Canosa: "Alleluia Concerto di Speranza" in  onore di Santa Cecilia

La musica come ambasciatrice di pace e serenità nella comunità e nel mondo

venerdì 22 novembre 2024 14.29
Il 22 novembre di ogni anno si celebra la memoria liturgica di Santa Cecilia, vergine e martire cristiana, patrona della musica, protettrice di compositori, musicisti, cantanti e poeti. E' venerata nel Cristianesimo per il legame profondo con la musica, la devozione religiosa, l'estasi mistica di cui si dice fosse stata protagonista. Fonti storiche riportano: "Nobile donna cristiana, probabilmente martirizzata nel III secolo, giacché la sua "passio", secondo uno stile convenzionale romanzata e ornata di particolari miracolosi, fu scritta due o tre secoli dopo. Sarebbe stata promessa sposa al nobile Valeriano, ma rivelando a lui la propria fede e la decisione di custodire la verginità in onore alla carne di Cristo, lo persuase a farsi battezzare..." Per questo motivo furono entrambi condannati a morte. Santa Cecilia raffigura l'ideale della verginità consacrata dal martirio e il valore della vigilanza cristiana a cui canto e musica danno festosità.

In onore di Santa Cecilia, la scorsa domenica 17 novembre, si è tenuto un concerto che ha avuto luogo sul Sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista a Canosa di Puglia . Per l'occasione si sono esibiti : Tiziana Casieri(Soprano); M° Pino Lentini(Direttore del Concerto); Michele Di Stasi(Capo Banda Artistico); la Banda "G. Verdi" di Canosa di Puglia che ha accompagnato musicalmente i protagonisti di "Alleluia Concerto di Speranza" . Proposto un repertorio musicale di grande bellezza e potenza emotiva, che ha strappato applausi a ripetizione e molte manifestazioni di gratitudine nel finale con l'intervento di Don Leonardo Pinnelli a titolo personale e a nome della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista. Gli artisti hanno spaziato dalla "Vergine degli angeli" a "La forza del destino" di Giuseppe Verdi, dall'Hallelujah di Haendel all'Ave Maria di Caccini (Vavilov), e poi il richiestissimo "O mio babbino caro" tratto dall'opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, un'aria straordinaria pregna di sentimento per invitare a "riprendere la retta via" e cercare così di stemperare la tensioni ed evitare dispute in famiglia e nel mondo, auspicando la pace, il bene più grande che l'umanità possa desiderare per un futuro migliore senza armi e senza violenze. La musica come ambasciatrice di pace e serenità nella comunità e nel mondo, è stata ancora una volta protagonista di una serata coinvolgente ed emozionante in onore di Santa Cecilia, patrona dei musicisti e dei cantanti.
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Canosa: "Alleluia Concerto di Speranza" in onore di Santa Cecilia
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