Canosa: Commemorate le Vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata

Momenti di riflessione e ricordo nel corso della cerimonia

lunedì 10 febbraio 2025 18.40
Nell'ambito delle iniziative per il Giorno del Ricordo, stamani si é svolta la cerimonia di commemorazione delle Vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata in via Martiri delle Foibe a Canosa di Puglia. Sono intervenuti tra gli altri il Sindaco di Canosa, dott. Vito Malcangio; il Presidente del Consiglio, dott.Michele Vitrani; l'Assessore allo Sport, dott.ssa Antonella Cristiani; il parroco della Parrocchia Gesù Liberatore, Don Michele Pace; il Dirigente Commissario Capo della Polizia di Stato PS di Canosa di Puglia, dott.Andrea Ferrario, Il Vice Comandante della Stazione Arma dei Carabinieri di Canosa, Maresciallo Maggiore Giuseppe Cipriani; il Comandante della Polizia Locale dott. Simone Testa; il vice Comandante dott. Vincenzo Squicciarini; il presidente dell'Associazione Storia Patria nonchè componente della commissione toponomastica del Comune di Canosa, Pasquale Ieva; il referente del Comitato 10 Febbraio Marco Tullio Milanese; i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Dalla lettura di Pasquale Ieva, sono stati ricordati : il finanziere Nicola Di Gennaro, il marò Biagio Bruno Fiore, la guardia scelta Matteo Minerva e Renata Lembo, infoibati canosini. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, è una ricorrenza civile istituita dal Parlamento italiano nel 2004 per conservare e rinnovare "la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale". Il 10 febbraio si riferisce all'entrata in vigore del Trattato di pace del 1947 con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia. Una giornata di commemorazione e riflessione per rendere omaggio alle vittime delle foibe e ricordare il dramma dell'esodo giuliano-dalmata, in cui la memoria deve prevalere sull'oblio, in cui il passato deve essere presente e tramandato alle giovani generazioni, affinché tragedie simili non abbiano mai più a ripetersi.
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