Canosa:banco sperimentale a cielo aperto per la salute
La lectio magistralis del professor Lionetti
giovedì 24 novembre 2016
15.50
E' stata una domenica diversa dalle altre, una giornata purtroppo segnata dal lutto per la scomparsa della signora Maria Melziade, ma che ha dato indicazioni culturali e colturali di notevole interesse in vari campi grazie ai relatori intervenuti per il prezioso contributo apportato all'incontro tenutosi presso le Cave Leone a Canosa di Puglia(BT). Una location incantevole, unica nel suo genere, un labirintico percorso sotterraneo nelle antiche cave di tufo, per mettere a punto strategie e azioni tese a far diventare l'Archeologia e l'Agricoltura protagoniste assolute, nell'ottica di incentivare il progresso della città, unendo sinergicamente le forze operative e le notevoli risorse presenti sul territorio. """Mi piacerebbe far passare il messaggio che l'agricoltura e l'archeologia sono delle risorse per noi cittadini e che purtroppo i nostri giovani non colgono, a conferma di ciò ci sono i dati che riguardano le fughe al nord dei nostri cervelli e l'abbandono delle campagne caratterizzate prevalentemente da viti ed olivi. A volte ci sfugge la fortuna che è sotto i nostri occhi mentre si continua a cercarla altrove. Noi dell'Archeoclub proseguiremo a diffondere questo messaggio tra i giovani con la speranza che qualcuno colga questa fortuna.""" Significative ed invitanti le dichiarazioni del Presidente Archeoclub di Canosa di Puglia, Gianni Pansini, rilasciate al termine della lunga domenica di incontri, alla presenza delle autorità cittadine tra le quali il vice sindaco Leonardo Piscitelli e gli assessori Sabino Facciolongo e Marco Silvestri, con relatori del calibro di : Vincenzo Lionetti, Professore Associato in Anestesiologia presso Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, vincitore del Premio Diomede nel 2010; Filli Rossi, archeologa; Barsanofio Chiedi, Presidente Archeoclub Puglia; Donato Rossi, Presidente Confagricoltura Puglia; Sergio Rubini, artista e docente d'arte e Nunzio Leone, presidente dell' Associazione "Ponte Romano per gli onori di casa.
Interessante e ricca di contenuti la lectio magistralis sulle "Potenzialità negli alimenti funzionali" tenuta dal professor Vincenzo Lionetti : """Nel 34 dC, Lucio Giunio Moderato Columella affermava nel De Re Rustica che l'arte della agricoltura non ha maestri né discepoli. Una vera profezia se si pensa che oggi le campagne sono ad alto rischio di estinzione. Di recente, infatti, è stato perso il 23% del territorio agricolo nazionale. Quale soluzione oggi? Guardare all'agricoltura come fonte di una nuova economia per il territorio, locale ed europeo, grazie alla ricerca biomedica.""" Ha esordito così il ricercatore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e proseguendo: """La coltivazione di specie vegetali ricche di sostanze nutraceutiche favorirebbe la produzione di alimenti funzionali che forniscono un beneficio alla salute oltre il loro normale valore nutrizionale. Questa originale strategia di valorizzazione di un territorio tradizionalmente agricolo, come quello di Canosa di Puglia, è largamente riconosciuta da istituzioni accademiche prestigiose, come la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e l' Harvard Medical School di Boston. I fattori che influenzeranno lo sviluppo del mercato degli alimenti funzionali nel prossimo futuro sono: il crescente interesse per la riduzione della spesa sanitaria, la più accurata conoscenza dei meccanismi alla base di una dieta funzionale, il più semplice accesso a tecnologie sofisticate nella realizzazione della filiera produttiva, il maggiore utilizzo degli alimenti funzionali nei percorsi di medicina personalizzata per la prevenzione primaria e secondaria di malattie ad alto impatto sociale, come lo scompenso cardiaco, l'obesità ed il diabete di tipo 2, le malattie neurodegenerative, e le malattie reumatiche. Inoltre, emergenti evidenze sperimentali dimostrano l'efficacia degli alimenti funzionali nel ringiovanire organi deteriorati dall'invecchiamento, come il cuore ed il cervello. Numerosi studi condotti presso il nostro laboratorio""" – ha continuato il professor Lionetti - """hanno dimostrato che l'assunzione quotidiana di beta-glucano idrosolubile, contenuto in cereali antichi come l'orzo, sia in grado di favorire l'espressione di geni cardioprotettivi in modo epigenetico ovvero senza modificare la sequenza del DNA. L'agro canosino tramanda da secoli la produzione di alimenti ricchi di nutraceutici, come la percoca, l'olio extravergine d'oliva coratina ed il melograno. Molti di questi nutraceutici naturali sono dei potenti anti-ossidanti, come i polifenoli ed i flavonoli; alcuni sono compositi epigeneticamente attivi, come la quercetina e l'acido alfa-lipoico; altri ancora sono omega 6, acidi grassi polinsaturi essenziali, ovvero non sintetizzati dal nostro organismo, necessari per la funzione cellulare. Questi ultimi, come l'acido linolenico coniugato del melograno, se usati alle giuste dosi, proteggono dall'insorgenza dell'aterosclerosi e del diabete. Ma l'agro canosino è ricco di altre importanti fonti di alimenti funzionali, come il Taraxacum Officinalis (potente diuretico), la cicoria selvatica (dalle note azioni antimicrobiche ed anti-tumorali), la Borago