Canosa: Il livello di barbarie raggiunto dalla violenza
La nota di cordoglio della segreteria PD di Canosa
martedì 30 novembre 2021
16.57
«A distanza di poco meno di dieci giorni, due notizie hanno scosso l'opinione pubblica canosina. Entrambe legate a fatti gravi di sangue. L'arresto di otto individui accusati a vario titolo di responsabilità nella scomparsa per lupara bianca di quattro persone, e la morte, in seguito ad un violentissimo pestaggio, di Cosimo Damiano Bologna. Due eventi non legati fra di loro, ma che testimoniano il livello di barbarie raggiunto all'interno della nostra comunità. E' accaduto davanti ad un bar, di quelli che frequentiamo tutti noi, di sera. Una discussione finita malissimo con un energumeno che stava perseguitando una donna, e sembrerebbe che lo facesse già da tempo, proprio nei giorni in cui si ricordano i femminicidi e le violenze sulle donne. Ne ha fatte le spese Cosimo Damiano Bologna, che è intervenuto per sedare gli animi e difenderla, ma è rimasto sopraffatto dalla violenza dell'assalitore. Un' altro episodio di violenza inaudita e brutale che non può non farci interrogare sulla crisi e sull'efficacia dei nostri modelli educativi. Si leggeva che uno degli arrestati per i quattro casi di lupara bianca si ispirasse a Scarface, che aveva come riferimenti culturali forti, i boss della Camorra raccontati dalle serie televisive. Il brodo di cultura è sempre quello, fatto di machismo, arroganza, cultura della violenza. In queste persone non esiste la benché minima idea di cosa sia il rispetto, la compassione, l'empatia, figuriamoci il diritto o lo stato democratico nelle sue articolazioni. Sono culturalmente dei fuorilegge e se ne fanno un vanto, convinti di farla sempre franca, perché nella loro fantasia la nostra è una società che in fondo non punisce né condanna quanto dovrebbe, salvo poi meravigliarsi che la polizia è riuscita ad identificarli nonostante una certa "riottosità" (usa proprio questo termine la Polizia di Stato nel resoconto dei fatti) degli avventori a testimoniare, a dare una dritta.
Uno degli ultimi arrestati, in un'intervista televisiva, si meravigliava del clamore suscitato dalla scomparsa dell'ultima vittima di lupara bianca. Diceva: "è dal 2003 che a Canosa scompaiono persone e mai nessuno si è preoccupato più di tanto. Ora, per quest'ultimo, è arrivata la televisione, i cani molecolari, tutta 'sta polizia". E' così. La realtà malata di questi signori non prevede altri protagonisti al di fuori di loro stessi. Tutto questo potrebbe essere persino comprensibile se il problema maggiore non fossero loro, i deviati, ma noi, le persone perbene. Quello dell'aggressione di Cosimo Damiano Bologna e della sua morte violenta, è solo un caso estremo che arriva in un territorio mal curato, dove l'abitudine all'illegalità, la tolleranza per la violenza in qualsiasi forma si manifesti, ha già da parecchio superato il suo limite di accettabilità, iniziando dagli episodi più banali, dalle ripetute violazioni al Codice della Strada, agli schiamazzi, all'abbandono indiscriminato di rifiuti. Tutti fenomeni alimentati da un fattore comune: l'assenza assoluta di indignazione, di riprovazione sociale. Un problema a cui la nostra classe dirigente non può non dare risposte. Come sezione del Partito Democratico di Canosa esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e ci auguriamo che nessuno debba più piangere un suo caro per fatti o situazioni analoghe.»
Uno degli ultimi arrestati, in un'intervista televisiva, si meravigliava del clamore suscitato dalla scomparsa dell'ultima vittima di lupara bianca. Diceva: "è dal 2003 che a Canosa scompaiono persone e mai nessuno si è preoccupato più di tanto. Ora, per quest'ultimo, è arrivata la televisione, i cani molecolari, tutta 'sta polizia". E' così. La realtà malata di questi signori non prevede altri protagonisti al di fuori di loro stessi. Tutto questo potrebbe essere persino comprensibile se il problema maggiore non fossero loro, i deviati, ma noi, le persone perbene. Quello dell'aggressione di Cosimo Damiano Bologna e della sua morte violenta, è solo un caso estremo che arriva in un territorio mal curato, dove l'abitudine all'illegalità, la tolleranza per la violenza in qualsiasi forma si manifesti, ha già da parecchio superato il suo limite di accettabilità, iniziando dagli episodi più banali, dalle ripetute violazioni al Codice della Strada, agli schiamazzi, all'abbandono indiscriminato di rifiuti. Tutti fenomeni alimentati da un fattore comune: l'assenza assoluta di indignazione, di riprovazione sociale. Un problema a cui la nostra classe dirigente non può non dare risposte. Come sezione del Partito Democratico di Canosa esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e ci auguriamo che nessuno debba più piangere un suo caro per fatti o situazioni analoghe.»