Campagna Nazionale “Sulla strada della parita’ 2015”.
Richiesta ai sindaci toponomastica al femminile
giovedì 5 marzo 2015
7.14
Uno dei fattori più importanti di crescita in direzione di una consapevolezza morale di quanto sia importante l'abbattimento di ogni ostacolo ancora presente nella società verso la realizzazione di una reale parità tra uomo e donna e delle vere pari opportunità tra i sessi deve essere rappresentato da azioni concrete, atti significativi. Ritengo che quando si affronta il tema della "dignità umana" bisogna farlo fuori dall'ideologia e dai pregiudizi. Se l'8 marzo dev'essere intesa come la celebrazione della donna, in ricordo del sacrificio che alcune donne fecero in passato affinché sempre più diritti fossero garantiti nei luoghi di lavoro, allora diamo alle donne dei motivi per festeggiare, non consegniamo solo rametti di mimose ma diamo un segnale di un impegno concreto verso il riequilibrio dei ruoli. Per questo motivo ho pensato di lanciare un messaggio incisivo, promuovendo su tutto il territorio nazionale il progetto "Sulla Strada della parità 2015". Perché ritengo che la celebrazione delle personalità che hanno contribuito a far grande la società in cui viviamo passa anche attraverso l'intitolazione di strade e parchi alle stesse. Ma è sufficiente dare un'occhiata veloce ai dati della toponomastica, su tutto il territorio nazionale, per rendersi conto che i siti comunali intitolati a donne sono una percentuale infinitesimale rispetto a quelli al maschile.
Il mio appello è pertanto indirizzato ai Sindaci di tutti i comuni d'Italia affinché aderiscano a questa campagna nazionale il cui fine è quello di abbattere quella persistente ed immotivata discriminazione di genere, alla base della scelta dei nomi fruibili tra le opzioni possibili, ed attivarsi per accorciare, sempre più nel tempo, le distanze esistenti tra toponomastica al femminile ed al maschile. Chiedo che venga preso un impegno concreto a creare un riequilibrio proprio "sulla strada della parità", concetto dal quale prende l'iniziativa da me promossa. Questa pratica ha una sua valenza sociologica per la semplice motivazione che, riportare alla memoria donne che si sono distinte nella storia e nella scienza come nello sport e nell'arte, ricollega i cittadini, soprattutto i più giovani, con dei modelli di appartenenza al proprio territorio, nazionale o locale che sia. Facciamo in modo di intitolare un parco o una via ad una delle tante donne e madri uccise sotto i colpi dalla furia omicida di un marito o compagno accecato dalla gelosia, donne che anche solo per questo dovrebbero poter essere considerate delle martiri della società che non riesce a prevenire e contrastare la violenza domestica. Celebriamo le donne che hanno contribuito a rendere grande il nome degli italiani con gesti concreti non solo con il giallo delle mimose.
Tiziana Montinari - Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d'Italia-AN
Il mio appello è pertanto indirizzato ai Sindaci di tutti i comuni d'Italia affinché aderiscano a questa campagna nazionale il cui fine è quello di abbattere quella persistente ed immotivata discriminazione di genere, alla base della scelta dei nomi fruibili tra le opzioni possibili, ed attivarsi per accorciare, sempre più nel tempo, le distanze esistenti tra toponomastica al femminile ed al maschile. Chiedo che venga preso un impegno concreto a creare un riequilibrio proprio "sulla strada della parità", concetto dal quale prende l'iniziativa da me promossa. Questa pratica ha una sua valenza sociologica per la semplice motivazione che, riportare alla memoria donne che si sono distinte nella storia e nella scienza come nello sport e nell'arte, ricollega i cittadini, soprattutto i più giovani, con dei modelli di appartenenza al proprio territorio, nazionale o locale che sia. Facciamo in modo di intitolare un parco o una via ad una delle tante donne e madri uccise sotto i colpi dalla furia omicida di un marito o compagno accecato dalla gelosia, donne che anche solo per questo dovrebbero poter essere considerate delle martiri della società che non riesce a prevenire e contrastare la violenza domestica. Celebriamo le donne che hanno contribuito a rendere grande il nome degli italiani con gesti concreti non solo con il giallo delle mimose.
Tiziana Montinari - Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d'Italia-AN