Officinalis (ricca di vitamina C, calcio, potassio, omega 6) e la Portulaca Oleracea (dal noto potenziale anti-diabetico). Lo smarrimento della conoscenza ha indotto la gente ad identificare queste piante spontanee come "erbacce", in realtà sono veri tesori a costo zero. I romani ne facevano largo uso e non solo per curarsi. Nell'antichità la borragine era usata per aromatizzare il vino: i romani la usavano per infondere allegria. Delle sue proprietà euforizzanti ce ne parla Plinio, che la definiva erba di allegria. """ – Ha concluso il professor Vincenzo Lionetti - Pertanto, Canosa, grazie alla sua tradizione millenaria testimoniata dai suoi unici siti archeologici, si candida ad essere un promettente banco sperimentale a cielo aperto per la salute del suo territorio, e non solo.""" Valide e qualificate proposte per salvaguardare e valorizzare l'immenso patrimonio storico, archeologico, ambientale, nutraceutico e culturale insito nel territorio che merita maggiori attenzioni e progetti di sviluppo per creare economia, occupazione e rilancio sociale
Interessante e ricca di contenuti la lectio magistralis sulle "Potenzialità negli alimenti funzionali" tenuta dal professor Vincenzo Lionetti : """Nel 34 dC, Lucio Giunio Moderato Columella affermava nel De Re Rustica che l'arte della agricoltura non ha maestri né discepoli. Una vera profezia se si pensa che oggi le campagne sono ad alto rischio di estinzione. Di recente, infatti, è stato perso il 23% del territorio agricolo nazionale. Quale soluzione oggi? Guardare all'agricoltura come fonte di una nuova economia per il territorio, locale ed europeo, grazie alla ricerca biomedica.""" Ha esordito così il ricercatore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e proseguendo: """La coltivazione di specie vegetali ricche di sostanze nutraceutiche favorirebbe la produzione di alimenti funzionali che forniscono un beneficio alla salute oltre il loro normale valore nutrizionale. Questa originale strategia di valorizzazione di un territorio tradizionalmente agricolo, come quello di Canosa di Puglia, è largamente riconosciuta da istituzioni accademiche prestigiose, come la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e l' Harvard Medical School di Boston. I fattori che influenzeranno lo sviluppo del mercato degli alimenti funzionali nel prossimo futuro sono: il crescente interesse per la riduzione della spesa sanitaria, la più accurata conoscenza dei meccanismi alla base di una dieta funzionale, il più semplice accesso a tecnologie sofisticate nella realizzazione della filiera produttiva, il maggiore utilizzo degli alimenti funzionali nei percorsi di medicina personalizzata per la prevenzione primaria e secondaria di malattie ad alto impatto sociale, come lo scompenso cardiaco, l'obesità ed il diabete di tipo 2, le malattie neurodegenerative, e le malattie reumatiche. Inoltre, emergenti evidenze sperimentali dimostrano l'efficacia degli alimenti funzionali nel ringiovanire organi deteriorati dall'invecchiamento, come il cuore ed il cervello. Numerosi studi condotti presso il nostro laboratorio""" – ha continuato il professor Lionetti - """hanno dimostrato che l'assunzione quotidiana di beta-glucano idrosolubile, contenuto in cereali antichi come l'orzo, sia in grado di favorire l'espressione di geni cardioprotettivi in modo epigenetico ovvero senza modificare la sequenza del DNA. L'agro canosino tramanda da secoli la produzione di alimenti ricchi di nutraceutici, come la percoca, l'olio extravergine d'oliva coratina ed il melograno. Molti di questi nutraceutici naturali sono dei potenti anti-ossidanti, come i polifenoli ed i flavonoli; alcuni sono compositi epigeneticamente attivi, come la quercetina e l'acido alfa-lipoico; altri ancora sono omega 6, acidi grassi polinsaturi essenziali, ovvero non sintetizzati dal nostro organismo, necessari per la funzione cellulare. Questi ultimi, come l'acido linolenico coniugato del melograno, se usati alle giuste dosi, proteggono dall'insorgenza dell'aterosclerosi e del diabete. Ma l'agro canosino è ricco di altre importanti fonti di alimenti funzionali, come il Taraxacum Officinalis (potente diuretico), la cicoria selvatica (dalle note azioni antimicrobiche ed anti-tumorali), la Borago Officinalis (ricca di vitamina C, calcio, potassio, omega 6) e la Portulaca Oleracea (dal noto potenziale anti-diabetico). Lo smarrimento della conoscenza ha indotto la gente ad identificare queste piante spontanee come "erbacce", in realtà sono veri tesori a costo zero. I romani ne facevano largo uso e non solo per curarsi. Nell'antichità la borragine era usata per aromatizzare il vino: i romani la usavano per infondere allegria. Delle sue proprietà euforizzanti ce ne parla Plinio, che la definiva erba di allegria. """ – Ha concluso il professor Vincenzo Lionetti - Pertanto, Canosa, grazie alla sua tradizione millenaria testimoniata dai suoi unici siti archeologici, si candida ad essere un promettente banco sperimentale a cielo aperto per la salute del suo territorio, e non solo.""" Valide e qualificate proposte per salvaguardare e valorizzare l'immenso patrimonio storico, archeologico, ambientale, nutraceutico e culturale insito nel territorio che merita maggiori attenzioni e progetti di sviluppo per creare economia, occupazione e rilancio sociale