodotta, quale fosse la sua origine storica e alcune colorite leggende che circolano in merito. Sono stati entusiasti e mi hanno chiesto di puntare molto su questo argomento incentrando la tavolata su questo meraviglioso prodotto e sulle sue numerose potenzialità in ambito gastronomico poiché si tratta di qualcosa di tipicamente canosino che può e deve caratterizzare l'immagine gastronomica di questa cittadina agli occhi di tutti coloro che verranno a visitarla per i suoi meravigliosi patrimoni culturali, con i suoi musei, le sue residenze storiche, i suoi siti archeologici, e le numerose peculiarità ambientali.""""- Il professore Vincenzo Conversano conclude l'intervento da par suo -"""Quando si guarda la Puglia, ci si rende conto delle particolarità dei territori che la compongono, indugiando a scoprire quelle che sono le caratteristiche principali di aree come il Gargano e la Daunia, la Puglia Imperiale, Bari e la costa, la Valle d'Itria, la Magna Grecia, la Murgia e le Gravine , e infine, il Salento, si capisce bene come possa essere composita e ben diversificata l'offerta gastronomica di questa regione così ricca di tradizioni che la fanno unica nel panorama mondiale""" .
L'arte culinaria e gastronomica canosina protagonista a "Mezzogiorno in Famiglia", il programma di intrattenimento su RAI2 che termina la domenica nella fascia oraria dalle ore 11,00 alle ore 13,00 attraverso il meccanismo del Televoto. Per esprimere la propria preferenza bisognerà chiamare gli appositi numeri telefonici evidenziati in sovrimpressione sullo schermo: 894.433 da un telefono fisso, oppure da dispositivo mobile-cellulare, inviare un sms al numero 478.478.4 e digitare il numero "2" per votare Canosa di Puglia in gara contro Verrès della Valle d'Aosta, una sfida da non perdere per avere un'ulteriore passaggio televisivo nella prossima settimana.
Bartolo Carbone