Canosa: Cosa succede a Palazzo di Città?

Una risposta-ipotesi  interpretativa  da parte di Sabino Saccinto con le sue “Dueparole” sui social

mercoledì 10 luglio 2024 15.03
Alla domanda "Cosa succede a Palazzo di Città?" Arriva una risposta-ipotesi interpretativa da parte di Sabino Saccinto con le sue "Dueparole" molto seguite sui social, scritte a margine delle dimissioni dell'ex sindaco di Canosa. «Dimesso o dismesso? L'avvocato. Roberto Morra si è dimesso da consigliare comunale».- Esordisce così Sabino Saccinto con le sue "Dueparole" sui social - «Ha fatto bene o ha fatto male? La risposta più logica - continua Saccinto - sarebbe dobbiamo vedere prima le carte. Ma le carte le ha viste solo lui, noi non le vedremo mai, ammesso che siano stati proprio quei files su una pen drive ad averlo indotto a questa decisione. E da quello che si è saputo dai telegiornali locali deve essere stato una specie di disgusto generalizzato, totale verso l'intero mondo politico ad averlo condotto a quel gesto, la consapevolezza che un intero consiglio comunale si è costituito non già sulla libera scelta elettiva ma su una sorta di sabba tra forze politiche corrotte, categorie privilegiate desiderose di nuovi e più profondi privilegi, elettori prezzolati che a pochi euro hanno venduto il loro voto. In altre parole la fine della democrazia. Non è chiaro se questo gesto estremo sia il canto finale del cigno o una presa d'atto e di posizione collettiva, come spesso avvenuto in passato nel M5S, cioè se adesso si procederà alla surroga indolore del consigliere Morra o se quella surroga sarà resa impossibile dalle dimissioni a valanga di tutti gli altri consiglieri a seguire. Ovvero non sappiamo se le posizioni di Morra sono solo quelle sue personali o il frutto di un travaglio interno comune a tutto il Movimento che li porterà a questa sorta di ritirata sull'Aventino. Lo scopriremo nel prossimo Consiglio comunale. E da quella scelta dipenderanno alcune nostre altre considerazioni. Di cui la prima è senz'altro quella di chiederci quanto valore abbia la leadership di Morra, anche se in una formazione politica che per paradosso si considera lontana da questa logica e che considera tutti i suoi rappresentanti dei semplici portavoce. O se piuttosto il Morra paga politicamente il prezzo di aver voluto schierarsi nella battaglia per la legalità contro l'attuale amministrazione su tesi dettate da un agente esterno, quel Silvestri che annunciò una proroga di indagini a carico di un candidato al Parlamento europeo qualche settimana prima delle votazioni. E, guarda caso, la pen drive visionata e ascoltata, stando alle magre informazioni che ci arrivano, offrono spunti di riflessione interessanti, non tanto per quelli considerati responsabili dalle indagini ufficiali, ma per quegl'altri di un movimento vicino al Silvestri. Ma queste sono solo supposizioni, ovviamente.» - Conclude Sabino Saccinto con le sue "Dueparole" sui social- «Sapremo quanto valide quando avremo in Consiglio comunale il nome del surrogante e se accetterà la nomina.»
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