Canosa: Il Battistero s’illumina di tricolore
Il 17 marzo si celebra la "Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera"
venerdì 17 marzo 2023
6.49
Un bel colpo d'occhio per il Battistero di San Giovanni a Canosa di Puglia illuminato con i colori del tricolore per celebrare la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 a Torino. L'anniversario della nascita dello Stato italiano è stato solennemente festeggiato nel 1911(50 anni), nel 1961(100 anni) e nel 2011(150 anni). Con la Legge 23 novembre 2012, n. 222, in materia di "Norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole", è stata approvata l'istituzione della "Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera" a cadenza annuale. Pur rimanendo un giorno lavorativo, il 17 marzo viene considerato come "giornata promuovente i valori legati all'identità nazionale": «La Repubblica riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell'anno 1861, dell'Unità d'Italia, quale «Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera», allo scopo di ricordare e promuovere, nell'ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l'identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica.»
Per l'occasione, il Battistero di San Giovanni s'illumina con fasci di luce bianco, rosso e verde, attraverso un'installazione temporanea, allestita dai volontari della Fondazione Archeologica Canosina, presieduta dal dottor Sergio Fontana, che ne cura la manutenzione ordinaria dell'area e la promozione della bellezza dei luoghi di notevole importanza. Il Battistero di San Giovanni è una testimonianza di una fase importante della storia canosina, quando, grazie all'opera del Vescovo Sabino (514-566), la città attraversò un periodo di prosperità e di egemonia sul territorio. Dei numerosi edifici di culto sorti grazie al fervore edilizio che caratterizzava Sabino, il Battistero di S. Giovanni è il solo che abbia conservato in parte la struttura originaria. Il battistero era probabilmente adornato di mosaici parietali; della pavimentazione a mosaico policroma originaria restano tre frammenti in uno degli ambienti interni, decorato con un ornato geometrico a stelle a quattro punte con rettangoli tra le stelle.
Intanto, prosegue la campagna promozionale intitolata :"Diventa protagonista della Storia di Canusium. Contribuisci anche Tu donando il 5Xmille alla Fondazione Archeologica Canosina." Il 5×1000 è una misura fiscale che permette ad ogni contribuente di devolvere una quota della propria IRPEF (pari appunto al 5 per mille del totale) per sostenere le realtà del terzo settore, il cosiddetto no-profit, che svolgono attività di volontariato, assistenza, promozione sociale, ecc. e che non perseguono fini di lucro. E' quindi una forma di sostentamento diretto agli enti come la Fondazione Archeologica Canosina che "ci più ci sta a cuore" e anche di partecipazione sociale al bene comune. La scelta di devolvere il 5 per mille è assolutamente volontaria e non obbligatoria, e che per il contribuente non genera un maggior esborso, in quanto l'importo del 5 per mille viene scorporato dall'IRPEF a debito già dovuta. In sede di dichiarazione dei redditi negli appositi riquadri occorre indicare il codice fiscale dell'ente a cui si vuole versare il 5 per mille e apporre la propria firma. "Diventa protagonista della Storia di Canusium. Contribuisci anche Tu donando il 5Xmille alla Fondazione Archeologica Canosina." La mancanza di una delle due indicazioni rende nulla l'intenzione di versare il 5 per mille, che rimarrà quindi nelle casse dello Stato.
Riproduzione@riservata
Per l'occasione, il Battistero di San Giovanni s'illumina con fasci di luce bianco, rosso e verde, attraverso un'installazione temporanea, allestita dai volontari della Fondazione Archeologica Canosina, presieduta dal dottor Sergio Fontana, che ne cura la manutenzione ordinaria dell'area e la promozione della bellezza dei luoghi di notevole importanza. Il Battistero di San Giovanni è una testimonianza di una fase importante della storia canosina, quando, grazie all'opera del Vescovo Sabino (514-566), la città attraversò un periodo di prosperità e di egemonia sul territorio. Dei numerosi edifici di culto sorti grazie al fervore edilizio che caratterizzava Sabino, il Battistero di S. Giovanni è il solo che abbia conservato in parte la struttura originaria. Il battistero era probabilmente adornato di mosaici parietali; della pavimentazione a mosaico policroma originaria restano tre frammenti in uno degli ambienti interni, decorato con un ornato geometrico a stelle a quattro punte con rettangoli tra le stelle.
Intanto, prosegue la campagna promozionale intitolata :"Diventa protagonista della Storia di Canusium. Contribuisci anche Tu donando il 5Xmille alla Fondazione Archeologica Canosina." Il 5×1000 è una misura fiscale che permette ad ogni contribuente di devolvere una quota della propria IRPEF (pari appunto al 5 per mille del totale) per sostenere le realtà del terzo settore, il cosiddetto no-profit, che svolgono attività di volontariato, assistenza, promozione sociale, ecc. e che non perseguono fini di lucro. E' quindi una forma di sostentamento diretto agli enti come la Fondazione Archeologica Canosina che "ci più ci sta a cuore" e anche di partecipazione sociale al bene comune. La scelta di devolvere il 5 per mille è assolutamente volontaria e non obbligatoria, e che per il contribuente non genera un maggior esborso, in quanto l'importo del 5 per mille viene scorporato dall'IRPEF a debito già dovuta. In sede di dichiarazione dei redditi negli appositi riquadri occorre indicare il codice fiscale dell'ente a cui si vuole versare il 5 per mille e apporre la propria firma. "Diventa protagonista della Storia di Canusium. Contribuisci anche Tu donando il 5Xmille alla Fondazione Archeologica Canosina." La mancanza di una delle due indicazioni rende nulla l'intenzione di versare il 5 per mille, che rimarrà quindi nelle casse dello Stato.
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